InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lo sciopero dei braccianti svuota i campi da nord a sud

||||

La ministra dell’agricoltura, Teresa Bellanova, si commuove per uno dei decreti di regolarizzazione peggiori della storia di questo paese, o per meglio dire il più sfacciatamente opportunistico.

Il “decreto rilancio” consentirà a lavoratori stranieri, solo ai braccianti agricoli, colf e badanti, di poter ottenere un permesso di soggiorno di soli sei mesi per motivi di lavoro. Inoltre il governo ha scelto una soluzione che ha escluso dalla cosiddetta procedura di regolarizzare la gran parte dei 600 mila cittadini stranieri presenti in Italia senza permesso di soggiorno. Evidente che la durata del permesso è esclusivamente legata a salvare il raccolto o garantire l’urgenza delle lavoratrici della cura alle famiglie italiane. Tutti gli altri lavoratori immigrati, come riders, lavoratori della logistica, dell’edilizia, dei supermercati, dell’artigianato, della ristorazione non sono stati minimamente considerati.

Il “decreto rilancio” consentirà a lavoratori stranieri, solo ai braccianti agricoli, colf e badanti, di poter ottenere un permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Inoltre il governo ha scelto una soluzione che ha escluso dalla cosiddetta procedura di regolarizzare molti dei 600 mila cittadini stranieri presenti in Italia senza permesso di soggiorno. Tutti gli altri lavoratori immigrati, come riders, lavoratori della logistica, dell’edilizia, dei supermercati, dell’artigianato, della ristorazione non sono stati minimamente considerati. La richiesta del permesso è legata alla possibilità di emersione di un rapporto di lavoro o comunque di un ingaggio, con costo di 500 euro a carico del datore di lavoro, oppure può essere presentata direttamente dal migrante, anche in assenza di un ingaggio, con un costo di 120 euro. Nel secondo caso il permesso di ‘ricerca lavoro’ ha una durata di sei mesi, e potrà essere convertito in permesso per lavoro qualora il suo possessore nel frattempo trovasse un contratto di lavoro, in qualsiasi settore. Nel primo caso, il permesso avrà la stessa durata del contratto, fino ad un massimo di un anno. Gli stranieri però devono risultare presenti sul territorio nazionale alla data dell’8 marzo 2020, senza che se ne siano allontanati dalla medesima data, e se chiedono il permesso per ricerca lavoro devono aver svolto attività come braccianti colf e badanti. Facile intuire quante sono le persone escluse dal decreto e dai precedenti decreti sicurezza che sono ancora lì e che il governo non ha voluto cancellare. Persone che da anni vivono nella miseria e nel ricatto sociale, messi nelle condizioni di non avere gli strumenti per rivendicare i propri diritti né di poter condurre una vita dignitosa, ma garantendo cibo sulle tavole Italiane ed enormi profitti per la Grande Distribuzione Organizzata. Molti saranno costretti a pagare il contributo che spetterebbe al datore di lavoro, e a comprarsi anche il contratto.

braccianti sfruttati pomodori 1200x900

Squallidamente palese che l’importante è salvare frutta e verdura lasciando marcire al loro posto le persone.

Contro tutto questo ieri si sono mobilitati i braccianti dell’agricoltura, con uno sciopero nazionale  con manifestazioni e presidi in varie città italiane. In particolare nel foggiano i braccianti partiti da Torretta Antonacci (San Severo) hanno attraversato le campagne.

“Lottiamo per smettere di essere invisibili” spiegano i lavoratori, “per un salario dignitoso e accesso ai servizi sociali fondamentali come casa, salute, trasporti”.

Lo sciopero dei braccianti chiama in causa la filiera internazionale di produzione e distribuzione del cibo. È uno sciopero rivolto non solo a caporali ma anche alla Grande Distribuzione Organizzata e ovviamente al governo, a cui si chiede la fine di un modello  di produzione agro-alimentare incentrato sulla logica dell’esportazione e del l profitto di pochi, mentre gran parte della popolazione della terra non riesce a soddisfare il bisogno giornaliero di cibo e acqua.

