InfoAut
Immagine di copertina per il post

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Riceviamo e pubblichiamo…

Torino, 04/07/2025 Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”. Il movimento chiede al Comune di approvare la mozione, in discussione mercoledì 9 luglio, per la rescissione dei rapporti con Israele, come fatto da altri comuni, impegnandosi contro guerra e riarmo e verso la neutralità climatica al 2030. “Emissioni zero significa guerra zero”. 

Nuova azione di protesta di Extinction Rebellion a Torino: sono arrivati pedalando di fronte al Comune di Torino e, lasciate le biciclette a terra davanti all’androne, si sono arrampicati sulle due statue ai lati dell’ingresso, vestendole simbolicamente con dei gilet della Palestina, ed appendendo un grande striscione tra le due colonne con scritto: “Torino 2030: Clima o guerra?”. Un altro striscione, sorretto a terra da alcune persone recita “Basta accordi con stati genocidi”

“Il Comune di Torino si è impegnato ad azzerare le emissioni entro il 2030” afferma Maria di Extinction Rebellion. “Questo impegno, se rispecchia una reale preoccupazione per il peggioramento del clima e gli impatti sulla vita sulla Terra, non può prescindere da una presa di posizione sulle guerre in corso e sul riarmo. Un primo passo è interrompere qualsiasi rapporto istituzionale con Israele, come hanno già fatto Bologna e Bari insieme ad alcune regioni, approvando la mozione in discussione il prossimo mercoledì”. La nuova protesta di Extinction Rebellion arriva a qualche mese da quella alla sede di Leonardo SpA, quando sulla ciminiera di corso Marche scrissero “Life not war”, calandosi da 50 metri di altezza, e dall’occupazione dei centri di produzione della stessa azienda a Roma e Brescia. La manifestazione di oggi vuole sottolineare nuovamente il grande impatto che la corsa al riarmo e le guerre in atto hanno e avranno sulla crisi del clima e degli ecosistemi, e sollecitare l’amministrazione comunale a prendere ufficialmente posizione sul genocidio in corso a Gaza, approvando la mozione in discussione in Consiglio comunale il prossimo mercoledì. Il Comune di Bologna, il Comune di Bari e le Regioni Puglia ed Emilia Romagna e la Toscana, al momento, hanno già interrotto le relazioni istituzionali con Israele, proprio per condannare i bombardamenti dell’esercito israeliano che hanno ucciso e continuano ad uccidere decine di migliaia di civili nella Striscia di Gaza.

“Il nostro è un invito ad essere coraggiosi e prendere atto del legame tra guerra e investimenti nel settore delle armi e agire attraverso atti politici concreti e non simbolici, distaccandosi dalle politiche militari del governo nazionale ed europeo. Emissioni zero significa guerra zero” sottolinea Alessandro, una delle persone appesa sulle colonne. Le cronache raccontano, infatti, come nella stessa settimana in cui al vertice NATO dell’Aja Giorgia Meloni ha impegnato l’Italia a investire il 5% del PIL sulla difesa, la penisola intera stia soffrendo sotto una ondata di calore precoce. La spesa militare globale è a livelli record, con aumenti che non si vedevano dalla Guerra Fredda, e nell’ultimo decennio in Italia è aumentata di circa il 30%, sebbene il settore militare sia responsabile del 5% delle emissioni climalteranti, come evidenziato in un rapporto pubblicato in aprile. Contemporaneamente, gli impegni e gli investimenti degli scorsi anni sulla decarbonizzazione vengono abbandonati: l’Unione Europea ha appena approvato il nuovo target di riduzione della CO2 introducendo meccanismi di contabilità delle emissioni che, secondo gli scienziati, renderebbero tale impegno inefficace e un compromesso politico al ribasso. Una contraddizione che preoccupa in questo caldissimo inizio d’estate: lo scorso fine settimana, per la prima volta da quando i dati vengono registrati, lo zero termico ha superato già in giugno i 5mila metri, ben oltre la cima del Monte Bianco, con la fusione di ghiacciai e nevai su tutto l’arco alpino. Il termometro ha segnato temperature prossime ai 40°C in moltissime città, con preoccupanti ripercussioni per la salute delle persone più fragili, primi fra tutti anziani e bambini piccoli. E in Piemonte il rio Frejus, a Bardonecchia, ha di nuovo inondato il paese con una valanga di acqua e fango, uccidendo una persona e costringendo i vigili del fuoco a numerosi interventi. 

“Mentre le condizioni climatiche del pianeta peggiorano davanti ai nostri occhi e facciamo i conti ogni settimana con un nuovo evento climatico estremo, siamo di fronte a una scelta” conclude Alessandro “investire in armi e distruzione o opporci attivamente a questa follia e proteggere il pianeta e la vita che lo abita”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Show Israel the red card! Corteo nazionale a Udine

Domani, 14 ottobre, alle 20:45, si giocherà a Udine Italia–Israele, match di qualificazione ai Mondiali 2026. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attivisti della Flotilla rinchiusi nella prigione di Ketziot

Israele trasferisce i volontari sequestrati della Freedom Flotilla alla prigione di Ketziot: cresce l’indignazione internazionale

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Il lavoratore inesistente

La retorica della destra sul movimento “Blocchiamo tutto” ci racconta meglio di ogni saggio la visione dominante sul ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici nella società: farsi sfruttare, consumare e stare muti.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Revolutionary block e The Hague for Palestine: esperienze di lotta al fianco della resistenza palestinese in Olanda

Il 5 ottobre 300.000 persone sono scese in piazza ad Amsterdam alle parole d’ordine di “fermare il genocidio”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ ufficiale il “cessate il fuoco” a Gaza

Il governo israeliano ha ratificato a tarda notte la prima parte del piano Trump con la dura opposizione dei ministri dell’ultra-destra Ben Gvir e Smotrich.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Un milione di corpi in movimento, di bandiere, striscioni, messaggi a pennarello su pezzi di cartone”

Pubblichiamo di seguito il contributo di Nicoletta Dosio in merito al corteo nazionale per la Palestina dello scorso sabato a Roma. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini con armi anticarro: orrore a Palermo al villaggio dell’Esercito

Bambini con armi in mano più grandi di loro, giri sui carri armati, mentre nel maxischermo vengono proiettate immagini di soldati in azione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aggiornamento Adalah riguardo ai membri della Flottiglia detenuti illegalmente da Israele

Numerosi partecipanti della flottiglia hanno denunciato maltrattamenti fisici, umiliazioni e trattamenti disumani durante e dopo l’intercettazione