InfoAut
Immagine di copertina per il post

Siamo tutte/i colpevoli di sciopero! Il 3/10 a Modena manifestazione nazionale contro la repressione

||||

 

Riprendiamo l’appello alla mobilitazione del Si Cobas contro l’assurda operazione messa in campo dalla procura di Modena contro gli operai che hanno lottato per la propria dignità di fronte ai cancelli di Italpizza.

Siamo tutte/i colpevoli di sciopero!

Il 3/10 manifestazione nazionale contro la repressione a Modena

A Modena il sindacato è sotto processo: sono almeno 477 gli imputati – operai, sindacalisti e solidali – per gli scioperi nel modenese, senza contare fogli di via, avvisi orali, irruzioni nella sede sindacale, arresti illegali e violenze poliziesche.

Fallita la montatura giudiziaria contro Aldo Milani, adesso questura e procura mettono alla sbarra l’intero sindacato.

Sotto processo è una parte di città sana, solidale, che non piega la testa. Sotto processo è la storia stessa del movimento operaio e le sue pratiche.

Occorre stringersi, farsi ancora più uniti per respingere l’attacco padronale.

Lo abbiamo fatto in passato, lo faremo anche oggi.

Non un passo indietro!

Avanti S.I. Cobas!

S.I. Cobas

Questo è l’evento della manifestazione nazionale contro la repressione a Modena il 3 ottobre:

Maxiprocesso contro gli scioperi in Italpizza a Modena: cambiano i governi, non cambia l’odio antioperaio dello stato dei padroni

Italpizza. Dov’è la legge?

Inizia un procedimento penale per 67 persone che si sono trovate a difendere un principio di giustizia davanti ai cancelli di Italpizza.

Ricordiamo alcuni passaggi:

  • A dicembre del 2018 viene comunicata la costituzione del sindacato SI-Cobas presso due delle cooperative che gestiscono le quasi mille persone impiegate nel cantiere Italpizza che lavorano con il contratto “Pulizie – Multiservizi”; sono le 10,00 del mattino e la pec parte dall’ufficio del legale, perché si contestano anche diversi illeciti;
  • Alle ore 12,00 di quello stesso giorno tutte le donne iscritte al sindacato ricevono una comunicazione di spostamento della sede di lavoro: la maggior parte debbono andare a Bologna per “improrogabili esigenze di servizio”;
  • Quello stesso pomeriggio il SI-Cobas apre lo stato di agitazione, lamentando che lo spostamento richiesto si configurava come un licenziamento mascherato, data l’impossibilità per diverse di loro di effettuare quel tipo di spostamento, aggravato dall’assenza di ogni tipo di preavviso perché l’ordine arriva oggi per domani.
  • L’attacco padronale è immediatamente durissimo, con un padrone che non intende sedersi ad alcun tavolo di trattativa che non sia presso la prefettura, in cui le lavoratrici ed i lavoratori vengono reintegrati nel cantiere.

    Tuttavia, dato che i lavoratori chiedono di avere il contratto alimentari (sembrava che nessuno sapesse che facevano pizze), vengono tutte e tutti messi a fare pulizie, alcune degradanti, altre a rischio vita, poiché le donne vengono mandate sul tetto a pulire i vetri senza nessuna imbragatura di sicurezza nel periodo della neve, quindi della massima scivolosità della struttura.

    Lavoratrici e lavoratori reagiscono ai soprusi con la resistenza passiva, per poi scoprire che i poliziotti che li gasavano, dotati di manganelli, scudi, parastinchi, strutture atte ad affrontare i corpo a corpo sono stati misteriosamente sopraffatti da donne e uomini seduti a terra.

    Un tempo in questa città operaie ed operai erano una categoria rispettata ed ascoltata: oggi sono diventati criminali da processare? Perchè sono ormai quasi quattrocento le operaie e gli operai indagati nel tribunale di Modena.

    Cosa è successo?

    E soprattutto: Vi sembra giusto?

