InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il “caso Montante”, ovvero la solita storia dell’antimafia

||||

Fatta salva la presunzione di innocenza, che non si nega a nessuno, quello che emerge dalle indagini sul “caso Montante” è una schifezza. L’intreccio tra imprenditori, politici, poliziotti in un “sistema” di interessi finalizzato all’uso e abuso di risorse pubbliche, attraverso il potere di influenzare la politica anche con mezzi, diciamo così, poco eleganti, quali dossieraggi e immagini sulla vita privata per influenzare e fare pressione, lascia davvero senza parole.

Qui non ci sono mafiosi con la coppola storta e la lupara a due botte; qui ci si muove tra i palazzi dorati e i tappeti ricamati e le felpate stanze della ricchezza industriale e del potere politico a Roma e a Palermo, a livello nazionale e regionale, ma la schifezza è la medesima. Anche perché è ammantata di “Antimafia”. E basterebbe pensare a quanti ragazzi, delle scuole, siano stati coinvolti in eventi e iniziative per commemorare questo e quello, per onorare questo e quello, per sorbirsi estenuanti passerelle in cui parlavano questo e quello, per immaginare la loro delusione ora, il loro disincanto ora. La loro rabbia ora.

La presidenza di Confindustria Sicilia porta sfiga, a voler essere buoni. Perché dopo Ivan Lo Bello e lo stesso Montante ora tocca anche a Catanzaro, fresco (un anno fa) di nomina, essere indagato. Magari uno qualche domanda se la pone, come mai succede questa cosa – che poi la seconda carica di Confindustria nazionale, il vicepresidente, finisca sempre con il risultare coinvolto in cose, diciamo così, poco trasparenti, dove al centro di tutto c’è l’assegnazione di appalti, il trasferimento di fondi, la destinazione di aree, la conquista di cariche, la costruzione di un apparato di servizio (sicurezza, guardie del corpo, uffici-stampa) che serve per fare scena, per “impressionare” e avere voce in capitolo e accaparrarsi piccioli.

Nulla di personale – lo diciamo al nuovo presidente della Commissione antimafia – ma la prima bonifica da compiere sarebbe proprio scioglierla st’antimafia. Perché, indipendentemente dalle persone, è ormai diventata uno straccio da agitare e una leva per garantirsi visibilità, potere, denaro, in un intreccio orribile e morboso (è proprio il caso di dirlo) in cui ci sono coinvolti personaggi di primo piano. Una trentina di indagati – e a quei livelli di potere, il che lascia immaginare quanti altri “sottoposti” siano stati coinvolti o costretti, per favorire atti, nomine, passaggi – non sono un’anomalia, sono un sistema ben radicato.

E allora, ci chiediamo: è solo l’inevitabile debolezza umana che cede alla corruzione e al malaffare il fatto che i “campioni della legalità” si scopre spesso siano invece degli zozzi trafficoni che accumulano potere e ricchezze e se le spartiscono? E la questione sta tutta nel sostituire Peppe con Ciccio, perché abbiamo scoperto che quello era disonesto e ora ci mettiamo uno onesto? (che ci sono le persone per bene, certo che ci sono). Dobbiamo sperare nelle indagini, nei tribunali, nei processi, che poi inevitabilmente finiscono in bolle di sapone, perché qui non si tratta di togliere una mela marcia dato che sembra piuttosto un castello di carta dove le tessere si tengono insieme una con l’altra? O invece è sto criterio della “legalità” che andrebbe rivisto, capito, adattato alle condizioni di lavoro e di vita della Sicilia, nei cui quartieri spesso per mettere assieme il pranzo con la cena si è costretti a vivere sulla soglia dell’illegalità? La “legalità” non è un concetto astratto ma storico, materiale, proprio come il diritto. E non ci sono “sacerdoti” che possono dispensarla officiando riti e distribuendo etichette e prebende. Perciò, ripartiamo dalle condizioni di vita e di lavoro: la nostra legalità sta qui. Nelle lotte per i diritti. Nei quartieri e nella vita comune – non nei palazzi e nei ricchi uffici. Perché palazzi e ricchi uffici non sono le “istituzioni” del vivere comune. Sono lo Stato. Ecco, tenetevelo questo Stato e la sua legalità – dato che questo è il risultato.

