Alla sbarra per aver chiesto i propri diritti. E’ quello che accadrà a 18 riders, il 12 gennaio a Milano.
“Il giorno 13 aprile 2018 abbiamo supportato le rivendicazioni di lavoratori e lavoratrici di Deliveroo, entrando con loro nella sede degli uffici della multinazionale a Milano” “scrivono sulla pagina Facebook “Rider in Lotta” – “Il gruppo di riders ha qui letto una lettera che denunciava le condizioni di sfruttamento e precarietà imposte dal cottimo (allora appena introdotto), dall’assenza di coperture assicurative e dall’organizzazione algoritmica nell’assegnazione di turni e ordini. Dopo la lettera, i/le riders hanno chiesto poi un confronto con il general manager di Deliveroo, Matteo Sarzana. Intanto, fuori dalla sede si formava un altro gruppo di riders e solidali a supporto di chi era dentro”.
Quindi la scelta dell’azienda di chiamare le forze di polizia e denunciare i manifestanti. La “Celere” – ricordano nel comunicato “che ha prontamente risposto manganellando le persone presenti al presidio esterno”.
A quasi 4 anni dai fatti inizierà il processo come ci racconta una delle imputati ai nostri microfoni Ascolta o scarica
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