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Milano. Blitz a sede Unione europea: stop indect! stop watching us!

Perchè fermare INDECT?

14 miliardi di spesa son pianificati dall’unione europea. In questi anni di austerity collettiva. Ora spieghiamo perché sarebbe meglio vederli bruciare, piuttosto che investiti in INDECT

* Il terrorismo ha come scopo quello di spaventare le persone, farle sragionare e far perder loro i diritti acquisiti. INDECT è la prova della sconfitta della nostra civiltà. I cittadini terrorizzati stanno pensando che i loro diritti, tutto sommato, non sono così importanti, in cambio di un ipotetico senso di “sicurezza”.

* INDECT E’ un progetto di controllo sociale che integra droni volanti, GPS, targhe automobilistiche, localizzazione dei cellulari, contenuti online, SMS e telefonate. Un’incredibile e variegata mole di dati. Chi possiederà questi dati saprà come si muove la cittadinanza europea, dal più innocente bambino al leader politico. E’ un tipo di potere così grande che mai, in un paese non dittatoriale, qualcuno l’ha potuto ottenere.

* Il motivo della “sicurezza pubblica” sarà quindi ancora abusato per nascondere il reale intento di progetti come questi (PRISM in USA ed Grande Firewall Cinese). Il loro scopo, è consolidare il potere, stroncare il dissenso, poter agire in modo preciso verso i propri avversari. E quando il potere ha uno strumento simile, chi lo smuove più ? l’unico avversario che ci sarà, è chi dice no, chi alza la testa: TU SARAI IL LORO AVVERSARIO, se non sarai suddito.

* Non esisterà luogo privato, non esisterà intimità, perché ogni cosa tecnologica verrà trasformata in uno strumento di controllo, ogni luogo pubblico sarà soggetto a questa raccolta di dati. La sorveglianza massiva spegne ogni creatività, ogni dissenso, ogni possibilità di confronto. Trasforma una società nella quale siamo tutti uguali, in una piramide gerarchica in cui in cima stanno i dati. Chi li possiede, possiede tutto quel che sta sotto.

* “Ma se io non faccio nulla di male, non ho nulla da nascondere”, è la frase che dice ogni persona onesta, come noi, ma anche ogni persona fessa, che spera nell’onestà altrui. Quando i dati che descrivono la tua vita possono essere acceduti da sconosciuti, venduti, modificati, perché devi sperare che nessuno ne abusi ? 2500 anni di storia civile ci hanno insegnato che il potere va suddiviso tra parti, così che possano controllarsi reciprocamente. INDECT è un nuovo agglomerato di tecnopotere, agire in questi anni è la responsabilità della nostra generazione.

COMUNICATO:

INDecent European Complete Techno-surveillance

SORVEGLIARE TUTTI, ARRICCHIRE POCHI! La tecnocrazia non è la nostra Europa!

Oggi abbiamo deciso di puntare il dito contro un assurdo finanziamento da parte dell Unione Europea del progetto INDECT. In occasione dell’ International Day of Privacy vogliamo portare all’attenzione pubblica il fatto che la privacy non è una questione d’interesse solo per chi si occupa di diritti digitali e della libertà d’espressione in rete: la privacy è un requisito fondamentale per una società equa. E’ minacciata da due figure: i tecnocrati che emanano leggi in nome del mantenimento del neoliberismo, e le web company che vogliono speculare sui nostri dati personali.Il loro scopo: i tuoi dati, per questo: LA DIFESA DELLA PRIVACY RIGUARDA TUTT*.

1) Il #datagate continua, e rende chiaro ogni giorno che per governi e company della tecnologia, la capacità di analizzare in tempo reale sempre più larghe quantità di informazioni è un bene del quale non possono più fare a meno. I vecchi sondaggi sono stati rimpiazzati da qualcosa di ben più pericoloso: la possibilità di sapere tutto di noi. con chi parliamo, dove siamo, cosa ci piace, chi frequentiamo, il nostro orientamento politico, religioso o sessuale…. Questi dati pongono chi li possiede e ha gli strumenti tecnologici per analizzarliin una posizione strategica di vantaggio: sapendo cosa vogliamo noi, o cosa vuole la maggioranza, viene confezionato il prodotto più adatto per perseguire i loro interessi – politici o commerciali che siano – e offrircelo su un piatto d’argento. L’occhio delle telecamere non gli basta più, il vecchio sistema delle CCTV è insufficiente: INDECT è un sistema pensato per riparare a questo problema, e permettere di tracciare e profilare chiunque, i suoi spostamenti e le sue reti sociali, incrociando in tempo reale i dati che arrivano dalla strada e dal web.

