InfoAut
Immagine di copertina per il post

Vicenza: repressione economica sul movimento No Tav, 40mila euro di multa agli attivisti

Fioccano sanzioni sugli attivisti No TAV che l’8 luglio scorso avevano bloccato il traffico a Ponte Alto, a Vicenza, per manifestare contro la realizzazione dell’Alta Velocità in città.

di Valeria Casolaro

Nei giorni scorsi la Questura ha iniziato a far recapitare i primi verbali ai dimostranti, riconosciuti dai filmati girati dalla polizia. La somma da versare per aver bloccato il traffico, nel quadro di una manifestazione non autorizzata, è di 1.300 euro, per un totale che, al momento, ha toccato i 40 mila euro. Per protestare contro le sanzioni, i No TAV di Vicenza hanno deciso di manifestare nuovamente giovedì sera, in piazza delle Poste. A supportarli ci sarà anche la Cgil.

A Vicenza, il Progetto Av/Ac Verona-Padova 2° lotto “Attraversamento di Vicenza” prevede il raddoppio dei binari sulla linea Milano-Venezia, inclusi quelli che transitano all’interno della città. A questo fine numerose abitazioni dovranno essere demolite, specie nei quartieri di San Lazzaro, San Felice e Ferrovieri, tra i più popolosi di Vicenza. Nel complesso, la superficie coinvolta dovrebbe essere di oltre 62 km quadrati di superficie, con decine di famiglie che saranno costrette ad abbandonare le proprie case, seppur dietro indennizzo. Gli interventi, inoltre, andranno a modificare l’intera viabilità cittadina nella parte ovest della città, per un tratto di 6,2 km che giunge fino alla stazione del centro storico. Il costo ammonta a poco meno di due miliardi di euro. I contrari alla realizzazione dell’opera, dunque, hanno protestato sia per i danni ambientali che saranno conseguenza dell’opera, ma anche per la ripercussione sui cittadini, la cui opinione non è stata richiesta dall’amministrazione.

Come molte altre opere realizzate in questi anni nonostante il parere contrario della cittadinanza (si pensi al rigassificatore di Piombino), per giustificare la costruzione di questo tratto di Alta Velocità il governo ne ha sottolineato l’utilità in ragione di un preciso contesto di emergenza, ovvero la crisi pandemica. “Non sfugge l’importanza dell’opera […] in questo particolare momento legato all’emergenza sanitaria. Ne beneficerà la mobilità del territorio, con significative riduzioni dei tempi di percorrenza e contestuale alleggerimento della rete ordinaria, e rappresenterà un volano indispensabile per lo sviluppo delle infrastrutture e il rilancio dell’economia” ha sottolineato il ministero dell’Interno nell’annunciare l’inizio dei lavori, ad agosto 2020.

In questo contesto si inserisce la protesta dello scorso 8 luglio, che era stata sgomberata dalle forze dell’ordine grazie al ripetuto utilizzo di idranti. In riferimento alle sanzioni imposte, gli attivisti hanno dichiarato che si tratta di «Una cifra impressionante, che ha il chiaro obiettivo di spaventare chi scende in piazza per esprimere la propria contrarietà a un’opera i cui danni saranno molto più impattanti di un blocco temporaneo del traffico. È inaccettabile che chi manifesta per la tutela dell’ambiente e della salute venga multato con sanzioni di questo tipo». In risposta, dunque, è stato organizzato un presidio in piazza delle Poste, a Vicenza, per il prossimo 21 settembre. Per il momento, all’iniziativa aderiscono ADL Cobas, USB, ASC, Legambiente, Polisportiva Independiente, Fornaci Rosse, Coordinamento Studentesco Vicenza e Welcome Refugees Vicenza.

da l’Indipendente

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

multenotavrepressione economicavicenza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: attivisti di Extinction Rebellion perquisiti in casa. Avevano attaccato dei volantini alla RAI.

