Dopo l’ennesima rivolta nel CPR di Corso Brunelleschi a Torino è difficile tenere contatti con i migranti detenuti.
Probabilmente sono stati sequestrati i telefoni e le veline di polizia parlano di diversi poliziotti e militari feriti, non dando invece conto dei feriti e arrestati tra i migranti protagonisti della rivolta. Proteste che sono state messe in atto proprio in un fine settimana di iniziative solidali e antirazziste a Torino promosse all’esterno del CPR con contenuti e modalità diverse: tra queste quelle realizzate da alcune realtà antirazziste locali sabato scorso, 1 febbraio, e che ci racconta Gabrio, compagno solidale di Torino.
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