InfoAut
Immagine di copertina per il post

TAV aumentano i costi: 624 milioni in più del previsto per il mega-tunnel Torino-Lione

||||

Ieri si è tenuto in pompa magna la conferenza intergovernativa per il TAV a Torino che ha sancito il ritorno del capoluogo sabaudo nell’osservatorio pro-tav in cui si discute di come meglio devastare la Val di Susa.

La prima notizia che viene fuori dall’incontro è che i costi per la realizzazione del mega-tunnel stanno aumentando e non di poco. Si parla infatti di 624 milioni in più rispetto al costo stimato per l’opera. Davanti a uno scenario come questo, a dir poco vergognoso, si fa largo l’indicazione dell’anno 2031 come l’anno in cui vedremmo scorrazzare senza sosta treni tra Italia e Francia. L’obiettivo, un po’ sopra le righe, è stato indicato da Paolo Foietta, presidente della delegazione italiana della cig. Infatti, in ballo ci sono i finanziamenti per il 50% dei lavori che dovrebbero giungere dall’Europa ma ad una condizione, ossia scongiurare le perplessità che riguardano l’effettiva possibilità che le tratte di accesso al tunnel saranno realisticamente pronte per quel momento.

titolitav
A confermare questo dubbio c’è il fatto che da parte francese non esistono nemmeno i progetti, i lavori preliminari per le tratte di accesso sono fermi dal 2013 e la prossima presentazione è slittata ancora una volta al 2022. Bruxelles si prepara la ciambella di salvataggio, chiedendo a Italia e Francia di firmare un accordo che impegni alla realizzazione delle tratte nazionali di accesso in contemporanea al tunnel di base, con annessa strigliata alla Francia da parte di Radicova, coordinatrice europea del corridoio Mediterraneo, per il loro ritardo. L’azienda francese delle linee ferroviarie nazionali, SNCF, ha dichiarato che sta continuando a studiare la scelta degli accessi e che lo farà ancora per i prossimi due anni, e che in queste condizioni i nuovi accessi non saranno pronti per il 2030. L’unica possibilità che rimane è quella di saturare la linea storica con il traffico di treni merci. Calogero Mauceri, commissario per la linea nazionale, ci mette la faccia e conferma che sarà realizzata in contemporanea, a tal proposito lunedì 20 sarà in Val Susa per incontrare i sindaci.
Per concludere la kermesse in bellezza si aggiudicano il premio ridicolaggine Stefano Lo Russo e Alberto Cirio. Il contributo del neo sindaco è stato quello di incoraggiare i territori sponsorizzando i lavori di miglioramento delle infrastrutture esistenti legati alle compensazioni. Ad ora però ci pare che la “compensazione” più generosa l’abbia già ricevuta lui stesso, visti i proficui rapporti con Telt sin dai tempi dell’università. Secondo La Repubblica invece, l’auspicio del presidente della Regione Piemonte che il tema vaccini non diventi divisivo come il Tav avviene, non a caso, proprio a margine della conferenza. Secondo Cirio è ora che la maggioranza silenziosa dei si vax prenda posizione, proprio come era avvenuto quando Mino Giachino e le madamine avevano inscenato “manifestazioni” si Tav qualche anno fa. Fuori dalla Prefettura ieri in effetti si contavano tre persone sparute con uno striscione si tav, quando si parla di grandi successi da prendere a esempio…

photo5895292782623438781

Da notav.info

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

no tavval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sentenza Sovrano: lacrime amare per i nemici del movimento No Tav

Nella giornata di ieri è stata depositata la sentenza di primo grado del processo “Sovrano” che ha visto 16 militanti del Centro Sociale Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda accusati del reato di associazione a delinquere.