InfoAut
Immagine di copertina per il post

Nuovi fogli di via agli attivisti di Extinction Rebellion. “Abbiamo perso il lavoro, chi ci ripagherà?”

||||

Condividiamo il comunicato stampa di XR sulla nuova tornata di fogli di via che stanno colpendo gli attivisti e le attiviste di Torino, con conseguenze violente sulla vita di ogni giorno. Ennesima riprova del clima securitario e di tolleranza zero nei confronti del dissenso sociale che sta portando avanti una Questura al servizio genuflesso della Regione di Cirio. Evidentemente XR ha colpito nel segno indicando le responsabilità di chi continua a mascherare dietro parole di circostanza un chiaro negazionismo climatico. Forse che hanno paura che persino la loro tradizionale base elettorale si renda conto delle responsabilità politiche e morali del disastro che avremo davanti e dell’incapacità di affrontarlo da parte di questa classe dirigente?

Torino, 10 agosto 2022 – Notificati nuovi fogli di via da Torino agli attivisti di Extinction Rebellion. “Si tratta di misure totalmente illegittime, emanate dal Questore di Torino sapendo benissimo di non poterlo fare” dicono gli attivisti. “Molti di noi hanno perso il lavoro. Chi ci ripagherà per tutti i danni subiti quando avremo vinto tutti i ricorsi?”

Non si ferma la macchina repressiva nei confronti degli attivisti torinesi di Extinction Rebellion. Negli ultimi giorni, infatti, il Questore di Torino ha emesso nuovi fogli di via dalla città, per un periodo di un anno, nei confronti di altri  attivisti del movimento. Le nuove misure si vanno a sommare ai 5 fogli di via già notificati e alle 22 denunce penali che hanno colpito le persone presenti in Piazza Castello il 25 luglio [1].

Quel giorno, due attiviste del nodo torinese di Extinction Rebellion erano salite con una scala sul balcone del palazzo della Regione Piemonte, per appendere uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi climatica. Siccità: è solo l’inizio”. Un’azione plateale ma radicalmente pacifica, volta a denunciare, ancora una volta, il gravissimo stato di crisi idrica che l’Italia intera sta affrontando ormai da mesi. Tuttavia, quella mattina, tutte le persone presenti in piazza – anche chi stava semplicemente dando dei volantini o facendo delle foto – hanno ricevuto una denuncia penale per Art. 633 e Art.  639 bis (Invasione di edifici o terreni) e Art. 18 TULPS (Manifestazione non preavvisata). Io quel giorno sono stato tutta la mattina in Piazza Castello a fare foto. Non ho fatto altro” racconta Roberto, una delle persone denunciate. “Nonostante questo, mi hanno notificato una denuncia penale per Invasione della Regione Piemonte. Come Roberto, altre 21 persone si trovano attualmente nella stessa identica situazione.

A peggiorare il quadro legale, quel giorno, erano state però le notifiche dei cinque fogli di via obbligatori, ovvero misure di restrizione della libertà personale previste per “i soggetti che […] mettono in pericolo […] la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica” secondo il D. Lgs. 159/2011, che il Questore di Torino ha deciso di utilizzare nei confronti degli attivisti. Queste misure sono totalmente illegittime, perché la maggior parte di noi vive, studia e lavora a Torino ribadisce Alessio, costretto a rientrare forzatamente a Roma, città in cui vive la sua famiglia. “Io ho perso il lavoro a causa di un foglio di via che il Questore sapeva benissimo di non poter notificare. Chi mi ripagherà per tutti i danni subiti?”.  Il pomeriggio del 25 luglio, infatti, dopo aver ribadito più volte l’illegittimità dei fogli di via a tutte le forze dell’ordine presenti in piazza, gli attivisti avevano immediatamente trasmesso istanza di riesame al Questore, per chiederne la revoca. Ma la Questura di Torino non sembra voler dar tregua a Extinction Rebellion. Dalla prima settimana di agosto, infatti, nuovi fogli di via stanno arrivando ad altre persone che erano in piazza quel giorno.Il 5 agosto ho ricevuto una chiamata dalla Questura di Bologna, città in cui vive la mia famiglia, per dirmi che sarei dovuta rientrare entro 24 ore a Bologna, in modo da ricevere la notifica del foglio di via da Torino, racconta Noemi. Ho dovuto lasciare tutto da un giorno all’altro. Oggi non so se potrò tornare a vivere nella città in cui ho un affitto, in cui studio e in cui avrei dovuto iniziare un nuovo lavoro a partire da Settembre. Tra gli attivisti denunciati il 25 luglio, ne rimangono altri non sono residenti a Torino ed esiste la legittima preoccupazione che anche loro saranno colpiti da un provvedimento che dovrebbe essere eccezionale e indirizzato a persone che rappresentano un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza.