2) Agitando lo spauracchio del terrorismo e del crimine, ci convincono di aver bisogno di tecnologie sofisticatissime di sorveglianza in grado di ricostruire e registrare le attività di ogni individuo nel dettaglio, minuto per minuto. Con questo stratagemma hanno normalizzato il controllo, costruendo con quel panopticon un sistema che si autocontrolla e si autoregola: se una tal azione per le strade potrà essere letta da INDECT come una minaccia (tipo riunirsi in gruppo, o correre o urlare) o una tal informazione messa in rete potrà essere censurata (un post sui social network che diffonde informazioni scomode, tanto quanto un sito web che contiene materiale protetto da copyright…) quante persone rinunceranno a farlo?!

INDECT1

3) Abbiamo assistito alla distruzione dei diritti sociali ed alla  sospensione della democrazia, sequestrata da cricche di affaristi e da  tecnici al servizio dei mercati: l’autoritarismo è sempre più parte  integrante del programma degli emissari della finanza.  La ricetta che  ci è stata propinata è quella dell’austerità come unica risposta  possibile alla crisi. I sacerdoti della finanza governano a colpi di  patti di stabilità su cui non siamo mai stati interpellati.  Semplicemente dobbiamo credergli, e cosi verrà mantenuto l’ordine; il  loro ordine, dove qualcuno comanda e tutti gli altri stanno al loro  posto nel sistema neoliberista. Il gioco è semplice: quando un  linguaggio è difficile da comprendere, soprattutto se fatto di cifre e  calcoli complicati, molti rinunceranno a metterlo in discussione: “la  matematica non è un’opinione!” e in nome di tale scientificità le scelte  finanziarie vengono proposte come razionali, oggettive. Così, la  governance sostituisce la democrazia e la volontà politica con un  sistema di tecniche automatiche che costringono la realtà dentro un  contesto logico che non si può mettere in discussione.

Il sistema neoliberista non può sopravvivere senza la sorveglianza: per fare sempre più profitto, il sistema ha bisogno che siamo docili, controllati, predisposti ad accettare con entusiasmo il loro modello di sviluppo, incapaci di resistere alle loro strategie di marketing o di mettere in discussione le decisioni politiche.Perchè mai, se la tanto sbandierata austerity è davvero necessaria, spendere 14 miliardi per riempire di telecamere intelligenti l’europa? Chi ci guadagna da tutto questo? Non certo i milioni di persone che non riescono più ad arrivare a fine mese, non sanno più come pagare l’affitto, i libri di scuola, le spese sanitarie… Se aveste quei soldi in mano, e la possibilità di investirli come volete, fareste davvero questa scelta?Con quei soldi si potrebbe dare 1200 euro al mese per uun anno a quasi un milione di persone! L’unica sicurezza è quella dei diritti, del reddito per tutti, di un mondo dove la dignità e la felicità degli esseri umani non sia sottomessa agli interessi dei mercati. L’informazione è potere: chi controlla internet controlla il presente, e chi controlla il presente guida il futuro. Permettergli di trovarci, profilarci, analizzarci ovunque e dovunque non serve, come dicono loro, a prevenire il terrorismo, nè per la sicurezza urbana: significa continuare a nutrire il potere politico e finanziario. La difesa della privacy degli individui è un presupposto necessario, oggi, se vogliamo costruire un mondo di eguaglianza, diritti e libertà per tutt*.

Dobbiamo sabotare l’intrusione delle agenzie governative e delle corporation tecnologiche nelle nostre vite quotidiane, diffondendo strumenti per comunicare in modo sicuro dall’occhio del grande fratello e rivendicando il diritto all’anonimato; dobbiamo mettergli i bastoni tra le ruote di quel sistema che si nutre della sorveglianza di massa per controllare tutti e arricchire pochi.

La lotta contro il sistema neoliberista e la sua crisi deve dotarsi di strumenti di autodifesa e sabotaggio, e la battaglia per la libertà della rete non può relegata alla discussione tra la visione utopica di qualche net entusiasto e quella di un luddismo anacronistico: dobbiamo assumere che il campo di battaglia è un territorio dove non c’è un confine che separa il mondo reale da quello online.

Street & Net united we stand!

Ci vediamo nelle piazze, nei centri sociali e nelle scuole occupate, nei quartieri solidali, in qualche luogo nascosto del cyberspazio dove cospirare insieme e organizzare la #sollevazione

da cantiere.org

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