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Bloccato dall’IAP il finto spot “neutro” sul Nucleare‏

Uno spot che si macchiava comunque di gravi omissioni, come quelle dello stoccaggio delle scorie nucleari, dicendo che una volta stoccate sono sicure, omettendo il fatto che in 60 anni di produzione Nucleare nessuno stato è riuscito a trovare un modo per stoccarle in sicurezza. Dimenticandosi dei costi in bolletta che paghiamo tuttora per la gestione delle scorie italiane e che pagheremo per lo smantellamento delle vecchie centrali e per lo smaltimento futuro delle scorie nucleari, il vero business della lobby del nucleare, che assicurerebbe una rendita eterna sulle spalle dei cittadini. Si calcola infatti che l’aggravio in bolletta sarebbe di 18,4 cent ogni kw/ora per ogni centro di stoccaggio aperto, stima fatta sui consumi italiani di energia elettrica nel 2010 (326 000 gigawatt/) e sul costo di gestione di un nuovo centro di stoccaggio previsto per la seconda metà del 2011 in Francia (60 miliardi di euro).

Uno spot che faceva opera di vera e propria disinformazione nel momento in cui si affermava che le fonti rinnovabili potrebbero non essere sufficienti fra 50 anni, quando basterebbe una serie di politiche che mirino al risparmio energetico (a partire dalla pubblica amministrazione) e ad incentivare l’utilizzo delle energie green sostituendo vecchi impianti a combustione per eliminare almeno un terzo dei costi energetici.

Ma la partita non finisce certo qui. Gli investimenti in comunicazione messi in campo dalla lobby del nucleare (la sola ENEL ha investito 20 milioni di euro in comunicazione) sono notevoli e la battaglia per disvelare la menzogna nucleare è appena iniziata.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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