InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cremona, migranti in corteo spontaneo bloccano arteria cittadina!

Questa mattina almeno 40 migranti, ospiti della casa dell’accoglienza, si sono mossi in corteo spontaneo con cartelli di protesta bloccando il traffico lungo tutta via Trento e Trieste (una delle principali arterie della città) fino a Porta Venezia.

La rabbia legittima dei migranti è dovuta principalmente alla lentezza del rilascio dei documenti necessari a lasciare Cremona e l’Italia: alcuni di loro alloggiano da ben due anni nella casa dell’accoglienza senza aver ancora ricevuto i documenti per l’espatrio o il permesso di soggiorno.

Come se ciò non bastasse, molti, al termine del lentissimo e macchinoso iter burocratico, vedono respinte le proprie domande. Emblematico un cartello che recitava: ‘non vogliamo pasta e riso, vogliamo documenti. Troppa merda caritas!’.

Cartello che da un lato denuncia il sitema dell’accoglienza come macchina da soldi e di profitto per alcune associazioni e organizzazioni “caritatevoli”, dall’altro rompe con la narrazione razzista che vorrebbe i migranti come fannulloni che ci rubano 35 euro al giorno.

Chi è sceso per le strade di Cremona non chiedeva la carità, ma il riconoscimento di diritti senza i quali non è possibile né lavorare, né muoversi dalla città per andare verso le mete prefissate.La tensione è salita quando è parso che gli uomini della digos volessero compiere un arresto e hanno spintonato i manifestanti per impedire il blocco del traffico che ha creato lunghe code in città.

Nel video potete vedere il tentativo della digos di fermare un migrante; fermo impedito dalla pronta risposta degli altri ragazzi che l’hanno strappato dalle mani degli ufficiali di polizia. Al minuto 01.21 potete vedere Don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas di Cremona, che strappa un cartello ad un manifestante.


Le peggiori macchiette della politica cittadina hanno già condannato l’iniziativa dei manifestanti, urlando allo scandalo. Per costoro è inaccettabile che dei migranti senza documenti si siano permessi di manifestare la propria rabbia verso una burocrazia faraginosa e contro un sistema dell’accoglienza che è una scusa per macinare profitti.

Per rompere e incrinare questi discorsi bisogna ribadire con forza che non esiste alcuna distinzione tra profughi di guerra e immigrati “economici”: chiunque decida di partire, spinto qui dalla fame, da guerre imperialiste e inter-imperialiste, dal sottosviluppo,dalla miseria, da regimi dittatoriali che sono stati insediati dalle “democrazie” occidentali affinché ne garantissero gli interessi di sfruttamento è vittima delle politiche neocoloniali e di rapina dei paesi ricchi. Italia in testa in intesa con i suoi partner internazionali: la NATO e l’Unione Europea!

Lottare oggi per la libertà di movimento e contro le politiche securitarie europee vuol dire impegnarsi attivamente anche contro lo sfruttamento neo-coloniale e le guerre imperialiste che obbligano migliaia di persone a partire dalle proprie terre natie.La libertà di movimento sarà veramente tale, pienamente realizzata, solo quando migliaia di persone non saranno obbligate dal bisogno a lasciare parenti e comunità di origine.

La Cremona degna e solidale esprime solidarietà e complicità incondizionate con i migranti in lotta!

Non lasciamoli soli, lottiamo con loro contro questo sistema di sfruttamento!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

antirazzismocremonamigrantino borders

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: in piazza a Roma e a Palermo con la parola d’ordine “disarmiamo il patriarcato”

Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Verso il 25 novembre: contro i femminicidi e la violenza di genere

L’osservatorio nazionale femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una Di Meno porta avanti dal 2019 un progetto che vuole combattere la violenza di genere

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

NUDM: è morta un’altra studente, non ne possiamo più

Sabato 23 novembre saremo a Roma anche perché desideriamo e pretendiamo una scuola diversa. da NUDM Torino E’ morta un’altra studente, non ne possiamo più. Aurora aveva 13 anni quando, il 25 ottobre, è stata uccisa dal fidanzato di 15 anni, che non accettava la fine della loro relazione.Lo stesso giorno, Sara è stata uccisa […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per Anàs, morto in mare e per tutte le altre vittime dei confini

Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto libero, sicuro e gratuito!

