InfoAut
Immagine di copertina per il post

Maxiprocesso No Tav: cronaca della giornata e considerazioni

||||

Riceviamo e pubblichiamo la cronaca della giornata e le considerazioni di uno degli imputati al maxiprocesso No Tav che si è concluso con il dimezzamento del monte anni delle pene.

 

Provo a fare un breve report della giornata di giovedì 21 gennaio.

Alle ore 9.00 puntuale come un orologio svizzero il Presidente, fa l’appello. Una mezz’ora e quindi si ritira in camera di consiglio.

Prende il numero telefonico di un avvocato informando che avviserà una mezz’ora prima di uscire. Comunque: in tarda mattinata.

Buona presenza degli avvocati, giustamente nessuno si è mosso da fuori Torino.

Degli imputati 7 o 8.

Fuori il presidio vede una presenza sostanziosa, più alta delle precedenti udienze; diversi No Tav anche dalla Valle e molti di Torino. Arrivano altri imputati.

La tarda mattinata passa e niente succede. Arriva l’avviso: non prima delle 12.00.

Passa anche questa scadenza e niente. Altra comunicazione: non prima delle 16.00. Qualcuno rimane, molti escono. Si va a mangiare un panino.

Si rientra in aula, si attende e puntuale come un orologio rotto arriva la comunicazione: non prima delle 18.00.

Ancora attesa, ancora inutile, ancora comunicazione: non prima delle 21.00.

Molti restano. Il presidio fuori si dissolve per scoraggiamento. Tempo per recarsi al presidio sotto le Vallette a portare la nostra solidarietà a Dana e Fabiola.

Si rientra ancora una volta. Intanto il tribunale chiude. 

Passano anche le 21.00. Esce la cancelliera: occorre attendere ancora una mezz’ora. Intanto si mette a scrivere l’autorizzazione perché rimarremo fuori in giro per Torino ed anche oltre durante il coprifuoco.

Verso le 21.30 vediamo arrivare il Procuratore generale Saluzzo e la Quaglino. Ci diciamo: ci siamo.

Infatti, pochi minuti e la corte esce.

Lettura: 

per il reato di lesioni (il più grave, che avevamo quasi tutti) tutti gli imputati vengono ASSOLTI per non aver commesso il fatto. 

Il danneggiamento (che riguardava, mi pare 6 o 7 imputati) è andato prescritto: e così altri due (T. e T.) se ne escono dal processo.

il travisamento pure è andato prescritto.

Rimane la sola resistenza. E mi pare di aver capito che cade la resistenza aggravata.

Le motivazioni tra 90 giorni.

Usciamo accompagnati ad una porta laterale. Son le 22.00 ora del coprifuoco.

Comunque questa la sentenza:

B. Davide   1 anno e 9 mesi

B. Marta   1 anno e 3 mesi

B. Jacopo   1 anno e 9 mesi

B. Roberto   7 mesi

C. Damiano   1 anno e 9 mesi

C. Maja   1 anno e 2 mesi

C. Luca   1 anno e 9 mesi

C. Giuseppe   1 anno e 3 mesi

C. Luca   1 anno

F. Maurizio   2 anni

F. Gabriele   2 anni

G. Antonio   2 anni

G. Pietro   10 mesi

G. Matteo   1 anno e 2 mesi

G. Alvise   6 mesi

G.   1 anno     

H. 1 anno e 6 mesi

I. Tobia    prescritto

J. Marcelo  1 anno e 10 mesi

L. Stefano  8 mesi

L. Mirko   1 anno e 10 mesi

L. Thomas   prescritto

M. Fabrizio  2 anni

M. Davide   1 anno e 10 mesi

M. Lorenzo   1 anno e 10 mesi

N. Mario   1 anno e 3 mesi

P. Gianluca   1 anno e 6 mesi

R. Elena   1 anno

R. Cristian   1 anno e 9 mesi

R. Giorgio   2 anni

S. Clara  1 anno e 10 mesi

S. Salvatore   2 mesi

Z. Davide   10 mesi   

Pe un complessivo di anni 45,5.

Se avessi fatto errori che venga corretto.

