InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il Cie di Modena Chiude!

Inaugurato nel 2002 e voluto fortemente dalla giunta modenese targata PD, per oltre dieci anni ha rinchiuso centinaia di migranti, “colpevoli” di clandestinità, fino a quando, dopo decine di rivolte e fughe, nell’agosto scorso è stata disposta la chiusura temporanea per lavori. Da qui, sin da subito, si sono susseguite voci sulla chiusura definitiva, poi arrivata in questo fine 2013 dopo un ultimo mese che ha visto gli episodi del Cie di Lampedusa (http://www.infoaut.org/index.php/blog/italian-connection/item/10074-a-lampedusa-c%E2%80%99%C3%A8-un-lager-il-finto-stupore-le-consuete-retoriche), quelli di Ponte Galeria a Roma e le lotte dei migranti richiedenti asilo al Cara di Mineo (http://www.infoaut.org/index.php/blog/migranti/item/10053-mineo-prosegue-la-lotta-dei-richiedenti-asilo-bloccata-ss417 ; http://www.infoaut.org/index.php/blog/migranti/item/10124-roma-manifestazione-contro-i-cara-e-i-cie-assediata-la-sede-del-pd).

Oltre la notizia, gli aspetti politici della vicenda. Sin dalle prime ore dall’uscita della notizia sui social network sono partite le dichiarazioni della politica modenese. Spiccano quelle di alcuni candidati alle primarie PD per la corsa a sindaco: gli attuali assessori Francesca Maletti e Adriana Querzé. Entrambe rivendicano le battaglie che l’amministrazione modenese avrebbe, secondo loro, portato avanti per ottenere la sua chiusura e contro la legge la Bossi-Fini. E’ evidente come non abbiano aspettato un minuto per salire sul carro dei vincitori, rimuovendo completamente la storia del lager di Modena, voluto fortemente dalla giunta cittadina allora in carica (ovviamente PD), che rivendicava la legge Turco-Napolitano ma scaricava tutte le criticità sull’attuale Bossi-Fini, non disdegnando al contempo la possibilità di fare affari sulla pelle dei migranti, tanto da mettere da parte le differenze politiche e lasciare l’appalto della struttura al fratello del senatore Giovanardi con la sua associazione Misericordia.

 

La chiusura di questo lager è stata ottenuta anche grazie a diverse iniziative organizzate in città per metterne in risalto gli orrori, ma soprattutto in seguito a ripetute azioni di ribellione da parte dei migranti stessi rinchiusi al suo interno, che hanno reso sempre più difficile la gestione del centro. Questo risultato offre alla città di Modena un’opportunità per ripensare l’accoglienza e la convivenza con i migranti secondo un approccio altro, che rifiuti emarginazione, segregazione e repressione, ma che ammetta le responsabilità della secolare politica colonialista perseguita dalla vecchia Europa e se ne assuma le conseguenze, riconoscendo ai migranti diritti e dignità.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

ciemigrantiModena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aria frizzante. Un punto di vista dalla provincia sulla marea del «Blocchiamo tutto»

Riprendiamo questo ricco contributo di Kamo Modena, in attesa dell’incontro di questo weekend a partire dalla presentazione del documento «La lunga frattura»

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il laboratorio della guerra. Tracce per un’inchiesta sull’università dentro la «fabbrica della guerra» di Modena

Riprendiamo questo interessante lavoro d’inchiesta pubblicato originariamente da Kamo Modena sul rapporto tra università e guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

2025. Los Angeles. California

Il 6 giugno, agenti dell’ICE hanno condotto blitz in vari punti della città: Fashion District, Home Depot e una grossa azienda tessile. Oltre cento arresti. da Nodo Solidale Le strade hanno risposto: molotov, blocchi di cemento, barricate e auto in fiamme. I manifestantihanno resistito con determinazione, trasformando la città in un campo di battaglia contro […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Due anni di carcerazione domiciliare per Enrico, referente sindacale del SI Cobas di Modena

Carcerazione domiciliare di due anni per il referente del sindacato in lotta Si Cobas di Modena, Enrico Semprini, esponente anche della redazione di Radio Onda d’Urto Emilia Romagna. Tale disposizione riguarda una condanna collegata alle lotte No Tav e una per un’iniziativa antifascista a Modena. A Enrico Semprini non è stato consentito di accedere a pene alternative alla […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto sicurezza

Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di ieri sera.