InfoAut
Immagine di copertina per il post

Riders on the storm: “Noi blocchiamo tutta Torino fino a casa dell’Appendino!”

||||

Riprendiamo dalla pagina Deliverance Project questo resconto sulla serata di mobilitazione dei rider che si è svolta ieri a Torino.

Ieri sera RIDER di Glovo, Foodora, Deliveroo, EatInTime e JustEat hanno scelto di sfidare il caldo e il traffico per portare la loro forza e allegria tra le strade della città. Un bellissimo momento di lotta e solidarietà, una forza che si è presa i suoi spazi e i suoi tempi all’interno della città. Una massa imprevedibile in bicicletta capace di neutralizzare la pressione della polizia, smarcandosi costantemente da motociclette, macchine in borghese e vigili in graziella.  

Quella di ieri però non è stata solo una festa itinerante ma un segnale chiaro e deciso per ribadire che non bastano più le belle parole. Politici nazionali e locali in una continua ricerca di consensi promettono di dare battaglia alla precarietà, pubblicizzando decreti e leggi regionali che dovrebbero costringere le aziende ad assumere i lavoratori come dipendenti, ma tutto si risolve in vuoti slogan autopromozionali. 

Basta infatti la velata minaccia di qualche general manager e il proposito di ridare dignità ad una “generazione abbandonata” naufraga. Tutto si risolve in un tavolo di contrattazione, sponsorizzato dal ministro Di Maio, che pende palesemente dalla parte dei padroni 4.0.  Tutti questi loschi magheggi sono fatti come al solito sulle spalle di lavoratrici e lavoratori, invitati come comparse a Palazzo per raccogliere le briciole che rimarranno sul tavolo.  

Per noi invece non c’è niente da contrattare e ieri insieme lo abbiamo urlato e cantato a gran voce senza alcuna distinzione di “casacca”.

La prima tappa è stata casa della sindaca Appendino, in zona San Donato, a cui abbiamo voluto ricordare che le parole del suo compare Di Maio stanno a zero. Soprattutto da parte di un Movimento che sul reddito e le battaglie sociali ha speculato per arrivare dentro i palazzi del potere.

Poi è stata la volta delle piazze della movida e dei ristoranti, soprattutto quelli come Rizzelli – Via cernaia 3 Torino che per tutelare i suoi interessi ha denunciato a Foodora un collega solo perché distribuiva un “pericoloso” volantino con le richieste da avanzare all’azienda. Oppure McDonald’s – Torino Castello che, in accordo con Glovo, sfrutta i fattorini 2.0 per portare la sua immondizia nelle case dei torinesi.

Ma non è finita lì, il caleidoscopico corteo ha rallentato alcuni corsi principali del centro città – soprattutto Corso Vittorio Emanuele II e Corso Massimo D’Azeglio – mandando in tilt il traffico ed innervosendo automobilisti incattiviti e forze dell’ordine, per poi raggiungere la sede di Foodora presso il Talent Garden in Fondazione Agnelli. Qui abbiamo voluto ricordare che un’app non basta per controllarci e renderci inoffensivi, che non abbiamo assolutamente intenzione di limitarci a parlare solo tramite tavoli di confronto, mail e messaggi whatsapp e che siamo pronte e pronti a batterci per ciò che ci spetta. “CONTRATTI SUBITO!” La scritta impressa all’ingresso davanti agli occhi di una Digos ritardataria e impotente.

36405124 1926713897349227 2862247582799757312 n

Siamo reali e siamo in tanti! E ieri lo eravamo ancor di più insieme ai solidali ed a quanti e quante con noi condividono lo stesso sfruttamento, la stessa sfiducia nelle istituzioni e che di certo non hanno intenzione di stare ad aspettare soluzioni di comodo imposte dall’alto.

Per questo motivo al tavolo di contrattazione del 2 luglio da Torino non vogliamo portare il bercio votato al ribasso di qualche rappresentante dei fattorini o presunto tale, ma una posizione netta, chiara e condivisa da quanti e quante hanno avuto ed hanno voglia di lottare per ribaltare realmente rapporti di forza tra lavoratori ed aziende. In questa occasione i e le rider in lotta di Torino non sono disposti a scendere al di sotto delle promesse del Ministro, al massimo a migliorarle e ampliarle. Per fare questo siamo disposti a rispondere colpo su colpo ad ogni provocazione senza scendere a compromessi con chi ha il solo scopo di mantenerci sotto il costante ricatto di contratti intermittenti, senza tutele e con paghe indegne.

