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“Assassini in Giacca e Cravatta!” poi la contestazione e le cariche al passaggio di Minniti e Piantedosi!

“Quando un giorno si farà la storia dei crimini di Stato nel Mediterraneo e del razzismo istituzionale sarà importante se si potrà dire che c’è stato chi si è opposto, chi ha resistito, chi ha chiamato gli assassini col loro nome, chi ha detto coi fatti “non nel mio nome”!

Riprendiamo da Napoli Senza Confini

Così oggi oltre un centinaio di antirazzist*, migranti, autoctoni, studenti, associazioni hanno contestato alla Stazione Marittima di Napoli la presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dell’ex Ministro Marco Minniti.

Con le mani bagnate di vernice rossa i manifestanti hanno gridato “questo è il sangue di cui sono sporche le vostre”.

La polizia ha caricato due volte, quando è passata la macchina di Marco Minniti mentre i manifestanti volevano deporre una corona di fiori sotto al monumento del migrante che si trova all’ingresso della stazione marittima e quando è passata l’auto del ministro dell’Interno verso cui gli attivisti hanno tirato foglie di insalata a ricordare che lo sfruttamento nelle campagne e sul lavoro è l’altra faccia di decreti come quello che è al voto in parlamento: attaccando la protezione speciale (e non solo) aumenta clandestinità e ricattabilità delle persone. Dopo le cariche tra i manifestanti molti contusi e un ferito alla testa…

“Basta parlare di Stragi del mare – si spiega dal camioncino dello speaker- quando 94 persone come a Cutro muoiono affogate a due passi dalla riva, dopo essere state avvistate da almeno un giorno bisogna parlare di Stragi di Stato, per la quale i parenti delle vittime e la democrazia italiana hanno diritto ad avere Verità e Giustizia!”

Se Matteo Piantedosi è il tecnocrate che fa la guerra al soccorso in mare in nome di un governo di estrema destra che parla senza vergogna di “difesa della razza”, Marco Minniti è l’architetto di quel memorandum sulla libia che dal 2016 finanzia bande di aguzzini in Libia per sequestrare, torturare, violentare e schiavizzare migliaia di esseri umani.

“Morti in mare – Schiavi in terra!” denunciava lo striscione del movimento migranti, un altro “Minniti e Piantedosi Not Welcome” e quello al centro “Stragi di Stato – Minniti e Piantedosi assassini in giacca e cravatta!”.

La contestazione precede la manifestazione antifascista e antirazzista del 25 aprile (da piazza Garibaldi alle 10) e quella nazionale del 28 aprile a Roma contro il nuovo decreto in discussione in parlamento, per la quale solo da Napoli sono già stati organizzati dieci autobus di manifestanti.

Antirazzist* di Napoli

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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