InfoAut
Immagine di copertina per il post

Trump in Cina e Asia: quali prospettive geopolitiche?

Il professor Fiori, nel corso del primo contributo, ha esposto una riflessione relativa agli scenari problematici che potrebbero aprirsi con la politica estera di Trump nei confronti dei paesi dell’Asia di Nord Est. La prima parte dell’intervento si è occupata di alcune questioni di carattere generale; in primo luogo si è accennato agli scenari che potrebbe aprire un eventuale – e quanto mai probabile – abbandono da parte americana della strategia del Pivot to Asia; in seconda battuta è stato commentato il primo incidente diplomatico tra Usa e Repubblica Popolare Cinese da dopo le elezioni, ritenuto un importante segnale dell’assenza di preparazione del neoeletto presidente americano per quanto riguarda i nodi aperti in quest’area.

Il primo approfondimento è stato dedicato alla Corea del Nord. Questo paese, per storia e tradizione radicalmente avverso alle politiche degli Usa, si è dimostrato il meno ostile di tutta l’area alle elezione di Trump, nella speranza che la nuova direzione della Casa Bianca possa adottare nei suoi confronti politiche più miti di quelle che sarebbero state inevitabilmente portate avanti da una leadership targata Clinton. Benché sia un processo tutt’altro che scontato e semplice, nel futuro le politiche dell’amministrazione Trump potrebbero portare ad un parziale disgelo del pluridecennale rapporto di astio tra questi due paesi.

Il secondo approfondimento ha preso in esame le situazioni dei due paesi dell’area storicamente più vicini agli Usa, cioè Giappone e Corea del Sud. La notizia dell’elezione di Trump ha sicuramente rappresentato una doccia fredda per tali stati, nella misura in cui il candidato repubblicano ha più volte parlato nella sua campagna elettorale della possibilità di un parziale disimpegno nell’ambito dei rapporti bilaterali con questi due paesi. Se davvero quanto paventato in campagna elettorale dovesse verificarsi, l’improvviso mutamento di dinamiche di equilibrio storicamente consolidate, a fronte del persistere di problemi di fondo mai risolti e recentemente amplificati dalle leadership particolarmente aggressive di questi due paesi, potrebbe essere estremamente pericoloso per le politiche di sicurezza nell’area, con sullo sfondo una possibile corsa al riarmo.

 

{mp3} http://www.infoaut.org/images/mp3/bologna/audio_fiori_1.mp3{/mp3}

 

Da ultimo si è preso in esame lo scenario più delicato, cioè quello che riguarda il rapporto tra gli Usa e la Repubblica popolare cinese. Come noto, la campagna elettorale di Trump ha dato molto risalto al tema del rapporto tra Usa e Cina. Al netto delle banalità che sono state dette dal candidato repubblicano negli scorsi mesi, dal rapporto tra queste due superpotenze dipende il futuro di tutta l’area e del mondo intero. Sono in gioco fondamentali questioni economiche, politiche e militari; il neoeletto presidente dovrà, prima o poi, fare i conti col fatto che un atteggiamento superficiale della sua amministrazione in questo ambito potrebbe comportare un rafforzamento considerevole della Repubblica Popolare Cinese nell’area, con conseguenze potenzialmente drammatiche per gli interessi statunitensi.

In uno scenario così complesso e in una fase in cui rimangono più dubbi che certezze per quel che riguarda le ambizioni strategiche in ambito geopolitico del nuovo inquilino della Casa Bianca, è sicuramente difficile trarre conclusioni; certo è che, se il buongiorno si vede dal mattino, non si può che constatare come il nuovo mandato presidenziale, per quel che riguarda la prospettiva di una politica di potenza coerente nell’area, è cominciato col piede sbagliato.

