
In Belgio ondata di proteste contro l’austerità
140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.
Tradotto da Contre Attaque
Questa mobilitazione massiccia e offensiva denunciava l’Arizona, che è il curioso nome della coalizione al potere in Belgio dall’inizio del 2025. Un’alleanza che va dai centristi all’estrema destra, sotto l’egida del primo ministro Bart De Wever, un nazionalista fiammingo. Un miscuglio che va dall’equivalente belga dei macronisti all’ala destra di LR, dominata dai reazionari, che intende governare il Belgio fino al 2029.
Negli ultimi mesi l’Arizona ha messo in atto un piano di battaglia antisociale, autoritario, xenofobo e militarista. Per il 2026 sono stati annunciati massicci tagli di bilancio nei servizi pubblici e nelle pensioni, mentre aumenta il budget dell’esercito. I leader belgi e francesi stanno purtroppo marciando all’unisono.
Ma i belgi non si danno per vinti. Già lo scorso 13 febbraio, uno sciopero di massa e una gigantesca manifestazione nelle strade di Bruxelles hanno riunito 100.000 persone contro lo smantellamento dei servizi pubblici, accompagnate da azioni offensive. Le forze sindacali e le organizzazioni del movimento sociale hanno indetto scioperi regolari, ogni mese.
Il 14 ottobre la protesta ha quindi riunito ancora più persone e la stampa parla di una delle più grandi manifestazioni a Bruxelles degli ultimi decenni. Anche le università e gli ospedali erano in movimento.
Lungo il percorso, un hotel di lusso e l’Ufficio stranieri, l’amministrazione che maltratta i sans-papiers, sono stati presi di mira. Ci sono stati scontri con la polizia, che secondo la stampa ha proceduto a una ventina di arresti.
Ovunque i governanti si stanno radicalizzando, applicano il programma dell’estrema destra e maltrattano la popolazione per imporre la loro agenda antisociale. E ovunque le reazioni popolari stanno aumentando di intensità. Non abbiamo ancora finito di sentire parlare della rivolta belga contro il governo dell’Arizona.
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