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Brescia: una giornata di lotta contro gli sfratti!

 

Grazie alla determinata mobilitazione del comitato contro gli sfratti le persone fermate sono state successivamente liberate. In un primo momento il comitato aveva anche costretto l’amministrazione a trattare, facendole lasciare la linea della fermezza xenofoba. Fermezza che si è però ripresentata, e che ha avuto come risposta l’occupazione dell’atrio del comune, conclusasi in mattinata.

Il resoconto con Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti

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In corso l’occupazione dell’atrio del comune di Castrezzato da parte del Comitato contro gli sfratti di Brescia e provincia. L’amministrazione destro leghista si è infatti rimangiata la parola data in precedenza, e intenderebbe smembrare il nucelo famigliare, costringendo la madre e i figli a recarsi in una comunità di Lecco, separandoli in questo modo dal padre. La linea della fermezza ripresa dal comune sta ottenendo come risposta l’occupazione dell’atrio del comune.

La corrispondenza con Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti, che lancia un appello a raggiungere l’atrio occuapto del municipio di Castrezzato

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Fortissima tensione in questa mattinata a Castrezzato, nella Bassa bresciana, in occasione dell’ennesimo sfratto iniquo contro una famiglia di lavoratori. Colluttazioni, provocazioni dei Carabinieri e altre scene incresciose evvenute in via Carducci, 2 a Castrezzato. A Castrezzato era in programma lo sfratto iniquo di una famiglia di origine marocchina con cittadinanza italiana, composta dai genitori e 4 figli (dai 5 ai 16 anni). Sette persone tra cui il padre sono state ammanettate sotto gli occhi dei bambini; la moglie si è barricata in camera e una delle bambine si è sentita male. All’arrivo dell’ambulanza il personale sanitario ha deciso di portarla al pronto soccorso perchè la piccola era visibilmente sotto choc: non riusciva a parlare ed era scossa da insistente tremore.

Il riepilogo della mattinata e gli ultimi aggiornamenti nella corrispondenza con Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti e della nostra redazione

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Questa mattina, venerdi’ 25 febbraio a Castrezzato, era in programma lo sfratto iniquo di una famiglia di origine marocchina con cittadinanza italiana, composta dai genitori e 4 figli (dai 5 ai 16 anni). Il padre ha perso il lavoro causa crisi. L’Amministrazione comunale  ha rifiutato qualsiasi proposta per trovare una sistemazione alternativa e intende mandare i 4 figli in diverse comunita’ protette, separandoli tra loro e dai genitori. E’ il primo Comune (a guida Lega – Pdl) che vuole adottare una soluzione cosi’ punitiva e disumana che peraltro costera’ tantissimo (migliaia di euro al mese). Una soluzione  molto piu’ dispendiosa per le casse comunali  rispetto ad altre,  proposte dal Comitato contro gli sfratti e dall’Associazione Diritti per Tutti. La giunta di Castrezzato non esita a sperperare denaro pubblico per mantenere un atteggiamento di ottusa rigidita’ xenofoba. Il Comitato provinciale contro gli sfratti e l’Associazione Diritti per Tutti hanno indetto un presidio antisfratto.

Sentiamo l’intervento di Umberto dell’Associazione Diritti per Tutti
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Ci racconta i primi momenti della mattina una compagna del Comitato Antisfratti

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