
Dalla Valle al Salento: prosegue la lotta No Tap
Dopo l’assemblea di domenica sera in piazza Sant’Oronzo a Lecce, in cui migliaia di persone hanno sancito la ferma opposizione alla realizzazione del mega gasdotto, proseguono le mobilitazioni del popolo Salentino.
L’appuntamento, ormai come di consueto, era per lunedì al presidio al cantiere dalle 5 del mattino, altro giorno utile in cui potevano presentarsi le forze dell’ordine per tentare il proseguo dei lavori di espianto degli ultimi ulivi. A dar manforte alla resistenza No Tap è arrivata anche la solidarietà del popolo della Val Susa, presentatosi con una delegazione di una trentina di persone ad affiancare la lotta Salentina. Enorme è infatti in queste ore la solidarietà che sta arrivando da ogni parte d’Italia, dall’estremo nord all’estremo sud: università, artisti, cantanti, altre comunità in lotta. Persino fuori Italia la lotta No Tap raccoglie sostegno, raggiungendo Berlino. Questo sicuramente, insieme all’ostinazione di una resistenza che tra presidi, assemblee e barricate cresce di giorno in giorno, tra i motivi principali per i quali le forze dell’ordine non hanno tentato ancora nuove incursioni.
I lavori sono fermi, tutto tace nell’apparenza, ma non gli attivisti che non hanno perso tempo: ieri dopo l’appuntamento all’alba al cantiere gli attivisti si sono spostati per dar vita ad un nuovo corteo popolare composto da centinaia di persone che hanno invaso le strade di Melendugno nonostante la pioggia, affiancato dai No Tav in marcia alla testa insieme loro, a denunciare ancora una volta l’inutile e pericolosissima opera che il governo vuole imporre a tutti i costi. Dura contestazione rivolta alla viceministra allo Sviluppo economico con delega all’energia, Teresa Bellanova. L’onorevole leccese del PD, pochi giorni fa aveva provato a fare la voce grossa, sostenendo che “la partita del Tap si è chiusa a dicembre 2013 con l’accordo trilaterale Italia-Grecia-Albania dove si indica come approdo Melendugno”. I No Tap ricordano però altre parole della Bellanova, già esponente della Cgil, quando nel 2013, prima delle elezioni politiche, considerava invece che “le ragioni dei No Tap sono assolutamente condivisibili” e che “la scelta dell’approdo a San Foca sia assolutamente da rivedere”.
Seguiremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Stasera nel frattempo verrà proiettato presso la sala consiliare di Melendugno il film “Fermarlo è possibile”, opera del Comitato di lotta popolare di Bussoleno che documenta la lotta No Tav.
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