Ieri, alle 7 del mattino, due attivisti di Extinction Rebellion sono stati perquisiti nelle loro abitazioni da diversi agenti di polizia. Perquisizioni corporali, sequestro di cellulari e pc, e la notifica della denuncia per imbrattamento: tutto questo per aver incollato alcuni mesi fa, con acqua e farina, alcuni volantini alla sede di RAI Pubblicità SpA.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il rigassificatore di Vado Ligure e il compito della scuola secondo Toti

In Liguria, e più precisamente a Vado Ligure, è in corso un interessante caso di democrazia dal basso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Lotte ambientali: contestato a Vado Ligure il governatore Giovanni Toti. A Pavia FFF si incatena davanti a raffineria ENI

Dura contestazione a Savona nei confronti di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e commissario straordinario per il rigassificatore di Vado Ligure.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Concluso il Venice Climate Camp: sguardo verso le Olimpiadi Invernali Milano – Cortina 2026

Si è concluso il Climate Venice Camp, con l’assemblea pubblica di ieri mattina centrata anche sulle prossime Olimpiadi 2026 a Milano – Cortina.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina. Feriti ed arresti in un nuovo conflitto sulla terra a Santiago del Estero

La scorsa settimana la tensione si è accesa tra continue minacce e movimenti di estranei armati. Dietro c’è l’interesse di una società tedesca che emette “obbligazioni verdi”. Il governo provinciale ha inviato la polizia per evitare ulteriori incidenti, ma gli agricoltori sostengono che la situazione è “molto pericolosa”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’Aia: blocco autostradale contro l’energia fossile

A L’Aia, nei Paesi Bassi, 10.000 persone si sono riunite per bloccare un’autostrada che conduce alla città.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vado Ligure: in 16mila a protestare contro il rigassificatore

Migliaia di persone si sono radunate sulle spiagge tra Albissola e Spotorno per dire no all’arrivo della Golar Tundra che nel 2026 dovrebbe essere trasferita da Piombino a 4 km dalla costa di Vado e a 2,9 da quella di Savona, per 17 anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Turismo, patrimonializzazione e lotte ambientali nel Mediterraneo

Cosa ci racconta la bellezza di un luogo? Come proteggere e conservare il patrimonio naturale, culturale e storico di una delle aree più intensamente toccate dal turismo?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Influenza nucleare indebita: è lobbismo o corruzione?

Bill Gates sta ricevendo un’elemosina dal governo degli Stati Uniti (cioè dai contribuenti americani) per il suo sogno nucleare, nonostante sia un miliardario.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ennesimo PM anti-No Tav nei guai per un favore ad un potente

Che sorpresa, ancora una volta un magistrato che si occupa di No Tav e lotte sociali in Val Susa e a Torino è finito nei guai per aver aiutato un potente a farla franca. Questa volta si tratta di Enzo Bucarelli, pm che negli ultimi anni ha sostituito insieme ad altri lo storico pool nella repressione di chi lotta contro la devastazione in Val Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamatelo maltempo

Nelle ultime settimane l’Alta Valle di Susa è stata scenario di diversi eventi di dissesto idrogeologico causati dalle abbondanti piogge che in breve tempo sono cadute su terreni secchi e aridi provocando esondazioni e grosse frane.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: in migliaia in marcia verso i cantieri della devastazione

Il Movimento No Tav c’è ed è forte, e la passeggiata ai fortini della devastazione di oggi lo ha dimostrato.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

21-23 Luglio: Campeggio di Lotta in Valsusa

E’ uscito negli scorsi giorni il programma del Campeggio di Lotta 2023 in Valsusa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Tentativo di CENSURA contro il Festival Alta Felicità

Abbiamo appreso qualche giorno fa sui giornali la notizia di un’indagine, partita un anno fa a seguito dell’edizione del Festival Alta Felicità 22, che ha portato sul banco degli imputati il sindaco di Venaus, Avernino Di Croce, No Tav di lunga data, indagato con l’accusa di abuso e omissione di atti d’ufficio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: No Tav occupano il Ponte Alto, la polizia sgombera con l’idrante

A Vicenza sabato scorso, 8 luglio, 150 attiviste e attivisti No Tav, insieme a Fridays for Future Vicenza e Centri Sociali del Nord-Est, hanno bloccato per oltre due ore il Ponte Alto, una delle principali arterie del traffico della città veneta.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Virano: un uomo astuto e spregiudicato

La morte di Virano toglie dalla scena il più grande tessitore di intrighi della Torino Lione, quello che più di ogni altro ha saputo utilizzare le menzogne come strumento.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Trento: occupato il cantiere della circonvallazione esterna

Nella mattinata di ieri, 23 giugno 2023, un gruppo di attivisti del movimento No Tav di Trento ha occupato il cantiere della circonvallazione esterna di Trento, salendo su un camion e bloccando i lavori in corso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Maurienne: oltre 5000 persone alla mobilitazione internazionale contro il Tav Torino-Lione

Comunicato congiunto del coordinamento degli oppositori al TAV Lione-Torino: oltre 5.000 persone alla mobilitazione internazionale contro il TAV Torino-Lione nonostante i divieti e le violenze della polizia