 

{mp3} http://www.infoaut.org/images/mp3/bologna/audio_fiori_2.mp3{/mp3}

 

Il secondo intervento, portato dal ricercatore Andrea Passeri, si è concentrato sui possibili scenari futuri nel Sud Est asiatico, con alcune inevitabili precisazioni relative ai principali paesi del Nord Eset. Il punto di vista di questo intervento è semplice ma incisivo: l’elezione di Trump rappresenta la definitiva rottura del Pivot to Asia; i paesi dell’area che hanno avuto vantaggi dal pivot sono molto preoccupati dall’elezione Trump, gli altri ne sono entusiasti. La prima parte dell’intervento si è concentrato sulla situazione del Vietnam; questo paese, tra i principali beneficiari del Pivot, potrebbe trovarsi in grave difficoltà con le politiche di Trump.

In secondo luogo si è osservato come l’abbandono del Pivot potrebbe portare, a seguito della rottura di un consolidato sistema di equilibri, da un lato al rafforzamento significativo nell’area del ruolo della Repubblica Popolare Cinese, dall’altro all’emergere di attori geopolitici intenzionati a colmare il vuoto lasciato dal disimpegno americano; questo ruolo potrebbe essere giocato da potenze medio grandi con intenti revisionistici, su tutti il Giappone guidato da Shinzo Abe. In seguito sono state spese alcune parole sull’Indonesia, altro paese chiave dell’area che, con il suo potenziale economico e la sua popolazione a maggioranza mussulmana, potrebbe mostrare diverse riserve a sedersi al tavolo di un personaggio che, fino a pochi mesi fa, ha fatto della propria islamofobia uno dei suoi principali cavalli di battaglia. Sono poi stati prese brevemente in esame i casi della Birmania, della Malesia e della Thailandia e, infine, delle Filippine di Duterte. 

In conclusione, secondo questo intervento, la dinamica più probabile da attendersi è la seguente: con il fallimento del Pivot e il possibile disimpegno degli Usa dall’area, si potrebbe assistere ad un significativo rafforzamento della Repubblica Popolare Cinese e ad conseguente e quanto mai pericoloso, in termini di sicurezza, rafforzamento di altre medie potenze in chiave anti cinese, quali in particolare il Giappone.

 

{mp3} http://www.infoaut.org/images/mp3/bologna/audio_passeri.mp3{/mp3}

 

Nella parte finale dell’incontro si è aperto al dibattito e alle domande del pubblico. Nello specifico si è discusso di rapporti triangolari Cina-Usa-Russia, legami economico politici Usa-Cina, questioni energetiche e ambientali, possibilità o meno dell’emergere di un nuovo ordine cinese.

 

{mp3} http://www.infoaut.org/images/mp3/bologna/dibattito_fiori-passeri.mp3{/mp3}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Cronaca e riflessioni sulla mobilitazione per la Palestina a Pisa

In questi mesi Pisa, come molte altre città d’Italia, ha visto e continua a vedere un’intensa e articolata mobilitazione per la libertà della Palestina e per lo stop al genocidio. Dallo scorso autunno, sin dall’intensificarsi dell’offensiva israeliana sulla Palestina e la ripresa dei bombardamenti su Gaza dopo il 7 ottobre, giovani e studentǝ della città […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“Lavender”: la macchina dell’Intelligenza Artificiale di Israele che dirige i bombardamenti a Gaza

L’esercito israeliano ha contrassegnato decine di migliaia di gazawi come sospetti per l’assassinio, utilizzando un sistema di puntamento AI con scarsa supervisione umana e una politica permissiva per i danni collaterali, rivelano +972 e Local Call.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

ELEZIONI LOCALI DEL 2024 IN TURCHIA

Riprendiamo dall’osservatorio internazionale per la coesione e l’inclusione sociale questo quadro sulle elezioni a livello locale che si sono tenute in Turchia il 31 marzo 2024. Pur non condividendo l’enfasi sulla rinascita della socialdemocrazia, il testo ha il merito di fornire un panorama chiaro sulla sconfitta subita dall’AKP di Erdogan. La Turchia ha vissuto una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Uscita la legge europea sull’Intelligenza Artificiale: cosa va alle imprese e cosa ai lavoratori