Della carta dei diritti promossa appena ieri dal manager di Foodora Gianluca Cocco – sulla scia delle iniziative bolognesi – siccome siamo delle persone educate evitiamo di dire cosa ce ne facciamo… Non è nemmeno degna di essere chiamata contentino e non tocca in nessun modo i problemi reali già esposti dai lavoratori e lavoratrici in lotta.

L’estate è lunga e non tutti i rider possono permettersi una vacanza: “Non si sa mai, Torino ha mille sorprese!”

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

RIDERS

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Algoritmi spia

Servizio di consegna cibo Glovo: tracciamento della posizione privata dei corrieri e altre violazioni

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero dei rider di Deliveroo a Pisa

Nella serata di sabato 8 aprile a Pisa, davanti alla stazione centrale, un numero non inferiore a 35 rider di Deliveroo ( quasi il 90 %) ha proclamato uno sciopero spontaneo per protestare contro il continuo abbassamento delle tariffe legate alle tratte.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Processo Riders vs. Glovo: decisione rinviata

Il tribunale avrebbe dovuto decidere se il lavoro svolto dai riders va riconosciuto come subordinato e se l’algoritmo risulta discriminatorio nei confronti di chi sciopera. Ma la decisione è stata rinviata a data da destinarsi da parte del giudice.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Firenze: ancora un rider morto sul lavoro, è ora di dire basta

Sebastian Galassi, 26 anni, è morto a Firenze alle 21.30 del primo ottobre 2022 nel corso del tragitto di lavoro, una strage continua che come dice Vito Totire della Rete Nazionale Lavoro Sicuro non è casuale ma determinata dalla “diffusione di attività lavorative ad altissimo tasso di costrittività che assomigliano più allo schiavismo che ai […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Riders Just Eat in sciopero: basta salari da fame e sfruttamento

Riprendiamo dalla pagina del SI Cobas le riflessioni sullo sciopero interregionale dei riders di Just Eat di sabato… Una prima e importante giornata di sciopero interregionale si è svolta ieri, 22 Gennaio, nelle principali città del Nord Italia. I riders di Just Eat, organizzati con il SI Cobas, hanno deciso di condurre una prima giornata […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

RIDERS: 18 A PROCESSO PER AVER CHIESTO I PROPRI DIRITTI

Alla sbarra per aver chiesto i propri diritti. E’ quello che accadrà a 18 riders, il 12 gennaio a Milano. “Il giorno 13 aprile 2018 abbiamo supportato le rivendicazioni di lavoratori e lavoratrici di Deliveroo, entrando con loro nella sede degli uffici della multinazionale a Milano” “scrivono sulla pagina Facebook “Rider in Lotta” – “Il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerre di Rete – Assange a rischio estradizione

Riprendiamo da Guerre di Rete, la newsletter di Carola Frediani, la puntata di questa settimana, che tratta della possibile estradizione di Assange e di altri interessanti temi… Buona lettura! E poi che ne è di FinFisher. Riconoscimento facciale in Italia. Diritti dei rider.   ASSANGEEstradizione più vicinaJulian Assange, il fondatore di Wikileaks, potrebbe essere estradato […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Misure cautelari per due riders bolognesi in lotta

Condividiamo il comunicato di Riders Union Bologna sulle misure cautelari che sono state comminate a due riders della città emiliana per i fatti del 7 novembre 2020.   Misure cautelari per la manifestazione del 7 novembre 2020: giù le mani da chi lotta per la giustizia sociale! Il 7 Novembre dell’anno scorso, nel pieno della […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il regno di Uber scricchiola

Dieci rider di Torino sono riusciti a far riconoscere dal tribunale del lavoro di Torino la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato alle effettive dipendenze di Uber e ottenere il pagamento delle differenze retributive parametrate al CCNL del terziazio VI livello. Continua invece a Milano il procedimento penale per caporalato a carico dei responsabili […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalle strade di Atene…

Il 15 settembre scorso Efood, una delle principali compagnie di food delivery in Grecia, ha mandato un messaggio ricattatorio ai lavoratori e le lavoratrici in cui veniva imposto il passaggio ad un contratto da collaboratore autonomo (freelancer), pena la perdita del lavoro… una musica già sentita in giro per il mondo ma che in Grecia […]