InfoAut
Immagine di copertina per il post

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo.

Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da più di 30 anni muovono la protesta contro la mala opera, è inevitabile proiettare lo sguardo verso un futuro costruito su una ferma opposizione alla devastazione della nostra valle.

Essere No Tav, lo sappiamo, significa anche e soprattutto, battersi contro un sistema di sviluppo marcio e avvelenato: la crisi climatica galoppante, anno dopo anno e pezzo dopo pezzo, sta distruggendo il nostro Pianeta ad ogni latitudine e i governi dei territori perpetrano una gestione criminale della ”emergenza climatica”. Temperature eccezionali, siccità, perdita della biodiversità, scioglimento dei ghiacci, alluvioni, dissesto idrogeologico, consumo di suolo, cementificazione e inquinamento non sono “emergenze” ma la norma e lo saranno sempre di più se, invece di investire in politiche serie di manutenzione e cura del territorio, si continuerà a parlare di transizione ecologica utile solo a gonfiare il portafoglio di chi a ha cuore esclusivamente il profitto.
Ce lo sbattono in faccia Valencia e le morti evitabili, l’Emilia-Romagna stretta in una morsa di inettitudine da parte del governo regionale, ce lo raccontano le lotte portate avanti dai comitati in ogni parte d’Italia che si battono per difendere ciò che ci rimane: il territorio in cui viviamo. Dalle città alle province, dalla difesa degli spazi verdi all’opposizione per le grandi opere inutili, (come dighe, inceneritori, cave, discariche di amianto, depositi di scorie nucleari), dalla terraferma alle isole, dove l’attivazione contro la speculazione energetica da rinnovabili punta il dito contro speculatori e approfittatori, è chiaro che l’obiettivo è comune.

La voracità di questo sistema, in Valsusa, assume le sembianze di ettari ed ettari di territorio ingurgitati e devastati da colate di cemento, mezzi da cantiere, camion che quotidianamente attraversano la valle portando con sé polveri dannose per la salute di tutti e tutte, chilometri di jersey e filo spinato e ruspe divoratrici di prati e boschi.
Dopo San Didero, Chiomonte e Salbertand l’autunno ha visto lo sgombero e l’esproprio illegale del terreno sul quale sorgeva il presidio di San Giuliano. La piana di Susa, se i lavori andranno avanti, in un futuro non troppo lontano sarà destinata ad anni e anni di cantieri che ne modificheranno per sempre la conformazione creando non pochi disagi ai segusini e a tutta la nostra valle. Inoltre, per permettere il passaggio di questo inutile treno, tre abitazioni verranno abbattute.

Guerre e repressione della libertà di espressione del dissenso sono le armi che il potere mette in campo per sopire le spinte di liberazione, ma, la resistenza dei popoli come in Palestina ci insegna che, contro i governi e i loro apparati ci siamo noi. Noi con i nostri corpi, i nostri NO e la nostra capacità di salvaguardare i nostri territori, la possibilità stessa di continuare a lottare!

Invitiamo tutte e tutti a partecipare alla grande manifestazione popolare che si terrà domenica 8 dicembre da Susa a San Giuliano insieme alle amministrazioni valsusine e di prendere parte alle altre iniziative che verranno organizzate nei giorni precedenti lungo tutta la valle.

Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle, marciamo di nuovo tutt* insieme!

Avanti No Tav!

Buon 8 dicembre!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

8dicembreCRISI CLIMATICAnotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nessun bacino a Saint-Sauvan, uno sguardo sulla marcia popolare e contadina

Sabato 16 novembre 2024, nonostante il freddo e i blocchi stradali della gendarmeria, quasi 1.000 persone hanno manifestato a Saint Sauvant contro i mega bacini e a favore di un’equa condivisione dell’acqua, in risposta all’appello lanciato dai collettivi Bassines Non merci, A l’eau la Vonne e dalla Confédération Paysanne.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Confluenza 0.1 – Approdo sui territori che combattono la speculazione energetica

INTRODUZIONE “Sardegna: colonia interna” Il progetto Confluenza vi invita a intraprendere un viaggio alla scoperta di uno dei tanti volti del sistema estrattivista: quello della speculazione energetica. Nel Manifesto di Confluenza abbiamo individuato e indagato i vari meandri in cui si articola il cortocircuito che, a mano a mano, divora i territori e le loro […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il cambiamento climatico è una questione di classe/1

Alla fine, il cambiamento climatico ha un impatto su tutti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appesi sulla facciata di Palazzo Madama: protesta di XR alla festa delle forze armate

Due persone si sono appese all’impalcatura di Palazzo Madama durante la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, srotolando uno striscione con scritto “Onorano guerre, distruggono terre”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.