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Eni diventa partner delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: il vero volto del mega evento

L’opposizione alle prossime Olimpiadi Invernali 2026 Milano-Cortina si era già materializzata negli scorsi mesi, a partire da un convegno svoltosi all’Università di Milano dove si erano analizzate le conseguenze ambientali e sociali dell’evento.

In quell’occasione si è cercato di capire chi vince e chi perde la “partita” Olimpiadi2026, provando a immaginare possibili futuri alternativi oltre la patina autocelebrativa del grande evento e di un modello di sfruttamento turistico della montagna, non più sostenibile al tempo della grande crisi ambientale e dei cambiamenti climatici. La notizia delle ultime ore della sigla dell’accordo con Eni come partner ufficiale della manifestazione ne rinnova la criticità e aggiunge un ennesimo motivo per opporvisi.

Di seguito il comunicato del nodo milanese di Ecologia Politica:

Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 diventano sempre più in-sostenibili.
Nonostante vengano presentate come green e a impatto zero, l’impatto ambientale e sociale di questi mega-eventi sui territori dove vengono svolti è devastante. Per la costruzione degli impianti e delle strutture e infrastrutture correlate all’evento si è già dato il via a un feroce processo di cementificazione e devastazione ambientale della Valtellina, per non parlare dei processi di gentrificazione che ancora una volta scuoteranno il tessuto urbano di Milano.
Se fino ad ora qualcuno poteva essere dubbioso, da oggi il nuovo partner Eni rende ancora più esplicito come questo mega evento sarà l’ennesima occasione di business dove gli unici a guadagnarci saranno solo i grandi gruppi finanziari a discapito della salute di tutti e tutte.

L’idea di sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente di ENI la conosciamo bene. Sono noti i disastri causati dallo sfruttamento petrolifero nel Delta del Niger o nella a noi più vicina Val d’Agri.
Questa volta insieme alla Fondazione Milano Cortina 2026 ENI metterà le zampe sulle zone montane dove aggraverà la crisi idrica a causa dell’iper sfruttamento delle risorse idriche per alimentare di tonnellate di neve artificiale le piste.
Le prossime Olimpiadi invernali saranno insomma un mega-evento all’insegna del greenwashing, e che, come tutte le edizioni dei Giochi da vent’anni a questa parte, avranno effetti disastrosi sull’economia e sul territorio.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi Ecologia Politica NetworkTag correlati:

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