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Stanza dell’ascolto all’Ospedale Sant’Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR

A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un’importante partecipazione per protestare contro l’apertura della “stanza dell’ascolto” all’interno dell’Ospedale Sant’Anna di Torino: quella giornata aveva visto l’occupazione del cortile interno dell’ospedale con l’obiettivo di chiudere la stanzetta. Oggi il TAR ha accolto il ricorso presentato da CGIL Torino e SNOQ dichiarando illegittima la convenzione tra Città della Salute di Torino e movimento antiabortista.

Di seguito il comunicato di Non Una di Meno Torino 

LA STANZA DELL’ASCOLTO CHIUDERÀ. VITTORIA!

Accolto il ricorso al TAR presentato da CGIL Torino e SNOQ, dichiarata illegittima la convenzione siglata tra la Città della Salute di Torino e il movimento antiabortista.

Giunge al suo giusto epilogo, dopo mesi di mobilitazione per la sua chiusura, la vergognosa vicenda della stanza antiabortista all’interno della struttura ospedaliera pubblica Ospedale S.Anna.

La grande mobilitazione regionale contro la stanza dell’ascolto ha saputo fare grandi pressioni e ha vinto!

Dopo la grande giornata di lotta del 28 settembre in cui, dopo 40 anni dall’ultima occupazione, centinaia di donne, persone trans+ e alleata hanno occupato per un pomeriggio la struttura ospedaliera denunciando la gravità di un presidio antiabortista all’interno di un ospedale pubblico, le mobilitazioni per un aborto libero sicuro e gratuito sono continuate in tante forme, tra cui il ricorso al TAR che oggi ne ha decretato l’illegittimità.

Salutiamo con un grande sorriso l’assessore Maurizio Marrone che tanto si è speso per questo abominio e porta a casa l’ennesimo buco nell’acqua.

Un saluto anche al”ex direttore generale di Città della Salute Giovanni Lavalle che sicuramente avrà problemi più grandi di cui occuparsi di questi tempi (tipo l’accusa di aver rubato qualche milione di soldi pubblici…) e Umberto Fiandra che forse adesso potrà fare l’utile idiota di qualcun altro.

La lotta per un aborto libero, sicuro e gratuito per tutta non finisce qui.

Adesso smantelliamo pezzo per pezzo il Fondo Vita Nascente.

Adesso pretendiamo il rifinaziamento dei consultori pubblici, l’applicazione della legge regionale sulla contraccezione gratuita, la somministrazione di RU486 in tutti gli ospedali e consultori.

MOLTO PIU’ DI 194!

Ne abbiamo parlato con Vittoria di NUDM Torino

da Radio Blackout

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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