InfoAut
Immagine di copertina per il post

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

tradotto da Resumen Latinoamericano

Il corteo presidenziale stava percorrendo l’avenida Yrigoyen quando è stato aggredito da diverse persone che hanno lanciato pietre e insultato il presidente, accompagnato dalla sorella Karina, dal responsabile politico Sebastián Pareja, dai candidati José Luis Espert e Maximiliano Bondarenko e dal regista Santiago Oria.

«Confermateci che non arriverà in piazza. Vediamo che stanno attaccando il presidente. La situazione si è complicata parecchio», ha riferito il giornalista di C5N Lautaro Maislin, che si trovava sul posto nel momento di massima tensione.

Di fronte all’aggressione al corteo presidenziale con pietre, bottiglie e centinaia di insulti, la sicurezza presidenziale ha protetto il capo dello Stato e il furgone su cui viaggiava ha lasciato il luogo ad alta velocità per evitare ulteriori attacchi.

L’idea iniziale era che il presidente percorresse diversi isolati del distretto situato nella Terza Sezione Elettorale e concludesse con un grande evento in Plaza Grigera, cosa che alla fine non è avvenuta.

Fallita la carovana di Milei a Lomas de Zamora: due persone arrestate

Il presidente ha cercato di fare un giro a Lomas de Zamora, ma un gruppo di residenti ha protestato per la sua presenza nella zona.

Nel tentativo di attirare l’attenzione sulla campagna elettorale di Buenos Aires e di distogliere i riflettori dallo scandalo relativo al pagamento di tangenti all’Agenzia Nazionale per la Disabilità (Andis), mercoledì il presidente Javier Milei ha organizzato una carovana fallita a Lomas de Zamora, interrotta da una protesta dei residenti. “Tutto quello che dicono è una bugia”, ha dichiarato il presidente in risposta alla domanda sugli audio attribuiti a Diego Spagnuolo. L’intervento della campagna si è concluso con lanci di pietre e bottiglie contro i candidati e due persone arrestate.

«Tutto quello che dice (Spagnuolo) è una bugia e lo porteremo davanti alla giustizia e dimostreremo che ha mentito», è stata la prima frase di Milei al microfono di C5N, quando è stato interrogato sulle accuse del suo amico, avvocato ed ex titolare dell’Andis. Il presidente ha parlato dal cassone del furgone che ha percorso alcuni isolati lungo l’Avenida Yrigoyen, l’arteria principale del partito della periferia sud.

Milei ha scelto di mostrarsi nuovamente con sua sorella Karina, indagata per le presunte tangenti denunciate da Spagnuolo, e accompagnato anche dal candidato alla carica di deputato nazionale per Buenos Aires, José Luis Espert, che alla fine è fuggito dal corteo a bordo di una moto, e dal fondatore di La Libertad Avanza Sebastián Pareja.

Il corteo era previsto per le 14 a Yrigoyen e Laprida, ma è partito da Colombres, a tre isolati dal punto di ritrovo, e ha percorso solo quei metri lungo il viale principale, fino a svoltare su Laprida tra urla, insulti e oggetti lanciati contro Milei.

Il corteo fallito è iniziato circondato da un gruppo di militanti che Milei, Espert, Kairna e Pareja hanno salutato e incoraggiato, circondati da un nutrito gruppo di addetti alla sicurezza. Tra loro, il giornalista di C5n Laturo Maislín è riuscito a ottenere la prima dichiarazione del presidente sul caso delle registrazioni audio, ricevendo anche un avvertimento da uno dei membri della sicurezza: «Figli di puttana, dovrete andare in un altro paese per coprire notizie menzognere».

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

argentinacorruzioneMilei

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: corteo “Show Israel Red Card” contro la partita della vergogna tra Virtus e Maccabi Tel Aviv

Ieri, venerdì 21 novembre, corteo a Bologna contro la partita della vergogna, quella di basket tra Virtus e Maccabi Tel Aviv prevista alle 20.30 al PalaDozza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dieci giorni di fuoco. Una cronaca della rivolta in Nepal

In Nepal, gli ultimi dieci giorni hanno scompaginato lo scenario politico. A quasi vent’anni dalla rivoluzione che aveva deposto la monarchia, il sistema politico nepalese consolidato è entrato in una forte crisi di legittimità.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I signori della terra: i latifondisti transnazionali e l’urgenza di una redistribuzione

Troppa terra in poche mani: le dieci multinazionali che controllano milioni di ettari

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta: neve letale su Javier Milei

C’era molta attesa per l’uscita della serie Netflix tratta da L’Eternauta, il capolavoro del fumetto di fantascienza scritto da Héctor Oesterheld, disegnato da Francisco Solano López, e pubblicato sul periodico argentino Hora Cero Suplemento Semanal dal 1957 al 1959, poi ristampato nel 1961 su testata omonima.

Immagine di copertina per il post
Culture

L’Eternauta

Fu durante le feste di Natale del ’77 che mio padre, due miei zii e un loro amico si misero d’accordo per vedersi tutti i sabati di gennaio, dopo cena, per giocare a poker.