Giovedì 23 maggio a Genova si svolgeva il teatrino elettorale di casapound e gli/le antifascist* della città hanno deciso di farsi sentire per respingere un comizio indegno in una città da sempre antifascista.
È stato così convocato un presidio in piazza Corvetto, molte le sigle scese in strada dai sindacati ai portuali anpi e Genova antifascista,i manifestanti si sono poi mossi in direzione della piazza occupata dai neofascisti e della prefettura, creando così due spezzoni. Come ci si poteva aspettare la città era blindata, tutto ciò non ha scoraggiato le migliaia di persone scese in piazza e al grido “Genova è antifascista” hanno tentato di forzare il blocco posto a protezione dei neofascisti.
La polizia ha sparato gas lacrimogeni caricando poi violentemente i manifestanti, ci sono stati diversi feriti tra cui un giornalista che ha ricevuto manganellate e calci dopo esser stato buttato a terra dalla polizia mentre tentava di documentare il fermo di un manifestante. Il corteo nonostante le cariche ricevute è rimasto compatto e dopo la notizia dei fermi si è diretto sotto la questura dove ha trovato digos e celere schierati. Le richieste dei manifestanti era la liberazione dei compagni fermato, il presidio pacifico è poi proseguito fino alle 22 circa per poi sciogliersi ma dando appuntamento a tutte e tutti sotto il tribunale in quanto i due fermati sembra verranno processati per direttissima.
Insomma una grande giornata oggi per il movimenti antifascista Genovese, migliaia le persone in piazza, determinate a portare a casa un risultato non del tutto scontato visto l’aria che tira ultimamente nel bel paese. La polizia come al solito ha dato un lampante esempio di stato democratico a suon di manganellate non risparmiando nemmeno sui lacrimogeni.
Molte sono in serata le dichiarazioni arrivate da giornali e parlamentari per il comportamento della polizia, ma sappiamo benissimo che l’antifascismo non si pratica nei talk show o nei salotti di palazzo ma bensì nelle strade delle nostre città,PD e altri devono smettere di riempirsi la bocca con termini che non gli appartengono,oggi la Genova antifascista ha dimostrato nuovamente di odiare il fascismo e come in occasione della commemorazione al missino ucciso negli anni ‘70 ha risposto con una partecipazione numerosa e con un corteo compatto e determinato.
Auguriamo ai feriti dalla polizia una svelta guarigione e un saluto speciale ai fermati della giornata che ci auguriamo di rivedere presto liberi.
L’antifascismo non è reato, è lotta contro ogni tipo di ingiustizia e ogni tentativo dei neofascisti di uscire dalle fogne.
Tutti liberi!!
Liberi subito!!
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