InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’accordo tra MIUR e McDonald’s, il simbolo della “Buona Scuola” di Renzi

Ma non solo McDonald’s: tra i “campioni dell’alternanza” come li definisce lo stesso MIUR, ci sono imprese come Fiat, multinazionali come Eni, marchi di abbigliamento come Zara, banche come Intesa San Paolo. Il piano della Giannini sembra quindi un bel regalo a queste aziende, che potranno – venendo pure ringraziate dal ministero! – sfruttare liberamente un po’ di manodopera sottopagata e procedere, magari, a ristrutturazioni della propria forza-lavoro a partire dal ricatto della possibile sostituzione con eventuali studenti meritevoli.

L’alternanza scuola-lavoro si configura come ulteriore strumento di disciplinamento della scuola della Giannini: una scuola dove già i test Invalsi costruiscono un’abitudine ad una valutazione puramente quantitativa delle conoscenze, dove divieti di ogni tipo all’interno delle scuole mettono in riga le vite degli studenti e delle studentesse, dove in tutti di modi è contestata e sabotata la possibilità di esprimere dissenso senza essere sottoposti a vendette da parte dei presidi-manager che gestiscono gli istituti.

Interessante è ripercorrere il percorso in cui si è sviluppata la dialettica tra i movimenti studenteschi e la ristrutturazione del comparto della formazione da parte dei vari governi, fino a quello attuale; se sin dalla fine degli anni ’90 negli istituti superiori forte mobilitazione era costruita intorno al nodo dell’ottenimento di un sapere meno nozionistico, di un sapere vivo, non piatto e ammuffito come quello che caratterizzava il mondo della formazione. si può vedere come successivamente questa spinta non sia stata del tutto ignorata. Al contrario, questa è stata via via sussunta, traducendosi in quella che il Miur ora chiama pomposamente “la scuola delle competenze”.

Questo cambiamento di prospettiva didattica e pedagogica è stato sbandierato come una delle grandi conquiste della scuola italiana, e inculcato a forza agli insegnanti in ogni singolo corso di formazione o di abilitazione. E’ quasi banale sottolineare come nelle linee guida che il ministero ha prescritto ai docenti non si parla di sviluppo della competenza di critica al sapere, o di sviluppo di un sapere come trasformazione dell’esistente. Se da una parte l’alternanza scuola lavoro educa fin da giovani a precariato e lavoro gratuito, dall’altra la scuola delle competenze allena quelle capacità e abilità efficienti al fine del buon funzionamento del sistema.

Risulta quindi lampante che il buon funzionamento del sistema significa instillare la competenza nell’essere sfruttati, e al suo interno come vediamo dal caso MIUR-McDonald’s, questo si trasmette pure agli studenti.

Un’ideologia, quella della scuola della Giannini, perfettamente in linea con il dispositivo della “promessa” che è pietra fondamentale delle retoriche renziane, e che proprio per questo non è facile scardinare; annunciata in pompa magna come necessario stravolgimento di una scuola dai programmi lassisti e inutili all’inserimento nel mondo del lavoro, l’Alternanza sfrutta le difficoltà dovute alla crisi e alla disoccupazione di massa e non è detto che almeno nelle sue fasi iniziali non possa essere ben accolta dagli studenti e dalle studentesse, che potrebbero vedervi un’opportunità ad ogni modo da cogliere per non avere rimpianti.

Per quanto risulta difficile capire come lavorare da McDonald’s o Zara possa essere legato a qualsiasi tipo di percorso formativo, come possa essere considerato un punto d’arrivo personale alla quale la scuola dovrebbe preparare, sarà compito delle realtà politiche studentesche attive nei licei e nei tecnici svelare la strutturalità di questa illusione, il suo carattere di sfruttamento e di messa a valore, le sue forme di disciplinamento e di formazione di soggettività utile agli interessi delle grandi aziende. Non sarà un percorso nè facile nè breve, ma assume rilevanza sempre più strategica.

L’ottimismo deriva dal fatto che il rifiuto della scuola come istituzione disciplinare è un dato che salta agli occhi appena si entra in una classe, qualsiasi sia la parte della cattedra in cui ci si siede. E’ un rifiuto che si esprime in maniera differente a seconda delle età dei/lle ragazze/i: nei più giovani è vera e propria insofferenza, quasi fisica, nel dover stare seduti al banco, dover rispettare i tempi imposti, una scuola vissuta come un carcere. Nei più grandi questa insofferenza, acuita dalla comprensione del fatto che al di fuori dei banchi la situazione possa essere sempre meno positiva, potrebbe trasformarsi in un potente motore di dissenso.

E’ probabilmente per questo che i dispositivi di disciplinamento nelle scuole si sono fortemente inaspriti negli ultimi anni, complici anche le nuove tecnologie (registro elettronico, badge…). Ne sono esempio le telefonate ai genitori in caso di assenza, le bocciature per motivi comportamentali, i lavori socialmente utili, fino ad arrivare a paradossi come le sospensioni con obbligo di frequenza. Tutti temi sui quali bisogna aprire una riflessione, tesa alla creazione di percorsi di lotta che rompano la gabbia costruita intorno ai più giovani al fine di disciplinarli, a dare ossigeno allo sviluppo di nuovi cicli di lotta.