Sabato 28 settembre, in occasione della giornata internazionale per l’aborto sicuro, in Piemonte in tant3 ci mobiliteremo su tutto il territorio contro le politiche regionali che da anni sposano obiettivi antiabortisti, retrogradi e lesivi della libertà di scelta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Pride critico, Pride comodo

Dov’è stato lasciato il “prendere e fare” a favore del “chiedere e aspettare”? Gli oppressi hanno iniziato un ciclo politico in cui si costituiscono come vittima senza agency che cerca di essere protetta. Il presente testo è la traduzione di un articolo di Charlie Moya Gómez pubblicato in castigliano su Zona de Estrategia il 27/06/2024. […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – in dialogo con Fatima Ouassak

Fatima Ouassak è una politologa e militante ecologista, femminista e antirazzista. Il suo ultimo libro Per un’ecologia pirata (tradotto in italiano da Valeria Gennari per Tamu edizioni (2024)) propone un’alternativa all’ecologia bianca, borghese e a cui manca un approccio intersezionale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

RBO al Festival Alta Felicità – In dialogo con Louisa Yousfi

Il termine “Barbari” viene utilizzato da Louisa Yousfi nel suo libro “Rester barbares” allo scopo di mettere in luce una trappola: da una parte il paradigma del razzismo proclamato, quello dell’estrema destra che definisce barbari i soggetti razzializzati e dall’altro lato il razzismo integrazionista, quello per cui occorre essere dei “buoni selvaggi”educati per essere all’altezza dei bianchi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Governo Meloni: tra propaganda e decreti

La decisione del governo italiano di collaborare con l’Albania per la gestione dei migranti si inserisce in un processo di esternalizzazione delle frontiere, oltre che di chiusura delle frontiere, che da decenni va avanti concorrendo a una vera e propria guerra contro i migranti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

‘Geronimo’ Bini: la sua lotta per un mondo (e una Cremona) migliori

Riceviamo e pubblichiamo volentieri… La storia la scrivono i vincitori.  Ma la storia la fanno anche i perdenti. Poi ci sono gli indolenti che non sono né vincitori, né perdenti.  Poi c’è il revisionismo che mischia le carte. Rende i vincenti un po’ meno vincenti e i perdenti un po’ meno perdenti e quasi sempre […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tempo delle elezioni e tempo della rivolta.

Alla luce di alcuni momenti di mobilitazione degli ultimi giorni a cui abbiamo avuto occasione di partecipare, raccogliendo testimonianze e punti di vista, proviamo a tratteggiare qualche considerazione sull’attuale situazione in Francia.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Appunti su sfruttamento, razzismo e lotte in corso.

Senza contratto, un macchinario gli stacca il braccio e il padrone lo abbandona sul ciglio della strada con la sua mano a fianco appoggiata su una cassetta. La moglie che urlando chiede soccorsi. Si conclude così la vita di un giovane operaio indiano, tra le strade della provincia di Latina, i campi sterminati fino alla fine dell’orizzonte. 

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Mantenere il sangue freddo, rimanere strategici, definire gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, acquisire forza, puntare al 2027.

Abbiamo tradotto questo contributo di Houria Bouteldja apparso su QG Décolonial per continuare ad approfondire quanto sta accadendo in Francia in merito alla costituzione di un nuovo Fronte Popolare per le prossime elezioni.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dalla colonia, alla fabbrica, ai quartieri popolari: l’antirazzismo politico in Francia. Intervista a Said Bouamama

Abbiamo realizzato questa intervista a Said Bouamama ad aprile 2024 durante il Festival Altri Mondi – Altri Modi tenutosi al centro sociale Askatasuna a Torino, quando il movimento per la Palestina, perlomeno a Torino, era in una fase diversa, potremmo dire agli albori, da quella che sta attraversando in questi mesi.