
Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.
I combattimenti, ancora in corso, sono scoppiati domenica tra alcune milizie druse e fazioni beduine della città di Dar’a. L’attuale esercito governativo siriano, cioè le milizie fedeli all’autoproclamato presidente Al Shaara, è intervenuto… ufficialmente per porre fine alle violenze tra le parti. In realtà – riportano diverse testimonianze – milizie jihadiste inquadrate nell’esercito di Damasco (segnalati anche uomini con patch dell’Isis) si sono unite ai gruppi beduini negli attacchi alla comunità drusa.
Il risultato è l’ennesimo massacro di civili, soprattutto della comunità drusa, tra uccisioni, torture ed esecuzioni sommarie. Ancora una volta Israele interviene in Siria con il pretesto di “difendere i drusi”, dei quali si autoproclama protettore. In realtà, i raid israeliani che vanno avanti da ieri non hanno impedito l’ingresso a Sweida degli uomini di Al Shaara, nè i massacri ai danni della popolazione drusa, tanto che la leadership spirituale dell’Unione locale dei druzi musulmani invita i propri combattenti a continuare la resistenza contro – si legge nel comunicato – “queste gang che si autoproclamano governo e sono venute per cancellare la nostra esistenza”.
Dopo che ieri sera gli Usa avevano chiesto all’alleato israeliano di fermare i raid in Siria, per qualche ora non ci sono stati attacchi. I bombardamenti sono però ripresi oggi pomeriggio, mercoledì 16 luglio 2025, e hanno colpito le vicinanze del Ministero della Difesa, del quartier generale dell’esercito e del Palazzo presidenziale, nel cuore della capitale Damasco. L’Idf, inoltre, starebbe ritirando truppe di terra dal nord di Gaza per spostarle sulle alture del Golan, parte del territorio siriano occupato da Israele.
Intanto, dallo stato di Israele centinaia di civili drusi-israeliani hanno il confine e i blocchi dell’esercito entrando in Siria per raggiungere i drusi siriani. Alcuni dei drusi siriani, però, stanno percorrendo la strada inversa: la polizia israeliana oggi pomeriggio ha disperso centinaia di siriani con i gas lacrimogeni allo stesso confine, vicino alla città drusa di Hader. Tentavano di entrare nello stato di Israele per sfuggire alle violenze.
Il punto della situazione con Michele Giorgio, corrispondente de Il Manifesto da Gerusalemme, direttore di Pagine Esteri e nostro collaboratore. Ascolta o scarica
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