InfoAut
Immagine di copertina per il post

Francia, 9 marzo: nascita di un movimento (?)

La mobilitazione è nata in rete da un hashtag #OnVautMieuxQueCa (“valiamo più di così”) e da una successiva petizione su Change.org che postata on line il 25 febbraio scorso, in poco più di due settimane ha raggiunto oltre 1.200.000 firme. Una mobilitazione in tutto e per tutto figlia del web 2.0 ma ben piantata nella percezione comune dei ceti medio-bassi della République. Fatto importante, la protesta virtuale è stata raccolta da molti dei principali sindacati francesi del settore pubblico che, senza indire per oggi lo sciopero esplicito, hanno dato copertura legale per i lavoratori di diversi settori produttivi (cfr. qui-appelle-a-la-greve-le-9-mars). Già questo semplice appoggio segna una differenza non irrilevante da quanto (non) accade nel nostro paese, dove la Cgil si preoccupa più di assicurarsi una qualche forma di aggancio politico (anche contro ogni evidenza), trincerandosi nella difesa generazionale di pensionati e isole di lavoro “garantito”. Se non c’è dubbio che anche in Francia il sindacato maggioritario fa i suoi calcoli perseguendo i suoi interessi di controllo e rappresentanza delle lotte, nondimeno un appoggio di questo tipo nella giusta contingenza può aprire uno spazio politico dagli esisti non scontati. Cgt e Force Ouvrière hanno del resto dichiarato oggi ai giornalisti che, con un progetto di legge di questo tipo, non c’è neanche la possibilità di sedersi a un tavolo per trattare.

I contenuti della legge, proposta dalla deputata socialista Myriam El Khomri, mirano a una riforma sostanziosa del Code du Travail. In sintesi: maggiore potere all’impresa nei contratti (a dispetto della contrattazione nazionale); una frammentazione maggiore della giornata lavorativa, a tutto guadagno dell’impresa (possibilità di differenti fasce orarie di lavoro anche all’interno di una stessa giornata, senza pagare le ore intermedie di pausa); incoraggiamento del lavoro straordinario, pagato meno; facilitazioni per l’impresa nel variare orari di lavoro e abbassare i salari (dietro minaccia di licenziamento); durata del congedo per il decesso di familiari non più regolata per legge. Come si può notare, tutte misure in linea con la traiettoria storica ininterrotta che ha visto negli ultimi decenni il Capitale, coadiuvato dalle politiche degli stati ex-keynesiani, rosicchiare senza soluzione di continuità tutele, diritti e rigidità al mondo del Lavoro. Se, vista dal nostro paese, la battaglia sembra giocarsi su un terreno qui già sorpassato dall’applicazione del Jobs Act, il progetto di legge si pone come passaggio integrativo del progetto delle «Nuove opportunità economiche» préparato da Emmanuel Macron (attuale Ministro – senza portafoglio – dell’Economia, dell’Industria e del Digitale), volto a ristrutturare in chiave ulteriormente neoliberista la società francese in termini di rapporti di lavoro e privatizzazioni/liberalizzazioni.

Oggi si sono svolte manifestazioni, perlopiù pomeridiane, in tutte le città francesi (anche di piccole dimensioni). Segno che il passaggio voluto dalla maggiornaza del Partito Socialista trova una forte opposizione di pancia e di testa, in un paese in cui lo Stato è ancora un forte erogatore di lavoro e di welfare continuando ad essere percepito come il principale garante della tenuta dei livelli di vita della classe media. Un aspetto particolarmente significativo, e che consente un cauto ottimismo sulle possibilità di sviluppo di un nuovo e ampio movimento sociale contro la legge, è l’attivazione studentesca nei licei e nelle università, attraversati nelle scorse settimane da assemblee e passaggi organizzativi. Un centinaio di licei sono stati bloccati da picchetti e in molte facoltà si sono svolte assemblee generali per discutere della Legge Lavoro e del come opporvisi. Pur non radicali nelle scelte immediate (in molti casi non si è optato per il blocco) sono state molto partecipate: 700 a Paris I Tolbiac, 800 a Paris VIII Saint-Denis, 700 ieri a Paris X Nanterre.

Le manifestazioni di oggi sono state perlopiù pacifiche, con rari momenti di tensione a Lione e Parigi, che non hanno però alterato l’andamento dei cortei. Il momento è all’oggi quello dell’allargamento sociale della protesta, domani si vedrà…

Se la giornata di oggi non è stata un terremoto, appare comunque come una piccola scossa annunciatrice di qualcosa a venire… e c’è davvero da sperare che la frattura sia profonda e l’epicentro ben localizzato. L’ultima mobilitazione significativa di cui si ha ricordo in Francia è stata quella del 2010 contro la riforma delle pensioni, che sperimentò anche alcune interessanti forme di blocco e inontro politico tra salariati, disoccupati e studenti. Ma tutt*, in queste ore, ripensano al movimento del 2006 contro la “Legge di Primo Impiego” che diede vita al movimento NoCpe, a suo modo anticipatore di istanze espressesi, con altalenante intensità e profondità, nei movimenti studenteschi degli anni successivi in Italia, Inghilterra, Slovenia, Austria… Poi è arrivata “la crisi”, gli Indignados, la Grecia e le “primavere arabe”. Quel ciclo è oggi a tutti gli effetti chiuso. Uno nuovo sta per nascere? 