    3 settembre

    S.I. Cobas nazionale

     

    Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

    pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

    facchiniITALPIZZAmanifestazione nazionaleModenasciopero

    Articoli correlati

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

    Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

    Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    In ricordo di Sara Marzolino

    La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

    Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

    È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

    Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

    Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Se si muore di sanità in Calabria

    La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

    Immagine di copertina per il post
    Bisogni

    Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

    Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

    Immagine di copertina per il post
    Formazione

    Sciopero nazionale contro il ddl Bernini: mobilitazione in tutta Italia delle Assemblee Precarie Universitarie

    Ieri in occasione della giornata di sciopero oltre 20 città si sono mobilitate in tutta Italia contro la riforma Bernini, contro i tagli alla ricerca e contro gli investimenti in ottica bellica. Lo sciopero promosso da diversi sindacati (Flc-Cgil, Usi, Cub, Usb, Cobas, Adl Cobas, Clap) ha visto l’attivazione di molti atenei attraverso iniziative di blocco, presidi, cortei e occupazioni, grazie alla mobilitazione delle Assemblee Precarie Universitarie.

    Immagine di copertina per il post
    Formazione

    Sciopero dell’università: contro tagli, precarietà e guerra

    Per avere un lavoro stabile nell’università allo stato attuale è richiesto ad ogni lavorator di sopportare tra i 15 e i 20 anni di precarietà lavorativa che costringe ad una vita precaria a 360 gradi.

    Immagine di copertina per il post
    Sfruttamento

    Mirafiori: capitale della cassa integrazione

    Presidio FIOM fuori dai cancelli di Stellantis. Venerdì 18 Aprile, durante lo sciopero indetto dalla FIOM (unico sindacato oltre ai COBAS a non aver firmato il “contratto ricatto”) dentro gli stabilimenti Stellantis di tutto il territorio piemontese, davanti al cancello 2 di Mirafiori si è radunato un presidio di metalmeccanici e metalmeccaniche. Le rivendicazioni che […]

    Immagine di copertina per il post
    Divise & Potere

    Due anni di carcerazione domiciliare per Enrico, referente sindacale del SI Cobas di Modena

    Carcerazione domiciliare di due anni per il referente del sindacato in lotta Si Cobas di Modena, Enrico Semprini, esponente anche della redazione di Radio Onda d’Urto Emilia Romagna. Tale disposizione riguarda una condanna collegata alle lotte No Tav e una per un’iniziativa antifascista a Modena. A Enrico Semprini non è stato consentito di accedere a pene alternative alla […]

    Immagine di copertina per il post
    Sfruttamento

    Tra il martello e l’incudine

    Al corteo del 28 marzo scorso, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare alcuni operai della Stellantis, che ormai da anni attraversa una fase di grave crisi della produzione interna

    Immagine di copertina per il post
    Sfruttamento

    Gli “operai del nuovo millennio”: racconti dalla piazza

    Durante il corteo del 28 Marzo abbiamo raccolto i contributi di alcuni giovani lavoratori di Dumarey, ex General motors, un’ azienda specializzata nella progettazione di sistemi di propulsione, che conta circa 700 dipendenti nello stabilimento torinese.

    Immagine di copertina per il post
    Sfruttamento

    Rinnovo del CCNL e guerra: reportage dal corteo dei metalmeccanici di Torino

    Ieri mattina i metalmeccanici sono scesi in piazza in tutta Italia in occasione dello sciopero nazionale di categoria, per richiedere il rinnovo del CCNL e la riapertura della trattativa ostacolata da Federmeccanica e Assistal. 

    Immagine di copertina per il post
    Sfruttamento

    Guerra e lavoro: interviste ai lavoratori dell’aereospace

    Pubblichiamo due interviste raccolte all’esterno di due delle maggiori aziende del settore strategico dell’aereospace, dove i lavoratori metalmeccanici si sono raggruppati in presidio per il rinnovo del CCNL durante la giornata di sciopero del 15 Febbraio

    Immagine di copertina per il post
    Intersezionalità

    Lotto, Boicotto, Sciopero!

    APPELLO ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, ALL3 SINDACALIST3, ALL3 DELEGAT3 PER LOSCIOPERO TRANSFEMMINISTA DELL’8 MARZO 2025 di Non Una di Meno L’8 marzo 2025 si svolgerà in un contesto di forti spinte autoritarie e di profonda crisi economica, di chiusura degli spazi democratici e approfondimento di violenza e disuguaglianze. Vogliamo riversare nelle piazze delle città la nostra rabbia, con tutto l’amore e […]

    Immagine di copertina per il post
    Approfondimenti

    Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

    0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]