InfoAut
Immagine di copertina per il post

La Piaggio getta la maschera: mobilità volontaria per 400 lavoratori

Le preoccupazioni dei lavoratori della Piaggio di Pontedera iniziano a diventare realtà e quelle che erano alcune delle voci che giravano da tempo all’interno dello stabilimento pontederese cominciano a prendere copro. Si attende ancora che Roberto Colaninno comunichi finalmente la data dell’incontro rinviato ormai da mesi con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali per chiarire quali siano le sue reali intenzioni rispetto alla fabbrica di Pontedera, e come si voglia nei fatti concretizzare quel processo di riorganizzazione delle attività produttive che lo stesso Colaninno annuncia da tempo.

Intanto, nel corso di un incontro svolto ieri (giovedì 17 febbraio) presso la sede dell’Unione Industriali tra azienda e sindacati, la Piaggio ha comunicato a questi ultimi l’intenzione di aprire una procedura di mobilità su base volontaria per 400 dipendenti: 300 operai e 100 impiegati. Come spiegato dai rappresentanti dei lavoratori, la decisione rientrerebbe nell’operazione di ricambio generazionale inserita nel piano triennale presentato dall’azienda alcuni mesi fa.

L’uscita occupazionale sarebbe “compensata” dalla trasformazione di contratti di lavoratori part-time in full-time e di contratti a tempo determinato in part-time, così com’era stato stabilito nell’accordo sindacale del 6 marzo 2009. In questo caso, però, non è stata comunicata una stima numerica rispetto alla stabilizzazione di giovani lavoratori, ma nei fatti si tratterà di alcune decine.

Quello di ieri è stato l’inizio del confronto tra le parti che proseguirà già nei prossimi giorni con due incontri previsti per il 21 e 23 febbraio.

L’azienda avrebbe giustificato questa scelta che riguarda oltre il 10% della manodopera, spiegando che i lavoratori stimati in esubero corrisponderebbero al numero di dipendenti vicini alla pensione e che avrebbero già manifestato l’intenzione di sfruttare una via preferenziale verso la fine della loro attività lavorativa in Piaggio. A fronte di simili numeri è difficile parlare di compensazione con nuovi ingressi – che infatti non sono stati quantificati – quanto piuttosto di una scelta che va nel senso del ridimensionamento occupazionale.

Dal canto loro, i sindacati hanno evidenziato ai rappresentanti dell’azienda, tra cui non c’era il presidente del Gruppo Roberto Colaninno, la formazione di problemi occupazionali dovuti alla dismissione di alcune lavorazioni interne allo stabilimento di Pontedera. In particolare della produzione di motori da parte del reparto Meccaniche.

Sempre sul fronte Piaggio, ma per quanto riguarda l’indotto, è di ieri la notizia che presso la Tmm di Pontedera (che produce marmitte per la stessa marca pontederese, per Moto Guzzi e Aprilia), dove erano stati annunciati diverse decine di esuberi a causa di un calo delle commesse, è stata siglata un’intesa tra azienda e sindacati per attivare una serie di ammortizzatori sociali che permettano agli operai di percepire stipendi per un anno e nel frattempo cercare strade produttive alternative a quelle praticate fino a questo momento.

Come spiegato dai rappresentanti dei lavoratori, l’intesa prevede contratti di solidarietà per i 100 dipendenti dello stabilimento, mobilità volontaria e prepensionamenti incentivati, i cui numeri sono ancora da definire, e cassa integrazione straordinaria per 5 operai addetti a un reparto dell’impresa che sarà dismesso.

da Pisanotizie.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

licenziamentioperaipiaggio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale: l’opposizione al governo Meloni si fa nelle piazze

Qualcosa oggi è successa. Lo sciopero lanciato da CGIL e UIL ha parzialmente travalicato gli apparati sindacali ed ha aperto uno spazio di partecipazione, ancora politicamente frammentata, nella contrapposizione al governo Meloni. A fronte dell’eterno Aventino delle opposizioni istituzionali parti di società hanno occupato le piazze e questa è una buona notizia. Ci saranno sviluppi […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Stati Uniti: soggetti e strategie di lotta nel mondo del lavoro

L’ultimo mezzo secolo di neoliberismo ha deindustrializzato gli Stati Uniti e polverizzato il movimento operaio.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Addio Pasquale, compagno generoso ed instancabile

Apprendiamo con amarezza che per un malore improvviso è venuto a mancare Pasquale Lojacono.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cremona: la polizia sgombera la Prosus, occupata da 4 mesi dai lavoratori

I lavoratori dell’azienda di macellazione Prosus di Vescovato, alle porte di Cremona, che dal 16 ottobre 2023 occupavano lo stabilimento sono stati sgomberati questa notte.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Prima Classe e sfruttamento di classe

Il commissariamento dell’azienda Alviero Martini Spa di Milano per sfruttamento lavorativo è l’ennesima occasione per riflettere sulle trasformazioni delle filiere del nostro paese e sulle devastanti condizioni di lavoro che stanno dietro il tanto celebrato “Made in Italy”.