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Argentina: Gigantesco “piqueterazo” a Plaza de Mayo per l’aumento dei salari

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Come lo aveva annunciato il fronte unico delle organizzazioni piquetere -il cui numero supera qualsiasi precedente azione-, in tutto il paese si sono svolte numerose azioni contro gli aggiustamenti e per l’aumento del salario minimo e i programmi sociali. Nella Città Autonoma di Buenos Aires, decine di migliaia di manifestanti si sono diretti verso il potere politico, a Plaza de Mayo, dove hanno concluso la giornata con una manifestazione.

Si tratta dell’azione concertata tra il blocco che forma il Polo Obrero, e il Fronte di Lotta Territoriale (FOL – Fronte delle Organizzazioni in Lotta) – Movimento dei Popoli (Fronte Popolare Darío Santillán Corrente Plurinazionale, Izquierda Latinoamericana Socialista, MULCS Movimento per la’Unità Latinoamericana e il Cambio Sociale, Movimento 8 Aprile, Uguaglianza Sociale) – FAR e Copa en Marabunta – FOB Autonoma (Federazione delle Organizzazioni di Base, Autonoma) – OLP Resistere e Lottare), che si uniscono al piano di lotta del movimento piquetero indipendente, di fronte alla crescita della disoccupazione, della miseria, all’aumento dei prezzi, la mancanza di alimenti e la diminuzione delle entrate reali dei programmi sociali.

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In un paese dove 6 bambini su 10 sono poveri, questione recentemente riflessa nelle condizioni di vita di Maia, la bambina sequestrata e recuperata oggi, che vive insieme a sua madre in una “casetta” improvvisata nelle intemperie; con quasi il 50% della popolazione nella povertà e il salario minimo da fame a $21.600; con il 70% delle e dei pensionati che guadagnano il minimo, al di sotto dell’indice di indigenza; il movimento piquetero ha detto basta! E hanno convocato questa decisiva e storica azione di lotta unificata.

Da parte delle organizzazioni convocanti è stato denunciato che il paniere base triplica il salario minimo e che il paniere familiare è irraggiungibile per un disoccupato e una disoccupata, fatto che si aggrava nel caso di donne e diversità sessuali.

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I/le manifestanti sono giunti a Plaza de Mayo da tre diverse direzioni -Obelisco, Avenida de Mayo e Belgrano-, per far confluire decine di migliaia di donne e uomini dei quartieri più poveri del Conurbano e della Capitale.

Contro la fame e gli aggiustamenti

Il debito è con il popolo non con il FMI

Questo giovedì 18 scendiamo nelle piazze, strade e rotte di tutto il paese!!!

 

Foto: Ignacio Liang per Resumen Latinoamericano e la stampa operaia

18 marzo 2021

Resumen Latinoamericano

 

 

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