InfoAut
Immagine di copertina per il post

Golpe in Sudan: arrestato il premier, sciolto il governo e Consiglio sovrano

||||

Stamattina (ieri ndr) il leader del Consiglio sovrano, Abdel Fattah al-Burhan, ha dichiarato lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale e lo scioglimento del governo di transizione e dello stesso Consiglio.

Alle prime ore dell’alba un gruppo di militari ha arrestato il primo ministro sudanese Abdallah Hamdok e diversi componenti del governo civile, tra questi i ministri dell’Industria Ibrahim al-Sheikh e dell’Informazione Hamza Baloul, nonchè Mohammed al-Fiky Suliman, membro del Consiglio sovrano, Faisal Mohammed Saleh, un portavoce di Hamdok e Ayman Khalid, governatore di Khartoum.

Hamdok sarebbe stato trasferito in un luogo segreto, dopo essersi rifiutato di firmare una dichiarazione a sostegno di un colpo di stato militare in corso. E, secondo quanto riportato dal ministero delle Comunicazioni, il primo ministro avrebbe chiesto alla popolazione di resistere e di difendere in modo pacifico la rivoluzione.

Internet e le comunicazioni telefoniche sono stati interrotti, anche l’aeroporto è chiuso e i ponti di Khartoum sono stati bloccati. Al Arabiya ha fatto sapere che le maggiori compagnie aeree avrebbero sospesi i voli per Khartoum. Mentre il ministero delle Comunicazioni ha detto che i militari avrebbero anche occupato l’edificio dell’emittente di Stato a Omdurman – città gemella di Khartoum, situata sulla sponda occidentale del Nilo – e vietato al personale di uscire.

Migliaia di persone, in difesa della democrazia, si sono riversate nelle strade di Khartoum e Omdurman.

In base alle poche notizie frammentarie che giungono malgrado l’interruzione delle comunicazioni, pare che i militari abbiano iniziato a sparare sulla folla.

Le frizioni tra il Consiglio sovrano e il governo civile erano tangibili da settimane, specie dopo il tentato putsch del 21 settembre scorso ad opera di militari, nostalgici di al-Bashir, l’ex presidente deposto nell’aprile 2019 e condannato a due anni di galera nel dicembre 2019. Ora si mormora che sia stato rilasciato, forse per buona condotta, ma la notizia non è stata confermata.

Sulla testa dell’ex dittatore al-Bashir pende un mandato d’arresto internazionale, emesso nel 2009 dalla Corte Penale Internazionale per genocidio e crimini di guerra commessi in Darfur.

Nell’agosto scorso il governo di Khartoum aveva approvato l’adesione allo statuto di Roma del 1998 che ha istituito la creazione della CPI, ma finora al-Bashir non è stato estradato.

sudan 3 TZa3 cover e1635160062663

Khartoum: manifestazioni dopo l’arresto del primo ministro Hamdok

Da giorni si susseguono marce di protesta in tutto il Paese. Il 16 ottobre è stata organizzata una manifestazione contro il governo civile, capeggiata da fazione dissidente di Alliance Forces Freedom and Change (FFC) – la coalizione civile, che comprende Sudanese Professional Association e partiti all’opposizione. La frangia estremista è stata fondata da due ex capi ribelli, Minnie Minnawi, ex leader del darfuriano  Sudanese Liberation Army e il ministro delle Finanze e leader del Movimento per la Giustizia e l’Uguaglianza (JEM), Gibril Ibrahim. Nell’agosto 2020 il raggruppamento politico JEM aveva firmato un accordo di pace con il governo di transizione.

E sembra che Mohammed Hamdan Dagalo, alias Hemetti, vicepresidente del Consiglio sovrano, nonchè a capo delle Rapid Support Forces (RSF) e uno degli ex leader dei famigerati janjaweed (milizie paramilitari sudanesi diventate famose per le atrocità commesse in Darfur: i diavoli a cavallo bruciavano i villaggi, stupravano le donne, uccidevano gli uomini e rapivano i bambini per renderli schiavi n.d.r.), sia uno dei sostenitori della fazione dissidente di FFC.

Il 21 ottobre scorso la gente ha manifestato in tutto il Paese in favore del governo civile. L’adesione è stata massiccia. Allora i partecipanti avevano dichiarato di essere scesi nelle strade, perchè “La transizione è in pericolo”. Infatti, nella capitale Khartoum, qualche rione più in là, un folto gruppo di persone, molti legati ai gruppi islamici, era radunato da sabato davanti al palazzo presidenziale pretendendo le dimissioni di Hamdok con l’esplicita richiesta di un governo militare.

Da Africa ExPress

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

golpesudan

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genocidio israelo-statunitense a Gaza: riprendono i bombardamenti. 32 palestinesi uccisi

La tregua è durata sette giorni e stamattina, venerdì 1 dicembre, Israele ha ripreso a bombardare la stremata e distrutta Striscia di Gaza, lanciando una serie di attacchi su varie aree, colpendo soprattutto il sud, dove sono stati spinte molte migliaia di persone evacuate dal nord. 32 palestinesi sono stati uccisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Popolo mapuche: accanimento giudiziario verso i dirigenti mapuche con condanne carcerarie eterne

La persecuzione verso le dirigenze mapuche non cessano, nemmeno dietro le sbarre, dove ultimamente abbiamo visto condanne di decine d’anni, una vita intera in carcere, un peso della legge che non cade così nemmeno sui violentatori di diritti umani di questo paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La figlia di Che Guevara denuncia l’impunità per i crimini israeliani a Gaza

La dottoressa internazionalista cubana Aleida Guevara ha denunciato martedì l’impunità e i crimini israeliani, rendendo omaggio a Beirut ai martiri del canale panarabo Al Mayadeen.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La base siciliana di Sigonella spicca il volo.