Il 13 marzo 2024 è stato approvato l’Artificial Intelligence Act, la prima norma al mondo che fornisce una base giuridica complessiva sulle attività di produzione, sfruttamento e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La crisi nel centro: la Germania nell’epoca dei torbidi. Intervista a Lorenzo Monfregola

La Germania, perno geopolitico d’Europa, epicentro industriale e capitalistico del continente, sta attraversando senza dubbio un passaggio di crisi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Guerre, decoupling ed elezioni negli USA. Intervista a Raffaele Sciortino

Le prospettive del conflitto sociale saranno sempre più direttamente intrecciate con le vicende geopolitiche mondiali, con l’evoluzione delle istanze che provengono da “fuori” e dunque anche con la tendenza alla guerra scaturente dall’interno delle nostre società

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Per una lettura condivisa sul tema pensionistico

All’innalzamento dell’età pensionabile va aggiunto poi un ulteriore problema: mentre gli  importi pensionistici vengono progressivamente abbassati la convenienza  del pensionamento anticipato diminuisce.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Digitalizzazione o giusta transizione?

Sfinimento delle capacità di riproduzione sociale, economia al collasso e aumento del degrado ecologico: di fronte a queste sfide per il settore agricolo non basta il capitalismo verde

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Agricoltori calabresi in rivolta, un’analisi

Ancora sulle proteste degli agricoltori, pubblichiamo questa interessante analisi sulle mobilitazioni in Calabria apparse originariamente su Addùnati il 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornata di mobilitazione per il clima e a sostegno della Palestina.

Da Nord a Sud Italia questa mattina lo sciopero climatico lanciato da Fridays For Future ha riempito le piazze di giovani e giovanissimi che hanno ribadito le connessioni stringenti tra la devastazione dei territori e le guerre, rappresentando un forte grido in sostegno alla Palestina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Parigi: marcia contro il razzismo e islamofobia vietata dalla prefettura.

Il 21 aprile è prevista una importante marcia contro il razzismo e l’islamofobia, per la tutela dei giovani che nei quartieri popolari sono sistematicamente obiettivo della violenza e del razzismo della polizia e dello Stato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello alla mobilitazione in sostegno alla popolazione di Gaza ed alla resistenza palestinese

Ci appelliamo a tutt3 coloro che vogliono sostenere la resistenza del popolo palestinese per difendere una prospettiva universale di autodeterminazione, uguaglianza, equità e diritti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro: maxi-sequestro a GS (Gruppo Carrefour). Quale futuro attende lavoratori e lavoratrici?

Si arricchisce di ulteriori dettagli il maxisequestro della Procura di Milano (65 milioni di euro) a Gs spa, il gruppo di 1.500 supermercati italiani di proprietà del colosso francese Carrefour.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Sapienza: un racconto della giornata di ieri (17 aprile)

Il 17 aprile in Sapienza è stata una giornata di lotta e smascheramento dei rapporti che l’università coltiva (e non vuole interrompere) con la guerra e Israele.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa vuol dire un’università libera?

In TV e sui giornali si è scatenata la canea mediatica nei confronti degli studenti e delle studentesse universitarie che richiedono la fine degli accordi di ricerca militari o di dual use con le università israeliane.

Immagine di copertina per il post
Culture

Altri Mondi / Altri Modi – Conclusa la seconda edizione. Video e Podcast degli incontri

La seconda edizione del Festival Altri Mondi/Altri Modi si è chiusa. E’ stata un’edizione intensa e ricca di spunti: sei giorni di dibattiti, musica, spettacoli, socialità ed arte all’insegna di un interrogativo comune, come trovare nuove strade per uscire dal sistema di oppressione, guerra e violenza che condiziona quotidianamente le nostre vite?

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gavio e ndrangheta. Le mani dei boss del cemento su TAV ed autostrada

Facciamo il punto su quanto emerso finora dall’indagine Echidna che ha scoperchiato il vaso di pandora dei rapporti tra politica, criminalità organizzata e imprenditori in Piemonte nel segno del cemento.