C’è un solo ostacolo a questa pedagogia dell’obbedienza: gli studenti e le studentesse, con i propri percorsi di lotta e insubordinazione!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’autunno braudeliano dell’America

Riprendiamo dal sito Phenomenalword questo interessante contributo sulle antinomie della Trumpeconomics a cura di Di Benjamin Braun (Assistant Professor of Political Economy, LSE), Cédric  Durand (Professor of Political Economy, University of Geneva).  Fazioni del capitale nella seconda amministrazione Trump. Secondo lo storico Fernand  Braudel, il declino egemonico è storicamente accompagnato dalla finanziarizzazione. Di fronte a una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una resa dei conti coloniale: come la guerra di Israele contro l’Iran riapre vecchie ferite

Riprendiamo di seguito questo articolo di Soumaya Ghannoushi, apparso su Effimera. Condividiamo in gran parte quanto scritto nel testo e nell’introduzione di Effimera, ci teniamo a sottolineare per quanto riguarda il nostro punto di vista che sicuramente quello del multipolarismo rappresenta un orizzonte del desiderio tra le masse del sud del mondo (ed anche qui […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

TRUMP II: La guerra commerciale si fa globale. 

Riprendiamo e traduciamo il contribuito che i compagni di Chuang hanno dato al neonato progetto editoriale “Heatwave”.  Buona lettura. In questo primo contributo al nuovo progetto Heatwave, rispondiamo alle domande di questo collettivo sull’impatto globale delle ultime ondate di dazi americani. La panoramica completa di questa inchiesta può essere letta sul loro sito web, insieme […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

“I padroni del mondo:come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia”

Venerdì 6 giugno presso il CSOA Askatasuna alle ore 19.30 si terrà insieme all’autore Alessandro Volpi la presentazione del libro “I padroni del mondo: come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia” (Laterza, 2024).  D’accordo con l’autore pubblichiamo l’introduzione del libro. Mappe. Esiste un legame evidente fra l’idea che serva una continua […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il posto di Hamas (e di chi chi seguirà o precede) in Palestina

Qualche precisazione sul ruolo del movimento, all’interno di una più ampia cornice di lotta anticoloniale di Lorenzo Forlani, da lorenzoforlani.substack.com Mi sembra sia arrivato il momento, o forse non ha mai smesso di esserlo. Vogliamo parlare di Hamas? E parliamo di Hamas, una volta per tutte, tentando di scrollarci di dosso paranoie, tensioni mai sopite, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Note preliminari sul «sistema degli Stati»

È generalmente noto che Karl Marx, nel piano del Capitale, prevedesse una sezione dedicata allo Stato – sezione di cui non scrisse nemmeno una bozza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Russia: i segreti della resilienza economica

Abbiamo tradotto il testo di Mylène Gaulard, docente di economia presso Università Pierre Mendes France – Grenoble 2, apparso originariamente su Hors-serie in quanto intende mettere a nudo l’enorme distanza tra la narrazione dominante occidentale (e principalmente europea) sul conflitto in Ucraina e la realtà materiale dei rapporti di forza economici e geopolitici che si stanno ridefinendo su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump 2.0: una svolta epocale?

Un confronto sulla percezione che sulle due sponde dell’Atlantico si ha della crisi in corso è importante, ma deve scontare uno choc cognitivo dovuto alla difficoltà di mettere a fuoco una svolta forse epocale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Conferenza stampa al Comune di Mazzé verso l’assemblea regionale “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare”

Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa di lancio dell’Assemblea Regionale di Confluenza dal titolo “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare” che si terrà al Palaeventi di Mazzé sabato 12 luglio dalle ore 9.30

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla guerra

Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Fuoco e ghiaccio: lezioni dalla battaglia di Los Angeles

Traduciamo questo articolo anonimo dal sito ill will. Il testo è del 14 giugno, quindi scritto nei giorni caldi delle rivolte. Ci sembra importante cercare di seguire il dibattito interno al movimento che si sta dando negli Usa, per provare a restituire la complessità delle questioni che esso mette sul tappeto.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Ex-GKN: partecipata assemblea dopo le notizie di sgombero

In vista della due giorni di mobilitazione del prossimo 11-12 luglio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Culture

«Banditi» per necessità ovvero la Resistenza così come fu

«Una nuova retorica patriottarda o pseudo-liberale non venga ad esaltare la formazione dei purissimi eroi: siamo quel che siamo: […] gli uomini sono uomini»

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Potere al Popolo: “Scoperti altri 3 poliziotti infiltrati nelle nostre organizzazioni giovanili”

Potere al popolo ha scoperto l’esistenza di altri 3 poliziotti infiltrati nel partito, in particolare nelle sue organizzazioni giovanili

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

“Restiamo umani”. Lavoratori e lavoratrici AvioAero dicono No al riarmo ed al genocidio

Nel silenzio assordante del governo italiano e dell’Unione Europea assistiamo quotidianamente al massacro in diretta streaming del popolo palestinese. Nessuna parola di condanna per chi sta commettendo crimini contro l’umanità! In un momento così complicato, l’Europa ed in primis l’Italia, al posto di occuparsi ed utilizzare risorse per aumentare e migliorare servizi collegati all’istruzione, alla […]