Vorrei fare un confronto partendo dalle richieste dei PM in primo grado fino a questa sentenza.

      I° Grado di giudizio                    I° Appello                   II° Appello

richiesti di PM:   181 anni         conferma del I° grado     ancora conferma 

pena complessiva: 141,2 anni        83,9 anni                   45,5 anni

ASSOLUZIONI:  6                           7

sopra i 4 anni     9                           1                                nessuno

sopra i 3 anni    25                           6                               nessuno

sopra i 2 anni      5                          21                                5

sopra 1 anno      6                            6                               20

sotto 1 anno       6                            2                                 6

Prescritti                                                                              2

Una ultima cosa, ma la più importante:

 la DISCRIMINANTE richiesta cagli avvocato in primo grado secondo cui il comportamento degli imputati ha avuto luogo per una reazione ad atti arbitrari delle F.d.O. e respinta sia in primo grado che nel primo appello ha trovato ancora un respingimento.

L’accettazione di questa discriminante farebbe cadere tutti i reati.

La Corte di Cassazione aveva rinviato a nuovo appello questo punto specificando che le motivazioni addotte non erano precise e definite in modo corretto e puntuale.

Occorre pertanto attendere le motivazioni, tra 90 giorni, e leggere attentamente su questo punto. Potrebbero esserci ancora gli estremi per un ulteriore ricorso alla Cassazione. 

Un’ultima considerazione: la Corte di Cassazione aveva rinviato il giudizio ad un nuovo appello pe la “ridefinizione della pena”. Era ovvio che non vi sarebbero stati ulteriori assoluzioni. Ma comunque la ridefinizione è stata effettuata con un’accetta. Siamo a quasi la metà della pena complessiva rispetto al primo appello. Con un notevole calo delle pene massime; qui più della metà.

Mi scuso per la lungaggine.

P.s. dimenticavo: i 7 o 8 che furono stralciati in appello per non rinviare per motivi di non recapito della comunicazione hanno avuto anche loro la Cassazione ed anche per loro è stata emessa la stessa sentenza: rinvio in secondo appello

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

maxiprocessono tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ostuni Climate Camp 2025: 17-20 luglio

La Campagna nazionale “Per il clima, fuori dal fossile” e le associazioni riunite nel Coordinamento “Nucleare mai più” organizzano CAMP NO FOX NO NUKE OSTUNI 17- 20 LUGLIO 2025 Campeggio Cala dei Ginepri- Costa Merlata Masseria Refrigerio Appuntamento che riteniamo importante per fare sintesi delle lotte svolte in questi anni e rilanciarle con maggiore forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bloccata la rotta del rame in Perù: minatori informali contro il governo

Una protesta condotta venerdì 4 luglio dai minatori informali nella regione peruviana di Cusco sta paralizzando uno dei principali corridoi del rame del Paese, fondamentale per le attività delle multinazionali minerarie MMG, Glencore e Hudbay.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sotto sgombero i boschi liberati di Vicenza: partito il presidio permanente

Era il mese di maggio 2024 quando, moltissim* attivisti e attiviste, difesero strenuamente oltre 33 mila metri quadrati di aree boschive destinate a diventare due enormi piazzali di cemento a causa del progetto Tav che vede coinvolto il comune di Vicenza.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

VAL DI SUSA ALLE PRESE CON ALLUVIONI, DISSESTO IDROGEOLOGICO E…PROCLAMI DECENNALI PER LA REALIZZAZIONE DEL TAV

Pubblichiamo questo articolo uscito su Radio Onda D’urto: La piemontese Val di Susa è stata colpita in questi giorni da pesanti alluvioni – soprattutto in alta Valle – che hanno provocato il crollo di ponti, l’esondazione di torrenti, la chiusura di statali e la morte di un uomo a Bardonecchia. “La colata detritico-fangosa” avvenuta due […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sentenza Sovrano: lacrime amare per i nemici del movimento No Tav

Nella giornata di ieri è stata depositata la sentenza di primo grado del processo “Sovrano” che ha visto 16 militanti del Centro Sociale Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda accusati del reato di associazione a delinquere.