da Antudo

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

antimafia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Più conflitti, meno conflitti di interesse

“Le mie mani sono pulite” ha detto il sindaco Sala nella seduta del consiglio comunale dove ha sacrificato il suo capro – l’assessore all’urbanistica Tancredi, coinvolto nelle indagini della procura milanese su alcuni (parecchi) progetti di trasformazione urbana.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Robert Ferro – Dove va l’Europa? Crisi e riarmo nel cuore dell’Unione

Dal welfare al warfare, dall’automotive al carroarmato, dall’«Inno alla gioia» di Beethoven alla «Marcia imperiale» di Dart Fener. Nel cambio di tema che fa da sfondo all’Europa, l’imperialismo colpisce ancora. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Raffaele Sciortino – L’imperialismo nell’era Trump. Usa, Cina e le catene del caos globale

Che cos’è l’imperialismo oggi, nell’era di Trump? da Kamo Modena Non è una domanda scontata, né una mera speculazione teorica; al contrario, siamo convinti che sia un nodo fondamentale, tanto per chi vuole comprendere il mondo, quanto per chi mira a trasformarlo – partendo, ancora una volta, da dove si è, da dove si è […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dal margine al centro: ripensare il/i Sud tra giustizia sociale e territoriale

Parlare del margine, per Jacques Derrida, significa, in realtà, parlare del centro.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

I Costi Planetari dell’Intelligenza Artificiale

“Artificial Intelligence is neither artificial nor intelligent.” – Kate Crawford, Atlas of AI

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Mimmo Porcaro – L’Italia al fronte. Destre globali e conflitto sociale nell’era Trump

La tendenza alla guerra delle società capitalistiche è diventato un fatto innegabile, lo vediamo sempre più concretamente; ed è una dinamica che arriva a toccarci sempre più direttamente.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Los Angeles, o la fine dell’assimilazione

“Non è nostro compito inventare strategie che potrebbero permettere al Partito dell’Ordine di respingere il diluvio. Il nostro compito è piuttosto quello di individuare quali compiti necessari ci vengono assegnati giorno per giorno, quali forze di creatività, determinazione e solidarietà vengono chiamate in causa, e quali forme di azione appaiono ora ovvie a tutti.”

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’autunno braudeliano dell’America

Riprendiamo dal sito Phenomenalword questo interessante contributo sulle antinomie della Trumpeconomics a cura di Di Benjamin Braun (Assistant Professor of Political Economy, LSE), Cédric  Durand (Professor of Political Economy, University of Geneva).  Fazioni del capitale nella seconda amministrazione Trump. Secondo lo storico Fernand  Braudel, il declino egemonico è storicamente accompagnato dalla finanziarizzazione. Di fronte a una […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una resa dei conti coloniale: come la guerra di Israele contro l’Iran riapre vecchie ferite

Riprendiamo di seguito questo articolo di Soumaya Ghannoushi, apparso su Effimera. Condividiamo in gran parte quanto scritto nel testo e nell’introduzione di Effimera, ci teniamo a sottolineare per quanto riguarda il nostro punto di vista che sicuramente quello del multipolarismo rappresenta un orizzonte del desiderio tra le masse del sud del mondo (ed anche qui […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Frugando nel Borsellino

  Ci scusiamo subito per questo infelice gioco di parole che può apparire un filo irrispettoso se rapportato all’importanza del tema trattato; ma il “tema” è almeno subito chiaro a tutti. Mancano pochi giorni all’anniversario della strage di via D’Amelio, quest’anno però la solita retorica annacquata sugli eroi dell’antimafia ha interrotto la routine della classica […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Falcone e Borsellino non sono i miei eroi

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta di uno studente palermitano riguardo la commemorazione che, ogni anno come oggi, si celebra a Palermo per ricordare i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ho sempre rispettato la morte e i morti. Ho sempre rispettato la vita di tutti, perché tutti hanno pari diritto di viverla. Ma soprattutto […]