Un grande corteo si è snodato ieri per le strade di Jesi, provincia di Ancona.
Oltre duemila persone hanno partecipato alla manifestazione chiamata dagli operai, e poi promossa dai sindacati confederali insieme all’amministrazione Comunale, per protestare contro l’annuncio della multinazionale statunitense Caterpillar di volere chiudere al più presto lo stabilimento locale lasciando a casa i 270 dipendenti.
Irremovibile finora l’ad Chatain che non ha finora lasciato intravedere spiragli nella trattativa avviata per scongiurare la chiusura della fabbrica nonostante goda di ottima salute non avendo sofferto cali di fatturato o dei volumi di lavoro, malgrado la crisi economica causa pandemia. Le ragioni della chiusura, infatti, sono meramente economiche. L’obiettivo della multinazionale è di risparmiare sui costi di produzione dei pistoni per macchinari.
Per raccontare l’iniziativa e la vertenza, l’intervista con Mario Di Vito corrispondente dalle Marche per Il Manifesto che questa mattina firma proprio un articolo sulla vertenza Ascolta o scarica
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