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Guernica al fianco dei metalmeccanici

Lo spazio Guernica, già presente alla grossa manifestazione del 16 ottobre 2010, lanciata dalla Fiom a Roma, si è sempre posto al fianco delle lotte dei lavoratori e degli studenti, per contrapporsi agli attacchi portati avanti congiuntamente dall’ asse Gelmini-Marchionne; dure sono state le contestazioni  fatte a questi due personaggi la prima a Marchionne durante la premiazione del premio Pico a Mirandola, la seconda al convegno organizzato da Confindustria e mondo della formazione, con il ministro che ha rinunciato a presenziare, come spesso capita quando deve venire in Emilia.

 

In entrambe le contestazioni sono stati portati contenuti forti con determinate parole d’ordine, ” no alla riforma gelmini” “sciopero generale generalizzato” “Que se vayan todos”.  

 

Le manifestazioni sono andate avanti fino all’approvazione della riforma, toccando il punto più alto durante quella del 14 dicembre, che ha  visto un corteo di  1000 studenti, sfondare un cordone della polizia e conquistare il piazzale della stazione dei treni e bloccare tutta la città per l’intera giornata.

 

La lotta, che forse qualcheduno sperava terminato, continua più forte che mai, nonostante voci sempre più insistenti di un imminente sgombero dello spazio sociale e di tentativi di delegittimazione del progetto Guernica, perché fanno sapere i ragazzi del Guernica che – appena il piano Marchionne approderà a Modena, questo si troverà una forte contrapposizione modello “No Gelmini” con appoggio e sostegno alle lotte dei metalmeccanici Modenesi, per un futuro di lotte che vedano uniti studenti e lavoratori, contro un futuro che ci vuole precari-.

 

Pubblichiamo il comunicato di sostegno allo sciopero dei metalmeccanici della Fiom:

 

Ha vinto il ricatto ,ha vinto il sì,ma è schiacciante il rifiuto da parte degli operai, quelli che subiranno veramente l’accordo di Mirafiori, ,i quali hanno dimostrato di non stare ai ricatti di Marchionne e tenere ben alta  la testa e la propria dignità, resistendo contro chi li vuole zitti e schiavi.

 

Siamo stanchi di sentirci dire che per rilanciare il paese, bisogna fare sacrifici, non è possibile che chi deve sempre stringere la cinghia debbano essere i lavoratori. Con questo voto si sancisce la sconfitta di quei sindacati, CISL e UIL, che firmano accordi  a favore degli industriali sfruttando il voto dei colletti bianchi, mentre l’unica forza che in questo momento è in grado di muovere su posizioni di lotta  e riempire le piazze è la Fiom .

 

Diventa quindi fondamentale la data, per la nostra regione il 27, per il resto dell’ Italia il 28 gennaio, lo sciopero generale dei metalmeccanici indetto dalla Fiom,l’ennesimo tassello per dare risposte concrete a questo paese e alla classe politica italiana. Una classe politica, salvo pochi partiti come rifondazione,  che tolte tutte le vesti ideologiche, si sono schierate a favore dei poteri forti di questo paese, industriali, grandi imprenditori ecc…ecc…   

 

Portare nelle piazze italiane quella rabbia che i lavoratori delle linee di produzione di Mirafiori hanno espresso con il voto negativo all’accordo è prioritario, una rabbia per chiedere alla Cgil di indire lo sciopero generale di tutte le categorie per bloccare questo paese e per impedire che l’accordo di  Mirafiori si espandi agli altri luoghi produttivi.

 

S.A.O. Guernica

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