InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sentimento pentimento

Oggi il min. dell’interno Marco Minniti ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica in cui giustifica il suo operato in materia di sicurezza. Dirigente pcista negli anni ’80, poi sottosegretario alla presidenza del consiglio durante i due mandati di Massimo D’Alema, fondatore assieme a Cossiga della del think tank d’intelligence ICSA, Marco Minniti è da anni referente politico di larghe fette di polizia e forze armate, in particolare all’interno dell’arma dei carabinieri. Al di là dell’aria di supereroe che vorrebbe darsi o di genio del male che alcuni attivisti vorrebbero attribuirgli, non c’è mantello nel guardaroba di Minniti, il ministro è l’ennesimo grigio funzionario stalinista con la passione dell’ordine. Perché fermarsi allora su un pensiero in fondo banale? Semplicemente perché rappresenta ormai senza complesso quel ribaltamento della visione del mondo, ormai caratteristica delle “sinistre”, tra fatti e percezioni, cultura e pregiudizi, ordine e sicurezza sociale come dimostrato dall’accoglienza entusiasta che gli è riservata un po su tutti i giornali. Queste le parole del ministro a Repubblica “Io non posso combattere la paura biasimando chi ha paura. Io devo aiutarlo a liberarsi dalla paura. La sicurezza è un sentire. E la cosa più impegnativa, dunque, è il sentirsi, che è qualcosa di vicino al sentimento. La sicurezza è un problema che colpisce i deboli. Perché i ricchi la sicurezza se la comprano. È di destra stare con i più deboli?” Colpisce innanzitutto la cristallina concezione di sicurezza del ministro. C’era un tempo in cui a sinistra si pensava che la sicurezza fosse la sicurezza sociale, che la criminalità non fosse causata da un’innata indole malvagia del criminale, insomma che se gli scippatori sono sempre figli di proletari e mai d’imprenditori non era un caso statistico, che l’unica maniera per combattere la piccola criminalità era quello di eliminarne le cause sociali altrimenti non si faceva che reprimerla. Era il pensiero, attenzione, non della rottura o dell’alternativa ma dello Stato organico, progressista e capace di governare la società in maniera inclusiva ed efficiente. Il pensiero di sinistra, appunto, di cui non sembra proprio esserci traccia nelle parole del ministro in cui si identifica senza fronzoli la sicurezza con la mancanza di crimini. Anzi, a ben vedere di crimini percepiti. Qui c’è infatti il secondo ribaltamento concentrato nelle parole del ministro, quello tra realtà e fantasia. Il che non sarebbe di per sé un problema. Quante volte il sensibile è un’arma potente per capire i propri problemi comuni al di là delle evidenze statistiche. Ci sono però sentimenti e sentimenti, e la cosa buona è che uno scaccia l’altro. Si sente infatti spesso, ad esempio, che i politici sono tutti ladri e meriterebbero di essere addirittura fucilati. Brutto sentimento. Meglio allora una fantasia eterodiretta, intrattenuta dalla televisione e da politici come il min. Minniti, che porta istintivamente ad odiare il diverso e lo straccione. C’era un tempo in cui la sinistra ragionava proprio sulla necessità di denunciare la presenza di un sistema razzista e classista che portava naturalmente ad odiare il povero e il diverso. Ossia i più deboli. Ma questa è ormai acqua passata. Qui si concretizza infatti l’ultimo ribaltamento operato da Minniti. Ciò che il ministro fa finta di non vedere è che lui non sta “con i più deboli” perché la sicurezza che spaccia è ciò che i deboli li uccide, come successo pochi giorni fa a Maguette, l’ambulante senegalese morto durante una retata per il decoro. Quando parla di deboli, Minniti pensa a chi a casa da difendere, la pelle bianca e la paura dei fantasmi. Non certo a chi deve vendere borse in strada per vivere. La loro insicurezza deve essere la solida e rassicurante base in un mondo che traballa.
Su una cosa però non si può che concordare con Minniti, i ricchi la sicurezza se la comprano. Omette però di dire che lo fanno coi soldi nostri. Quelli che finiscono nelle sue tasche e gli permettono di essere ministro, mettere gli ultimi contro i penultimi e far dormire sonni tranquilli ai primi. E anche a lui. Quando c’è sentimento, in fondo…

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gli Stati Uniti e il «capitalismo fascista»

Siamo dentro a una nuova accumulazione primitiva, a un nuovo ciclo strategico innescato da Trump.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Israele sta perpetrando un olocausto a Gaza. La denazificazione è l’unica soluzione possibile

Il micidiale etno-suprematismo insito nella società israeliana è più radicato di Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich. Deve essere affrontato alla radice.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Restare a galla insieme in un mondo difficile: Bilancio 2024 delle questioni del lavoro in Cina (pt.1)

Traduciamo questo contributo da Chuangcn.  Prefazione a cura di Chuang.  Dal 2020, un gruppo anonimo di netizen si riunisce per redigere una rassegna annuale delle lotte del lavoro (o, nella loro terminologia, “incidenti nel diritto del lavoro”) e delle tendenze sociali ad esse collegate in Cina. L’iniziativa è guidata dall’utente WeChat “Chiapas Eastern Wind TV” […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Contributi

…Sorpresa!

Sono le tre di mattina, il 15 ottobre, quando a Castel D’Azzano, sud di Verona, decine di carabinieri irrompono in una cascina abitata da due fratelli e una sorella.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fogli di via e avvisi orali per aver letto al megafono: la Questura di Brescia contro Extinction Rebellion

La Questura di Brescia notifica cinque fogli di via e avvisi orali ad attiviste di Extinction Rebellion per aver partecipato ad una manifestazione di fronte Intesa Sanpaolo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: accendiamo i riflettori della festa del cinema sulla Palestina, blocchiamo l’ambasciata israeliana

Venerdì 24 novembre alle ore 18 in piazza Verdi a Roma è stato chiamato un corteo da parte di diverse realtà di cui riprendiamo il comunicato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: “fermiamo la macchina di guerra”. Presidio lunedì 20 ottobre alla Malpensa

Lunedi 20 ottobre è prevista la partenza da Malpensa del volo CV06311 con cinque carichi di ali di F-35 diretti allo stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth, USA, per l’assemblaggio e la successiva spedizione verso Israele.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Nuovo DDL nucleare: via libera all’energia dell’atomo in Italia. Alcune considerazioni per prepararsi al contrattacco

Pubblichiamo il primo di una serie di contributi sul tema del nucleare. Questo testo è stato realizzato dal collettivo Ecologia Politica di Torino che prende parte al progetto Confluenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.