 

Non va dimenticato che la proposta di una sanatoria non nasce con la pandemia: sono state ben  7 sanatorie le sanatorie varate tra il 1986 al 2012, andando a costituire, in assenza di una precisa politica di controllo sui flussi in ingresso,l’unica e ciclica soluzione strutturale adottata dai diversi governi, di destra e di sinistra. Solo a partire dall’emergenza Nord Africa, a causa del successo delle narrazioni più razziste e xenofobe, si è inaugurato il lungo periodo di vuoto normativo in cui per chi era irregolare in Italia non esistevano canali di regolarizzazione, se non quello, fallimentare, della protezione internazionale. 

Va infine sottolineata come, nel dibattito politico mainstream, il ruolo delle lotte autorganizzate sia stato costantemente rimosso. A porre con forza il  problema dei documenti, ben prima delle associazioni padronali, è stata la lotta del 6 dicembre, quando centinaia di braccianti africani, sostenuti da qualche solidale, hanno bloccato il porto di Gioia Tauro e la zona industriale di Foggia, obbligando il ministero dell’Interno a discutere, in tempi non sospetti, i termini di una regolarizzazione. L’attuale proposta di sanatoria non può essere compresa se non in relazione ai giorni immediatamente successivi a quel 6 dicembre, quando Luciana Lamorgese confermava, in parlamento, la volontà di procedere a una sanatoria.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

bracciantigrande distribuzione

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: sciopero femminista e transfemminista dell’8 marzo. La diretta della giornata

Per l’ottavo anno consecutivo, l’8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista globale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Assemblea nazionale di Non Una di Meno a Bologna. Sabato la “passeggiata arrabbiata”

Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024 due giornate di Assemblea Nazionale organizzate dalla realtà transfemminista Non Una di Meno, presso le aule universitarie di Bologna.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto: il convegno promosso dalla Lega a Montecitorio e’ “l’ennesimo tentativo di normalizzare l’antiabortismo nel nostro paese”

Martedì 23 gennaio, nella sala conferenze della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno antiabortista organizzato dal Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli e promosso dalla Lega.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Mai più zitte, mai più sole!

Non una di Meno torna in piazza.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una Di Meno rilancia: mai più sole mai più zitte

Il 16 dicembre Non Una di Meno invita nuovamente a scendere in piazza contro la violenza sulle donne e di genere.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Firme false e assistenza inesistente per i reclusi: la Procura indaga sul Cpr di Milano

Il primo dicembre la Guardia di Finanza ha perquisito la struttura per acquisire documentazione. Il reato ipotizzato per l’ente gestore Martinina è frode in atto pubblico. Un’inchiesta di Altreconomia aveva svelato le “false promesse” della società alla prefettura di Milano

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Una marea in tutta Italia contro la violenza di genere.

Ieri, 25 novembre giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne, oltre ai due cortei nazionali indetti dalla rete di Non Una Di Meno a Roma e a Messina tantissime piazze della penisola si sono riempite di decine di migliaia di persone, come a Milano e Torino, iniziative e cortei anche a Genova, Parma, Perugia, […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

La marea transfemminista inonda Roma. Non Una Di Meno: “Siamo almeno 500 mila”

Con in testa un grande striscione “Transfemministe ingovernabili” è partito questo sabato pomeriggio dal Circo Massimo di Roma l’imponente corteo di Non Una Di Meno contro la violenza sulle donne e la violenza di genere, in occasione della giornata del 25 novembre.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Se domani non torno, distruggi tutto.

