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Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta.

da Kamo Modena

«Senza dargli pace».

È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di organizzazione. Dalla Palestina che indomita resiste, alle metropoli e territori della crisi resi fabbriche e laboratori della guerra mondiale.

Lungo quali fratture e con quali strumenti si può tentare, qui e ora, di muovere «guerra alla guerra»? Come si struttura, nel fermento di una nuova generazione politica, il campo di battaglia della classe tra razza e nazione?

Una serie di incontri per mettere a dialogo inchiesta e militanze politiche, formazione e mobilitazione, territori e generazioni, intelligenze collettive ed esperienze pratiche, riprendendo e intrecciando il filo dei precedenti cicli «Militanti» (2023), «La fabbrica della guerra. Modena nel conflitto globale» (2024) e «La fabbrica della guerra. Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema» (2025).

Non serve raccontarci quello che ci piace ascoltare. Serve quello che ci permette di capire, e quindi di agire, quando le brutture di questo mondo capitalistico sembrano sopraffarci. Per rovesciarle in opportunità di conflitto e sovvertirle in occasioni di rottura.

Segnatevi luogo e date, a breve maggiori informazioni.

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