Troppo presto per dirlo, ma qualche timido, piccolo segnale lo si può comunque scorgere nella dinamica in atto in Francia. Per il prossimo 31 marzo è stato indetto uno sciopero generale da sette sindacati. Oggi si è svolta una partecipata assemblea generale inter-facoltà a Tolbiac, mentre l’Unef (sindacato studentesco) ha indetto una manifestazione studentesca per il prossimo 17 marzo. Uno spazio si apre, nel cuore dell’Europa…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Francialavoroloi travailprecarietà

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

TRUMP II: La guerra commerciale si fa globale. 

Riprendiamo e traduciamo il contribuito che i compagni di Chuang hanno dato al neonato progetto editoriale “Heatwave”.  Buona lettura. In questo primo contributo al nuovo progetto Heatwave, rispondiamo alle domande di questo collettivo sull’impatto globale delle ultime ondate di dazi americani. La panoramica completa di questa inchiesta può essere letta sul loro sito web, insieme […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“I padroni del mondo:come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia”

Venerdì 6 giugno presso il CSOA Askatasuna alle ore 19.30 si terrà insieme all’autore Alessandro Volpi la presentazione del libro “I padroni del mondo: come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia” (Laterza, 2024).  D’accordo con l’autore pubblichiamo l’introduzione del libro. Mappe. Esiste un legame evidente fra l’idea che serva una continua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il posto di Hamas (e di chi chi seguirà o precede) in Palestina

Qualche precisazione sul ruolo del movimento, all’interno di una più ampia cornice di lotta anticoloniale di Lorenzo Forlani, da lorenzoforlani.substack.com Mi sembra sia arrivato il momento, o forse non ha mai smesso di esserlo. Vogliamo parlare di Hamas? E parliamo di Hamas, una volta per tutte, tentando di scrollarci di dosso paranoie, tensioni mai sopite, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Note preliminari sul «sistema degli Stati»

È generalmente noto che Karl Marx, nel piano del Capitale, prevedesse una sezione dedicata allo Stato – sezione di cui non scrisse nemmeno una bozza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Russia: i segreti della resilienza economica

Abbiamo tradotto il testo di Mylène Gaulard, docente di economia presso Università Pierre Mendes France – Grenoble 2, apparso originariamente su Hors-serie in quanto intende mettere a nudo l’enorme distanza tra la narrazione dominante occidentale (e principalmente europea) sul conflitto in Ucraina e la realtà materiale dei rapporti di forza economici e geopolitici che si stanno ridefinendo su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump 2.0: una svolta epocale?

Un confronto sulla percezione che sulle due sponde dell’Atlantico si ha della crisi in corso è importante, ma deve scontare uno choc cognitivo dovuto alla difficoltà di mettere a fuoco una svolta forse epocale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

György Lukács, Emilio Quadrelli e Lenin: tre eretici dell’ortodossia marxista

György Lukács, Lenin, con un saggio introduttivo di Emilio Quadrelli e una lezione di Mario Tronti, DeriveApprodi, Bologna 2025 di Sandro Moiso, da Carmilla La recente ripubblicazione da parte di DeriveApprodi del testo su Lenin di György Lukács (1885-1971), accompagnato da una corposa introduzione di Emilio Quadrelli (1956-2024) oltre che da un’appendice contenente una lezione di […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Sulla guerra in OpenAI e sull’intelligenza artificiale che promuove le diseguaglianze

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Stefano Borroni Barale sull’intelligenza artificiale. Stefano parteciperà al dibattito di giovedi 10 aprile alle 18 dal titolo “Transizione energetico-tecnologica: intelligenza artificiale, sfruttamento e […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Gli “operai del nuovo millennio”: racconti dalla piazza

Durante il corteo del 28 Marzo abbiamo raccolto i contributi di alcuni giovani lavoratori di Dumarey, ex General motors, un’ azienda specializzata nella progettazione di sistemi di propulsione, che conta circa 700 dipendenti nello stabilimento torinese.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Working Class Heroes: lo sciopero alla Feltrinelli e le condizioni di lavoro nel settore dell’editoria libraria

Working Class Heroes: La Voce del Mondo del Lavoro su Radio Onda d’Urto Lo scorso lunedì su Radio Onda d’Urto per Working Class Heroes, la trasmissione quindicinale che mette al centro i temi cruciali del mondo del lavoro, siamo tornati a occuparci di quanto accade nel mondo dell’editoria, con diversi contributi e un focus sullo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Dagli inferi di Manchester agli inferi della banlieue

Un estratto da Cronache marsigliesi. Scorci di guerra civile in Francia di Emilio Quadrelli (MachinaLibro, 2025)

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Non chiamateli incidenti, sono omicidi sul lavoro!

Si chiamava Francesco Stella, 38 anni, il primo morto sul lavoro in Italia nel 2025, precisamente il 3 gennaio. da Addùnati L’operaio, impiegato in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme, è caduto da un’impalcatura alta sei metri sbattendo la testa. Francesco, suo malgrado, apre la lista di un nuovo anno che purtroppo non […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]