
Mappature dal basso: condividiamo informazioni, tracciamo traiettorie di lotta
Con il progetto Mappature dal basso vogliamo costruire una rete di informazioni e connessioni attraverso pratiche condivise e strumenti collettivi. Le due mappe che presentiamo – quella dei comitati e quella dei progetti speculativi – sono solo l’inizio di un percorso più ampio, che continuerà a svilupparsi nei prossimi mesi con nuove mappature dedicate a temi specifici: dai siti nucleari alle aziende del comparto bellico, fino alle mappe regionali per far emergere le minacce specifiche dei diversi territori.
Il progetto ha preso origine dal Convegno No alla servitù energetica: interrompiamo la speculazione estrattivista, coloniale e militare sui nostri territori che si è svolto a Livorno a marzo scorso. Prossimamente ci saranno novità sul prossimo appuntamento nazionale di Confluenza!
Negli ultimi anni, il paesaggio sta subendo una trasformazione radicale e violenta, mostrando la faccia concreta di un modello di sviluppo che vede i nostri territori come meri strumenti di profitto.
La crescente pressione speculativa sui territori – dall’espansione del fotovoltaico ed eolico ai gasdotti, dalle mega-dighe alle infrastrutture militari – ha reso sempre più urgente la necessità di scambiare e condividere informazioni tra lotte locali.
Per rispondere a questa esigenza, insieme al Movimento No Base , abbiamo deciso di mettere in campo due strumenti fondamentali:
1. La mappa dei comitati
2. La mappa di monitoraggio dei progetti speculativi
Questi strumenti ci servono per condividere informazioni e trovare nuove modalità di rappresentazione dell’imbroglio ecologico a cui stiamo assistendo e contro il quale abbiamo nuove energie e spinte da parte dei territori che non si vogliono piegare alle esigenze del mercato. Non vogliamo che siano semplici elenchi, ma veri strumenti di lotta che ci permettano di trasformare l’isolamento in forza collettiva.
La speculazione energetica, dalla scala locale e quella nazionale, si inserisce in un piano di attuale crisi agricola che impoverisce le nostre campagne, diventando sempre più fragili e soggette ai nuovi piani di riarmo europeo.
Queste mappe servono a squarciare il velo dell’ipocrisia della transizione ecologica, mostrando le vere connessioni tra i vari progetti e i reali interessi che li muovono. Ci aiutano a comprendere come la cosiddetta transizione ecologica stia diventando l’ultimo pretesto per una nuova colonizzazione dei territori, funzionale agli interessi di grandi corporation e apparati militari.
La pagina web in cui puoi trovare tutte le mappe in aggiornamento si trova A QUESTO LINK
https://mappaturedalbasso.weebly.com
1. La mappa dei comitati

L’esigenza di creare una mappa condivisa dei comitati arriva dall’incontro del convegno nazionale di Confluenza a Livorno a marzo 2025. In quell’occasione, tante realtà da ogni parte d’Italia si sono incontrate per condividere esperienze, difficoltà e strategie legate alle lotte territoriali contro la speculazione energetica, e in generale contro tutte le forme di occupazione e attacco ai loro territori. La mappa è stata una delle proposte emerse durante l’incontro, come vero e proprio strumento da mettere in condivisione.
Per ogni punto, la mappa raccoglie e organizza le informazioni relative ai comitati attivi sul territorio: una descrizione del progetto, lo status dei lavori, i contatti ed eventuali immagini.
I punti sulla mappa sono suddivisi per tipologia di minaccia, in modo da rendere graficamente immediata la lettura: dalla sezione degli impianti idroelettrici, fotovoltaici, eolici alle basi militari e grandi opere, dal nucleare ai gasdotti.
La mappa è uno strumento in continua evoluzione: siamo infatti nella fase cruciale di ampliamento della mappatura, ogni comitato che si aggiunge rafforza la rete, ogni nuova segnalazione completa il quadro della massa che resiste e si attiva.
2. La mappa di monitoraggio dei progetti speculativi

Accanto alla mappa delle realtà attive, abbiamo creato uno strumento parallelo ma complementare: una mappa che traccia l’avanzata dei progetti di sfruttamento del territorio.
Questa seconda mappa, nata a partire da un progetto di mappatura partecipata delle opere militari attivata dal movimento No Base due anni fa, serve quindi a tenere traccia di quello che accade ai territori al di là della attivazione locale, un vero e proprio piano di monitoraggio che sia utile per capire in scala più ampia i progetti di devastazione del territorio.
Ogni segnalazione sulla mappa è un tassello può aiutare a vedere il disegno complessivo, mostrando come dietro ogni singolo progetto si muovano gli stessi interessi economici e le stesse logiche di sfruttamento.
La mappa di monitoraggio dei progetti speculativi segue la stessa linea di quella di comitati: ogni nuovo progetto è inserito nella mappa all’interno della sezione che gli compete: dal nucleare agli impianti eolici, ai gasdotti fino ai biodigestori. Può contenere varie informazioni o link di approfondimento.
Anche in questo caso, la mappa è partecipata: è un lavoro collettivo! Abbiamo bisogno del contributo di tutti per mantenerla attiva e sempre aggiornata.
A QUESTO LINK PUOI TROVARE I FORM DA COMPILARE PER PARTECIPARE ALLE MAPPATURE DAL BASSO

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