InfoAut
Immagine di copertina per il post

Dopo il corteo di sabato arriva la vendetta della polizia politica, denunciati 46 notav per il primo maggio

||||

A pochi giorno dalla marcia notav del 27 luglio che è arrivata fino alle reti del cantiere circondandolo con migliaia e migliaia di persone, arriva la vendetta della Questura di Torino e della sua Procura.

La polizia politica DIGOS ha annunciato ieri a mezzo stampa che 46 persone sono state denunciate per aver partecipato al 1° Maggio NoTav di quest’anno. Come ormai consuetudine la notizia è stata diffusa da un comunicato del sito della Questura e subito ripreso, quasi parola per parola, da La Stampa e La Repubblica senza minimamente dare la parola ai notav; addirittura alcune testate allegano foto di un primo maggio di diversi anni fa per rendere il tutto più pulp. Effettivamente solo la mistificazione può servire a illustrare il pazzesco ribaltamento per cui gli aggrediti e i picchiati dalle forze dell’ordine (i notav) finiscono denunciati, a preludio di un’operazione già scritta che porterà molti giovani a subire pesanti misure cautelari grazie a una procura condiscendente che a Torino ha ormai fatto della crociata contro chi osa alzare la testa contro il potere la sua principale missione.

Ma di cosa sono accusati i NoTav denunciati? Di nuovo, sono accusati del peggior dei delitti che una politica ridotta a pantomima possa sopportare: hanno fatto seguire alle parole i fatti. La dettagliata relazione della polizia politica li accusa innanzitutto di essersi svegliati troppo presto al mattino e essersi presentati piazza Vittorio con lo spezzone NoTav, fin dalle ore 8 e 30, per evitare di essere esclusi dalla piazza. In secondo luogo, ai notav viene imputato di aver contestato lo spezzone del Partito Democratico, impedendogli di partecipare di fatto al corteo se non con un’ingente scorta di Polizia e Digos. Infatti quel giorno la rabbia e la determinazione di molti NoTav ha de facto cacciato il PD dal corteo, regalando a milioni di italiani la soddisfazione di veder scappare dalle festa dei lavoratori persone che un lavoro non lo hanno mai avuto né mai cercato, uno fra i tanti l’ex-senatore e twittatore seriale Stefano Esposito,  fra gli azionisti di maggioranza del partito del Tondino e del Cemento, nonché responsabile della svendita dei diritti dei lavoratori negli ultimi 30 anni.

Poco male quindi se ci si accusa di una cosa che per noi notav, sia valsusini che torinesi, può al massimo aggiungersi tra i numerosi meriti del movimento.

Le altre altre accuse sono quelle di non aver indietreggiato davanti alle cariche selvagge della celere in Piazza Vittorio prima, e in via Roma poi. L’obiettivo della violenza della celere è scritto nero su bianco nella relazione della DIGOS: bisognava evitare che il teatrino  di confederale infarcito di vuota retorica sulla crescita e lo sviluppo ricevesse dei fischi.  Chiunque fosse presente, o si sia almeno preso la briga di guardare i video delle cariche, si è subito resto conto di come la piazza fosse a priori vietata ai NoTav e che i sindacati e i partiti fossero gli unici ad avere la possibilità di sfilare senza essere presi a manganellate.

Si accusano i NoTav di “resistenza”, ma il 1° Maggio non è altro che un’altra giornata alla moda notav: la messa in campo della dignità di chi sa di essere dalla parte della ragione e che sa difenderla con determinazione dove necessario.

Queste denunce, annunciate con letterina minatorie a mezzo stampa, arrivano come una vendetta un po vigliacca dopo il successo della marcia al cantiere durante il Festival ad Alta Felicità. Forse il prefetto Palomba e il questore De Matteis si sono risentiti che più di 15’000 persone non abbiano avuto paura, e neppure troppa difficoltà, a ridicolizzare l’apparato di difesa del cantiere di Chiomonte? Come ha detto qualche notav ha detto al ministro Salvini pochi giorni fa, se loro sono preoccupati noi siamo felici.

Non un passo indietro, avanti NoTav!

 da notav.info

IL VIDEO DELL'AGGRESSIONE DELLA POLIZIA AI NOTAV
A pochi metri del punto di arrivo la polizia ha iniziato a manganellare i #notav presenti al primo maggio perché si stava svolgendo il comizio sindacale e non volevano fischi. Hanno spaccato il vetro del furgone, tirato giu i microfoni e calpestato i cartelli. Due ragazze sono finite all'ospedale. E poi i violenti siamo noi. Non chiamatela carica, non chiamateli scontri guardate il video e che tutti chiamino le cose col loro nome: un'aggressione a freddo contro i notav.

Pubblicato da Notavinfo Notav su Mercoledì 1 maggio 2019

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Carisio: arrivato il preavviso di esproprio sui terreni di un agricoltore in vista del progetto di stazione elettrica per impianti agri-fotovoltaici

Diffondiamo la notizia di preavviso di esproprio dei terreni dell’agricoltore di Carisio Andrea Maggi, qui avevamo raccontato la sua storia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quando fallirà la promessa gialla?

Da Balfour a Trump, dal distintivo giallo alla linea gialla, la stessa storia si ripete in un unico colore, un colore che macchia le mappe e dipinge sia la geografia che la memoria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Bolivia nel suo labirinto

Con questo risultato, si chiude, per il momento, l’egemonia del Movimento al Socialismo (MAS) di Evo Morales

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: Noboa cerca di autorizzare una base militare USA nelle isole Galápagos

Il presidente ecuadoriano cerca di eliminare l’articolo costituzionale che proibisce basi straniere, nonostante il rifiuto sociale e ambientale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’è dietro il nuovo piano di Israele per dividere Gaza in due

Mentre Trump elogia la “pace”, Israele sta consolidando un nuovo regime di confini fortificati, governo per procura e disperazione orchestrata, con l’espulsione ancora obiettivo finale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.