InfoAut
Immagine di copertina per il post

MrJob/Yoox, ieri a Bologna l’udienza nel processo contro i ricatti e le molestie. [+audio]

Si sono ascoltate ieri mattina le testimonianze di Gatti e Benassi, figure centrali della cooperativa Mr Job. L’ udienza processuale è rivolta proprio contro Federico Gatti, ex-responsabile della cooperativa per cui il processo ha avuto inizio nello scorso febbraio.
Una vicenda, questa relativa a MrJob/Yoox, che ha avuto strascichi, ivi compresi i licenziamenti politici verso facchine iscritte al S.I.Cobas che avevano denunciato i maltrattamenti di Gatti: inzialmente non solo ricatti e molestie a sfondo sessuale, ma vilipendio contro la religione professata dalle lavoratrici.
A seguire è stato sentito Benassi, presidente e fondatore della Mr Job, che ha difeso a spada tratta il suo operato e quello di Gatti, lasciando palesare la sua insofferenza contro i sindacati autonomi che difendono i diritti dei lavoratori altrimenti ingabbiati nella scatola chiusa concertata tra i padroni delle aziende e i sindacati confederali che anche nel caso della MrJob sono i sottoscrittori del Contratto Nazionale.

IL PRESIDENTE DI MR.JOB HA PIù VOLTE SOTTOLINEATO IL MASSIMO VALORE  CHE LA SUA “MR.LAVORO” DA SEMPRE DA’  AI PROPRI SOCI,  SALVO POI CONTRADDIRSI DAVANTI AD UNA P.M CHE PICCATA CHIEDEVA  PERCHE’ DOPO LE ACCUSE DI MOLESTIE E MALTRATTAMENTI L’AZIENDA  NON AVESSE AVVIATO  UN’INDAGINE INTERNA. DOMANDA SCONTATA A CUI IL PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA RISPONDEVA CHE “CERTO CHE AVEVA PROVVEDUTO AD INFORMARSI.. AVEVA CHIESTO AI RESPONSABILI, NON ERA SUFFICIENTE?”

Inoltre dalle parole di Benassi è emersa la completa arbitrarietà decisionale riguardo i compiti da svolgere assegnati dal responsabile e dai capi-reparto ai lavoratori e lavoratrici, in modo da allontanare qualsiasi sospetto sulle gerarchie nella catena di comando.

Le test sentite successivamente si sono prodigate nel cercare di smentire meccanicamente qualsiasi implicazione e responsabilità dei capi e di Gatti, non mancando di contraddirsi nel tentativo di coprire le responsabilità di chi impartiva gli ordini.

Questa predisposizione a coprirsi le spalle tra responsabili e alcuni tra i lavoratori più fedeli all’ azienda non fa nient’altro che esplicitare il sistema Yoox comune a molti altri magazzini, dove viene favorito un clima di astio e contrapposizione verso quei lavoratori/trici che come nel caso Yoox non hanno accettato maltrattamenti e molestie, organizzando la loro ribellione con tutti i mezzi a loro disposizione, dallo sciopero fuori dai cancelli all’ aula di un Tribunale in cui i loro aguzzini verranno processati. 

Di seguito alcuni stralci di interviste che pubblicammo a partire dal Luglio del 2014:

– Le prime settimane il responsabile F.G. della cooperativa Mr.Job entrava nello studio fotografico una volta all’ora e si rivolgeva a noi sempre nello stesso modo.
“Allora quanti pezzi avete fatto? Dieci in più? Se non li avete fatti non voglio nemmeno sapere il numero . Vengo tra un’ora per sapere che avete fatto dieci pezzi in più.”

– “Se non avete voglia di lavorare (ci diceva) domani state a casa che io prendo altre ragazze”

“ Non avete voglia di fare niente e non capite un cazzo” ci urlava sbattendo i pugni sul tavolo e se qualcuna provava a parlare o a giustificarsi lui urlava frasi come : “basta non me ne frega un cazzo di quello che avete da dirmi . A me interessano solo i pezzi che dovete fare….perchè fuori c’è la fila di gente che ha bisogno di lavorare e voi per stare qui dovete sputare il sangue”

“Sei la prossima che mi scopo” o ancora “Il certificato portamelo in bagno” o “ Se non fai la produttività te ne puoi stare anche a casa”

“Mi si diceva : “Come sei bella! Fammi veder come balli la danza del ventre”. Una volta lui si avvicinò a me e mi toccò in maniera impropria baciandomi sul collo. Io mi irrigidì e lo pregai di non farlo mai più. Di fronte ai miei espliciti rifiuti il suo atteggiamento cambiò e le sue attenzioni mutarono in atteggiamenti punitivi. Venivo spostata continuamente di reparto. Mi venivano addebitati errori che io sapevo di non aver fatto . Mi furono negate sistematicamente le ferie che in tre anni non potei mai fare, nemmeno per un solo giorno.”

Da una parte quindi le ragioni da vendere delle lavoratrici, dall’altra gli interessi di una cooperativa inseriti all’ interno di un mondo dove la precarizzazione comporta non solo sfruttamento, ma vessazione e molestia all’ interno della stessa prestazione lavorativa.

Su questa udienza abbiamo raggiunto la voce dell’ avvocato delle lavoratrici, Marina Prosperi 

Link audio

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.