Anche a Torino appuntamento per una manifestazione contro la violenza patriarcale sabato 25 novembre alle ore 15 da piazza Carlo Felice.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Alba(Cuneo): sabato 19 agosto corteo per i diritti dei migranti e dei braccianti in lotta

Casa, documenti, salute e lavoro: questi i temi che saranno portati in piazza da braccianti e migranti che sabato 19 agosto si raduneranno in una manifestazione solidale ad Alba in provincia di Cuneo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

La miniserie Tendopoly: 10 anni di lotte nelle campagne

Con una compagna di Campagne in Lotta (ri) presentiamo la mini serie Tendopoly che racconta – dalla voce di chi tutto questo lo vive in prima persona – del lungo percorso di lotta delle persone immigrate per ottenere documenti, contratti regolari, case, ribaltando la narrazione mainstream e smontando i luoghi comuni sull’immigrazione.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Quanto fa paura l’autorganizzazione nelle campagne

Con Campagne in lotta ripercorriamo la lotta dei braccianti e dei lavoratori agricoli dal 2017 ad oggi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Enough is Enough – braccianti in lotta Saluzzo

Racconto in diretta della manifestazione a Saluzzo davanti a Confagricoltura. Si chiedono contratti regolari, il rispetto delle giornate in busta paga, l’apertura immediata delle strutture di accoglienza, indennizzi in busta paga per i lavoratori in affitto e risposte per le domande di sanatoria e di rinnovo dei permessi di soggiorno. In diretta dalla manifestazione:   […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

IL POMO D’ORO (PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE)

Le catene di valore dell’agroalimentare da sempre fanno parlare di sé per la grossa sperequazione fra il valore delle derrate sul campo e quello dei prodotti esposti sui banchi vendita, siano essi freschi che trasformati. Un esempio tra tutti, assurto ad emblema dello sfruttamento, è quello dei pomodori. Su questo Milena Gabanelli ci restituisce plasticamente […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sciopero dei braccianti nella piana di Gioia Tauro: basta razzismo e sfruttamento

  Ieri i braccianti della piana di Gioia Tauro sono scesi in sciopero dopo la morte di un lavoratore senegalese, Gora Gassama. La manifestazione seguita allo sciopero ha bloccato alcune importanti strade della città, di seguito il comunicato di Campagne in Lotta. Oggi i lavoratori della tendopoli di San Ferdinando e di tutta la piana […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aggiornamenti sulla condizione dei braccianti di Saluzzo e dintorni

La stagione della raccolta è ormai inoltrata. Procediamo quindi all’analisi di quanto accaduto nelle ultime due settimane. Nel fare ci si baserà da un lato sui resoconti dei lavoratori stessi, dall’altro sulla stampa locale. Qui invece una cronologia ed un’analisi di quanto accaduto fino al 20 luglio. La stagione delle pesche in tutto il distretto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Saluzzo: a un mese dalla mobilitazione del 18 giugno quali sono le risposte ai lavoratori stagionali?

Il 18 giugno oltre un centinaio tra lavoratori stagionali della frutta e solidali partecipavano ad un presidio sotto al Comune di Saluzzo. I braccianti, costretti a vivere per strada e nei parchi, chiedevano una soluzione abitativa. Dopo un tavolo insoddisfacente, in cui i diversi attori presenti (il sindaco di Saluzzo e di numerosi comuni limitrofi, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Dentro i carrelli vuoti dell’Esselunga

Che nella pandemia Covid 19 non fossimo tutti sulla stessa barca era chiaro dall’inizio. Ma che dopo tre mesi di lockdown gli unici a guadagnare fossero le catene della grande distribuzione organizzata, di fronte a milioni di persone improvvisamente ritrovatesi a fare i conti con gli stenti dalla mancanza di cassa integrazione o a stipendio […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

SALUZZO, PIEMONTE: BRACCIANTI AGRICOLI STAGIONALI PROTESTANO. CARICHE DELLA POLIZIA

Cariche di polizia a Saluzzo, in Piemonte, contro la mobilitazione questa mattina di braccianti agricoli supportati da numerosi solidali. Un presidio che poi era diventato corteo fin sotto il Comune per denunciare, oltre a sfruttamento e razzismo, la situazione delle campagne, aggravata dalla chiusura quest’anno – causa Covid19 – del progetto di accoglienza stagionale gestito […]