
Roma 25 Marzo contro il vertice UE [segui in diretta]
ORE 19: Il corteo è giunto a conclusione. Come avevamo già avuto modo di scrivere e anticipare nei giorni scorsi (qui), la giornata di oggi si è contraddistinta per una gestione paralizzante e soffocante di qualsiasi forma di dissenso reale al vertice europeo. Una città completamente commissariata e militarizzata per stendere il tappeto rosso ai capi di stato dell’UE e al loro teatrino; fin dalla mattina fermi preventivi di manifestanti durati ore, fogli di via, sequestri e controlli pretestuosi: un attacco scandaloso alla libertà di manifestare che è proseguito anche in piazza con le continue provocazioni delle fdo nei confronti del corteo. Il ministro Minniti – e con lui il governo tutto – ha gettato definitivamente la maschera, cercando di rimuovere qualsiasi forma di dissenso e voce fuori dal coro che non fosse riassorbibile in un discorso pubblico normalizzato, appiattito e innocuo. Un tentativo, comunque, che non ha sortito l’effetto sperato e che ci consegna una giornata contraddistinta da una buona partecipazione e dalla presenza di tanti giovani.
Altro che democrazia, l’UE è sbarcata a Roma all’insegna di repressione e limitazioni ai diritti..come al solito del resto!
La giornata è stata contraddistinta da subito dall’atteggiamento provocatorio delle forze dell’ordine nei confronti del corteo. Già dalla mattina la polizia ha bloccato circa 160 persone, fermate su pullman e auto alle porte di Roma e dirottate nella questura di Tor Cervara con motivazioni pretestuose. La polizia ha rilasciato tredici fogli di via per motivi legati agli indumenti dei manifestanti fermati; tutt* sono stati trattenuti per ore con l’obiettivo palese di impedire la partecipazione al corteo (mentre scriviamo si trovano tuttora bloccati a Tor Cervara).
La testimonianza di una ragazza fermata sul pullman proveniente da Torino:
Nonostante queste provocazioni, tante persone in piazza e tanti giovani: un pezzo di questo paese che non crede più alle promesse dei politici e che riconosce nell’Unione Europea un modello di gestione dei territori e delle proprie vite da combattere. Una parte di quei giovani che tutti, a parole, vogliono vedere in piazza per riprendere il loro futuro oggi erano in piazza! La questura di Roma sperava di poter gestire la giornata all’insegna dello spauracchio black bloc, magari cercando di fare leva sulla paura del quartiere di Testaccio attraverso cui si è snodato il corteo. Al contrario, il quartiere ha accolto con curiosità la manifestazione.
Sfumati i piani della polizia, il nervosismo di qualche dirigente della questura ha preso il sopravvento e, mentre i manifestanti si stavano dirigendo verso piazza Bocca della Verità, la polizia ha compiuto un atto di forza provocatorio per dividere il corteo e, dopo aver cercato di sequestrare il camion, impedire a uno spezzone di muoversi.
Le immagini della polizia che circonda il corteo e un intervento dalla piazza per denunciare la gestione folle della giornata di oggi:
Parole dalla piazza sulla surreale situazione provocatoria creata dalla polizia #25MarzoStopUE pic.twitter.com/6DaP3HTllm
— RomaControVerticeUE (@cechidiceNO27) 25 marzo 2017
Mantenendo sangue freddo i manifestanti hanno richiesto di raggiungere la piazza finale del corteo e la polizia è stata costretta ad indietreggiare. Dopo una conferenza stampa a Bocca della Verità, il corteo si è ricomposto con la parte da cui era stato diviso e insieme hanno continuato a muoversi per la città denunciando la provocazione intollerabile respinta oggi e tenendo alta l’attenzione sui compagni e le compagne ancora tenuti reclusi a Tor Cervara.
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Oggi a Roma mentre i capi di Stato dell’UE celebreranno il sessantesimo anniversario della firma dei trattati europei. Questa sfilata dei potenti è la beffarda rappresentazione dell’arroganza e del disprezzo con i quali invaderanno Roma per festeggiare una ricorrenza nefasta e in un contesto nel quale non si vede alcuna prospettiva di miglioramento delle condizioni sociali. Invece nella piazza si esprimerà il dissenso che attraversa il paese, ormai consapevole del ruolo delle istituzioni europee nel modellare, in peggio, le biografie e le esperienze di vita di tutte e tutti (un approfondimento “Verso il 25 marzo e il G7 di Taormina: alla ricerca del bandolo della matassa” e l’evento facebook “Roma 25 Marzo: contro il vertice UE“). Il corteo partirà da Porta San Paolo alle 14 diretto alla Bocca della Verità.
Nei giorni scorsi sono state cancellate le ragioni di questo dissenso dal dibattito sui media e in rete per appiattirlo sul tema dell’ordine pubblico e sugli allarmismi volti a dissuadere dalla partecipazione (vedi anche “Ordine pubblico e movimenti: che partita si gioca intorno alla piazza del 25 marzo?“). Questa mattina diversi pullman di manifestanti sono stati bloccati e perquisiti e sono state segnalate diverse provocazioni da parte della polizia.
Dall’appello che ha convocato la manifestazione:
Siamo in quel “no sociale” che si è espresso nel referendum del 4 dicembre e che resiste alla crisi e lotta contro le politiche sociali ed economiche fatte su misura di chi ci governa.
Siamo tra le giovani generazioni e i precari che lottano per i diritti sociali e una formazione che sia all’altezza di bisogni e desideri.
Siamo lavoratori, operai, disoccupati e gli impoveriti che si battono sui luoghi di lavoro e nelle nostre città rivendicando salario, reddito, diritto all’abitare e una qualità della vita dignitosa e desiderabile.
Siamo tra quelli che superano frontiere e fili spinati affermando con coraggio la libertà di movimento.
Siamo tra coloro che nei territori resistono con forza ai saccheggi, alle devastazioni ambientali, alle speculazioni edilizie e alle grandi infrastrutture.
Il 25 marzo è un’occasione che non possiamo perdere per far sentire la nostra voce.
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