Nei giorni immediatamente successivi, la gravità di questi episodi aveva spinto alcuni Consiglieri Regionali a richiedere un’informativa durante il Consiglio Regionale del 26 luglio [2]. In quell’occasione, il consigliere Preioni (Lega con Salvini) ha utilizzato parole pesantissime nei confronti degli attivisti, invitandoli ad andare a studiare e ripetendo, ancora una volta, frasi in pieno contrasto con ciò che la comunità scientifica afferma ormai da anni. Negli stessi giorni, tuttavia, è arrivata invece la grande solidarietà da parte dei consiglieri regionali Grimaldi (Liberi, Uguali e Verdi), Sarno e Rossi (Partito Democratico), Freiani (Movimento 4 ottobre) e Di Sabato (Movimento 5 Stelle), ma anche di parlamentari come Fratoianni (Sinistra Italiana) ed l’eurodeputata Elenora Evi (Europa Verde) [3].

Nelle prossime settimane, quindi, in attesa di avere aggiornamenti sulle indagini preliminari per le 22 denunce, 15 cittadini procederanno con un ricorso di massa al TAR di Torino, la cui procedura costerà 500 € a persona.

Nelle parole del Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres:Gli attivisti per il clima sono talvolta dipinti come pericolosi radicali. Ma i veri radicali pericolosi sono i Paesi che stanno aumentando la produzione di combustibili fossili” [4]. Esattamente la direzione politica assunta dal Consiglio Regionale del Piemonte [5] e dal governo italiano [6].

Extinction Rebellion

 

Fonti

 

[1] https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/07/25/torino-ambientalisti-salgono-sul-balcone-della-regione-piemonte-per-denunciare-la-crisi-climatica-25-denunce-e-5-fogli-di-via-video/6742301/ 

[2] http://www.cr.piemonte.it/seduteconsiglio/interventi/appl/seduta.php?numero_seduta=202&data_seduta=26-07-2022 

[3]  https://www.torinotoday.it/video/nicola-fratoianni-contro-questura-extinction-rebellion.html 

[4] https://twitter.com/antonioguterres/status/1511294073474367488 

[5] http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2022/529-febbraio-2022/10639-clima-via-libera-a-tre-odg-di-maggioranza 

[6] https://www.repubblica.it/green-and-blue/2022/06/09/news/energia_combustibili_fossili_guerra_ucraina_gas_climate_action_tracker-353153092/ 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CIRIOEXTINTION REBELLIONfogli di viaquesturaregione piemontetorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”

Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tra il martello e l’incudine

Al corteo del 28 marzo scorso, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare alcuni operai della Stellantis, che ormai da anni attraversa una fase di grave crisi della produzione interna

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura (sconfitta),si vendica sugli studenti!

Riprendiamo qui di seguito il comunicato degli studenti e delle studentesse torinesi che continuano a battersi per chiedere giustizia per Ramy e per un futuro migliore per tutti e tutte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cade l’accusa per associazione a delinquere: una vittoria per le lotte sociali del Paese!

Riprendiamo il comunicato di associazione a resistere: Oggi il Tribunale di Torino ha pronunciato la sentenza in primo grado per il processo “Sovrano”: tutti e tutte assolti per il capo di associazione a delinquere! Le pene per i reati singoli sono stati ridimensionati. Un passaggio epocale per le lotte di tutto il Paese. Questo non […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Rinnovo del CCNL e guerra: reportage dal corteo dei metalmeccanici di Torino

Ieri mattina i metalmeccanici sono scesi in piazza in tutta Italia in occasione dello sciopero nazionale di categoria, per richiedere il rinnovo del CCNL e la riapertura della trattativa ostacolata da Federmeccanica e Assistal. 

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Tra venti di guerra e transizione verde, come si trasformano i nostri territori?

Inchiesta sul lavoro dentro il tessuto industriale piemontese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Venti di guerra sull’Italia? La guerra viene fatta a noi studenti e lavoratori!

Riprendiamo l’appello di studenti e studentesse del Collettivo Einstein di Torino che chiamiamo un’assemblea studentesca presso la loro scuola sul tema del riarmo europeo.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inaugurazione anno accademico di Torino: finanziamenti alle università, non alle armi

Lunedì 17 marzo l’Università di Torino celebrerà in mattinata la cerimonia di inaugurazione del suo anno accademico, cerimonia a cui è stato invitato come “ospite di riguardo convocato per l’occasione” Enrico Letta.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

C’ero io quel giorno di 50 anni fa alla Spiotta!

È cominciata così in corte d’Assise ad Alessandria la dichiarazione spontanea di Lauro Azzolini, 82 anni, ex militante delle BR, nel processo per la sparatoria di Cascina Spiotta del 1975. Azzolini ha detto: In un minuto breve di 50 anni fa quando tutto precipitò, un inferno che ancora oggi mi costa un tremendo sforzo emotivo rivivere, al […]

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Padova: 12 fogli di via della durata di 4 anni per militanti Antifa del Cso Pedro

Sabato 15 febbraio a Padova, durante un volantinaggio del CSO Pedro, si è verificato uno scontro con dei militanti fascisti di CasaPound, presenti con un gazebo per la raccolta firme sulla “remigrazione”.