
Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni
Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu.
L‘Unicef ricorda che – secondo i dati del nuovo rapporto congiunto (Unicef, Oms, UN Women, Unfpa, Hrp, Unodc e Undesa), quasi una donna su tre – 840 milioni stimate a livello globale (dato 2023) – ha subito violenza da parte del partner o violenza sessuale nel corso della propria vita, una cifra che è rimasta invariata rispetto al 2000. 316 milioni di donne – l’11% di quelle di età pari o superiore ai 15 anni – hanno subito violenza fisica o sessuale da parte di un partner. I progressi nella riduzione della violenza da parte del partner nelle relazioni di intimità sono stati “estremamente lenti, con un calo annuale di appena lo 0,2% negli ultimi due decenni”.
Il contesto italiano è quello di numeri drammaticamente in aumento: ad agosto il Viminale, con la pubblicazione dei dati su “sicurezza e ordine pubblico”, ha confermato che – nonostante altri reati siano costantemente in calo – i femminicidi, invece, nel nostro Paese continuanano ad aumentare.
Un aumento di oltre il 15% per quelli compiuti da partner o ex, rispetto allo scorso anno. A conferma di questo i dati diffusi oggi dall’Istat, riferiti al 2024, che mettono in evidenza come il 91,4% delle uccisioni di donne sono riconducibili ad omicidi di genere: 106 vittime nel 2024 su un totale di 116 donne ammazzate. A uccidere le donne italiane sono uomini italiani che rientrano nella cerchia delle loro più strette relazioni, sottolinea ancora l’Istat. L’incidenza dei femminicidi sul totale delle donne uccise oscilla dall’82,1% del 2023 al 91,4% del 2024.
Dai dati alle iniziative di piazza. Il 25 novembre, in Italia, è già iniziato sabato, con le 70mila presenze al corteo nazionale NUDM “Sabotare guerre e patriarcato”. Oggi invece iniziative territoriali, principalmente nel pomeriggio: a Brescia, da dove trasmettiamo: al Magazzino 47 si è svolta nel primo pomeriggio una lezione di educazione sesso-affettiva al consenso, organizzzata dal Collettivo Onda Studentesca, mentre dalle 16.30 si è svolto un presidio in Piazzetta Bell’Italia organizzato dal Comitato Transfemminista 8 Marzo “per rinominare e ricordare ogni giorno tutt3 le vittime di femminicidio”.
Le voci dal presidio bresciano raccolte da Greta della nostra Redazione
Da Brescia, poi, questo pomeriggio la partenza collettiva in treno per Milano, per raggiungere il corteo indetto da Non Una Di Meno, che si è dato appuntamento alle 18.30 in piazza Oberdan.
Dalla piazza transfemminista Elena di Non Una di Meno Milano
Molto partecipata anche la piazza di Bergamo da dove sentiamo Sara Agostinelli nostra collaboratrice
Da Torino, la corrispondenza con Maria, di Non una di Meno.
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