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In Ecuador la piazza vince: ritirato il “paquetazo”!

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La mobilitazione popolare in Ecuador contro le misure di austerity varate dal presidente Lenin Moreno ha ottenuto una prima importante vittoria.

Il cosidetto “paquetazo”, l’insieme delle riforme proposte dal governo per venire incontro alle richieste del Fondo Monetario Internazionale, è stata ritirato dall’esecutivo. Questo da giorni si era ritirato a Guayaquil sull’onda delle proteste scoppiate nella capitale del paese Quito.

Dopo più di dieci giorni di proteste di piazza, caratterizzate da una forte mobilitazione delle comunità indigene e purtroppo anche da 10 vittime accertate, il decreto 883 che recava le proposte di riforma viene dunque ritirato.

I rappresentanti delle organizzazioni indigene sono infatti riusciti a piegare in loro favore l’intervento a scopo di mediazione da parte delle Nazioni Unite, che aveva messo allo stesso tavolo governo e manifestanti.

La mossa ha valenza significativa, dato che si tratta di una vittoria della piazza all’interno di uno di quei paesi che nel primo decennio di questo secolo hanno costruito quella che è stata denominata “alternativa bolivariana”.

Progetto politico i cui limiti stanno portando in questi giorni all’apertura di una nuova fase politica, dove ogni teoria del complotto sulle ingerenze straniere nelle mobilitazione (che sicuramente negli anni passati hanno contribuito a mettere in difficoltà quella ipotesi) è spazzata via dal carattere popolare delle proteste di piazza.

Per ulteriori info sulla natura e la portata della mobilitazione, consigliamo l’intervista a Marcelo Jara che abbiamo ripreso oggi dal portale lamericalatina.net

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