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Alba(Cuneo): sabato 19 agosto corteo per i diritti dei migranti e dei braccianti in lotta

Casa, documenti, salute e lavoro: questi i temi che saranno portati in piazza da braccianti e migranti che sabato 19 agosto si raduneranno in una manifestazione solidale ad Alba in provincia di Cuneo. Il corteo, partendo dalla zona del centro di accoglienza di via Pola alle 18, raggiungerà il Municipio. Ad accompagnare migranti, lavoratori e quanti si aggiungeranno al corteo ci saranno il Collettivo Mononoke e NUDM Alba.

Il corteo vuole far vedere ad Alba, nell’ora di massima affluenza dell’aperitivo serale dei tanti turisti presenti, le condizioni dei braccianti che vivono nascosti in angoli remoti della città. «Confidiamo che il sindaco voglia ascoltare la dichiarazione dei braccianti: la lotta per la dignità è iniziata. Sarà solo il primo appuntamento di una lunga serie, fino a che non si otterrà uguaglianza per tutti», sottolineano dal presidio.

L’iniziativa è nata dalla rabbia della trentina di braccianti che, con la chiusura del centro di accoglienza, sono rimasti senza una sistemazione alternativa tra quelle offerte dalla Caritas e si sono ritrovati a dormire per strada, senza un riparo, docce o cucina. La loro richiesta è di essere trattati con dignità: «Non siamo persone da buttare», dicono spiegando le insostenibili condizioni che stanno vivendo senza avere la possibilità di un riparo dopo le lunghe giornate di lavoro. Non è solo un riparo il loro desiderio ma una casa, impossibile da avere senza documenti, ma i rinnovi dei permessi di soggiorno sono lentissimi e spesso bloccati dalla burocrazia.

«La nostra critica è su molti fronti», spiega il Collettivo Mononoke. «Il Comune e gli enti locali devono provvedere, tramite edilizia pubblica e convenzionata, a trovare una soluzione all’emergenza abitativa. Gli imprenditori, che sfruttano la manodopera, devono garantire dignità a chiunque contribuisca a fargli realizzare gli utili, indipendentemente dalla provenienza e dalla condizione economica. Infine crediamo che anche le numerose strutture ecclesiali presenti sul territorio possano essere utilizzate in modo più attento».

Sentiamo Vibo del Collettivo Mononoke  Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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