La base siciliana di Sigonella spicca il volo verso le guerre stellari. L’ufficio stampa di U.S. Space Force, la divisione delle forze armate degli Stati Uniti d’America responsabile di tutte le operazioni spaziali, ha reso nota l’attivazione nella stazione aeronavale siciliana del 5th Space Warning Squadron Detachment 1 (5SWS/Det-1), distaccamento del 5° Squadrone di “pronto allarme” delle unità preposte alle Star Wars. La cerimonia di inaugurazione del centro di comando si è tenuta a Sigonella il 30 ottobre 2023.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: conferenza di Ilan Pappe.

Ilan Pappé, uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta Nuova storiografia israeliana, ospite alla Scuola Holden di Torino per un incontro aperto ai cittadini sul conflitto sulla Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I prigionieri repubblicani iniziano 24 ore di sciopero della fame a sostegno dei detenuti palestinesi.

I prigionieri repubblicani di tutta l’Irlanda si apprestano a fare uno sciopero della fame di un giorno, venerdì, a sostegno dei palestinesi attualmente detenuti nelle carceri israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Unità operativa rivoluzionaria di guerriglieri a Zap: “Noi non ci arrenderemo, ma il nemico sì”

Gerîla TV ha pubblicato un filmato del gruppo d’azione Girê Şehîd Pîrdogan che ha preso parte all’operazione rivoluzionaria per espellere l’esercito turco dalla regione occidentale di Zap, nelle zone di difesa di Medya controllate dalla guerriglia nel Kurdistan meridionale (Iraq settentrionale).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: rifiuto della condanna senza prove di 4 prigionieri politici mapuche del CAM

Queste azioni si iscrivono in un progressismo liberale che reprime i movimenti popolari, una tendenza che soddisfa le richieste dell’estrema destra e dei grandi imprenditori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chi sono i prigionieri palestinesi in Israele

Con lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas si è scatenata una fiera di maldicenze o di luoghi comuni non verificati: come, ad esempio, il fatto che i prigionieri palestinesi rilasciati, minorenni al momento dell’arresto, fossero tutti accusati o colpevoli di crimini gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Narrazioni di guerra, necessità di mobilitazione.

Verso il 21 ottobre, data scelta come prima tappa di un processo che vede impegnate molte realtà nazionali, è importante dare spazio a differenti aspetti che riguardano ciò che viene definita “escalation bellica”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Niger: perché il tentato colpo di stato preoccupa l’Occidente

Alcuni militari della guardia presidenziale avrebbero infatti circondato il palazzo dell’attuale presidente Bazoum, bloccandone gli accessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo strano “golpe” di Prigozhin. Arriva a 200km da Mosca e torna indietro

Un “golpe” piuttosto strano che lascia molte domande aperte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Golpe in Sudan. Scenari di guerra e le sporche alleanze dell’Italia

I sette milioni di abitanti di Khartoum sono allo stremo, barricati in casa per il timore di essere bersaglio di pallottole vaganti. Molti sono sfollati o profughi, scappati da guerre o contrasti interni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudan: feroce battaglia tra paramilitari e soldati filogovernativi. Sullo sfondo gli interessi internazionali per le miniere d’oro

A meno di due anni dal golpe militare di fine 2021, riprende il braccio di ferro per la conquista del potere con gli scontri concentrati nella capitale del Sudan, Khartoum.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I militari guardiani dell’estrattivismo in America Latina

Stanno uscendo nuovi dati che confermano il ruolo delle forze armate nell’assalto di domenica 8 gennaio al parlamento, al palazzo del governo e alla Suprema Corte di Giustizia a Brasilia. Non ci si sbilancia con il sospetto che gli assaltatori (terroristi secondo media e autorità) contarono sulla simpatia o un puntuale appoggio dei militari, ma loro sono stati gli organizzatori dell’evento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: Migliaia di abitanti si dirigono in carovana a Lima per chiedere la rinuncia della Boluarte

La Marcia dei Quattro Suyios fa riferimento a quella che ebbe luogo nell’anno 2000, quando migliaia di persone protestarono a Lima contro la fraudolenta rielezione di Alberto Fujimori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Brasile: tentato golpe bolsonarista, attaccati la sede del palazzo del Governo, del Congresso e della Corte Suprema

Questa domenica i simpatizzanti dell’ex presidente Jair Bolsonaro che non accettano il risultato elettorale hanno occupato con la forza tre edifici pubblici, cioè il Palazzo di Planalto, il Congresso Nazionale e la sede del Supremo Tribunale Federale, rompendo il blocco realizzato nella Spianata dei Ministeri a Brasília dalla Polizia Militare e dalla Forza di Sicurezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Perù in piazza dopo la destituzione di Pedro Castillo: dall’autogolpe del presidente al suo arresto, esplode la crisi di poteri

Negli ultimi dieci giorni di mobilitazioni in Perù, continua a crescere il numero dei morti a causa della repressione delle forze di polizia e militari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: colpo di stato fallito e trionfo dell’ultradestra

Giunse alla Casa di Pizarro portato da una potente mobilitazione andina. Gli esclusi del Perù credettero di vedere nel maestro rurale e dirigente sindacale, che fu protagonista di un lungo e di successo sciopero nel 2017, uno dei loro. Per il suo modo di parlare, per il suo sombrero e i suoi modi.