InfoAut
Immagine di copertina per il post

Firenze: crollo in un cantiere Esselunga. Cinque operai morti, lunedi sciopero sindacati di base

Il bilancio definitivo è di cinque morti e tre feriti. Tra le vittime un italiano di 60 anni, Luigi Coclite, di origine nordafricana le altre. Tutti originari della Romania i tre feriti. Ieri proclamato il lutto cittadino a Firenze – con un minuto di silenzio alle 15, col sindaco Dario Nardella presente in piazza della Signoria – e quello regionale in Toscana.

Venivano dalla Lombardia i quattro operai di origine africana morti nel crollo del cantiere a Firenze: Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni, era residente a Palazzolo sull’Oglio nel Bresciano, e nello stesso paese da alcune settimane vivevano a casa di amici Bouzekri Rahimi, marocchino di 56 anni, e Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni. Un’altra vittima, Taofik Haidar, 45enne marocchino, viveva da 15 anni in Italia, da 8 a Palazzolo sull’Oglio mentre da due mesi si era trasferito a Chiuduno (Bergamo). Haidar lascia nel paese d’origine la moglie e due figli. Lo scorso anno aveva lavorato per un’azienda bresciana in un cantiere di via Da Vinci a Treviglio (Bergamo) ed era stato anche iscritto alla Fillea-Cgil di Bergamo fino al 21 novembre del 2023. Il titolare di una macelleria islamica di Palazzolo ha avviato una raccolta fondi per aiutare le famiglie delle vittime.

L’azienda committente e la ditta appaltatrice del crollo nel cantiere Esselunga a Firenze sono gli stessi degli incidenti avvenuti nel cantiere di un altro supermercato del gruppo lombardo della Gdo a Genova, nella zona di San Benigno avvenuto il 10 febbraio 2023 in cui tre operai erano rimasti feriti a causa del cedimento di una rampa del parcheggio a uso della nuova Esselunga: la Villata spa, l’immobiliare partecipata al 100% da Esselunga, e Aep, attività edilizie pavesi, con sede a Pieve del Cairo (Pavia).

Nel capoluogo ligure la procura, dopo la Asl3, aveva aperto un fascicolo per fare luce sul rispetto delle norme di sicurezza dopo il crollo di una rampa in cemento e poi di una cancellata nel giro di un paio di mesi. In quelle occasioni ci furono alcuni feriti ma non vittime. L’incidente era avvenuto in via Albertazzi. Tre mesi dopo, nello stesso cantiere, un altro episodio: una cancellata, cadendo, aveva investito, ferendolo in maniera grave, un altro lavoratore rimasto ricoverato a lungo in gravi condizioni all’ospedale San Martino. La Asl3 genovese fece sequestrare l’area e la procura di Genova aprì un fascicolo mettendo sotto la lente la ditta esecutrice dei lavori e quella che avrebbe dovuto effettuare i controlli sulla sicurezza. Dopo il dissequestro il cantiere è ripartito.

USB Conf. Firenze insieme alle altre organizzazioni sindacali di base, a seguito della strage avvenuta nella mattina del 16 febbraio presso il cantiere Esselunga di via Mariti a Firenze, proclamano per lunedì 19 febbraio lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del settore privato della provincia di Firenze per l’intera giornata. “Con lo sciopero, chiediamo l’immediata approvazione di una legge che introduca il reato di omicidio e lesioni gravi e gravissime sul lavoro. Chiediamo inoltre l’immediata interruzione del sistema di appalti e sub-appalti. In occasione dello sciopero, è indetto un presidio presso la Prefettura di Firenze, via Camillo Cavour 1, dalle ore 10.00.

Martedì 20 dalle ore 10 si terra’ invece un presidio sotto al Ministero del Lavoro a Roma dal titolo “Basta stragi, basta impunità: vogliamo l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro”.

Sentiamo Dario USB Firenze Ascolta o scarica 

VENERDI 16 FEBBRAIO

Ennesima strage sul lavoro, stavolta a Firenze, in un cantiere in zona Novoli dov’è in corso la costruzione di un supermercato Esselunga. Verso le 9 ha ceduto una delle travi portanti della struttura uccidendo tre operai e ferendone altri tre, trasportati all’ospedale di Careggi con traumi da schiacciamento: due di loro sono gravissimi ma non in pericolo di vita. Sotto le macerie però si cercano altri due lavoratori dispersi, che non danno segnali.

Le speranze di trovarli vivi “sono ridotte al lumicino” e sul posto sono giunti cingolati ed escavatori coordinati dai vigili del fuoco per cercare di ritrovare i corpi. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo e ovviamente il cantiere è finito sotto sequestro.

“Dolore e sgomento per la tragedia al cantiere del nuovo supermercato a Firenze. Seguiamo costantemente la situazione. Esprimo a nome mio e del Comune di Firenze cordoglio per le vittime e ringrazio tutti i soccorritori in azione. In attesa di aggiornamenti sugli altri operai coinvolti”, ha scritto sui social il sindaco Dario Nardella, che al momento si trova in un viaggio istituzionale in Israele e Palestina. Il sindaco, che rientrerà in anticipo dal viaggio, ha proclamato il lutto cittadino per domani a Firenze.

Queste invece le parole di Marina Caprotti, presidente di Esselunga: “Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente di questa mattina nel cantiere di via Mariti a Firenze. Siamo sconvolti per quanto avvenuto. Il cantiere in costruzione era affidato in appalto a una società terza e siamo a disposizione delle autorità per contribuire a chiarire la dinamica di quanto accaduto e per qualsiasi esigenza. In segno di lutto nel pomeriggio i negozi Esselunga della città di Firenze
verranno chiusi”.

Davanti al cantiere si è radunata una piccola folla di persone, con qualche contestazione spontanea. “Queste non sono cose che capitano per caso, sono omicidi di stato”, ha gridato una ragazza, “Non serviva a nessuno questo supermercato”, hanno urlano alcuni cittadini.

L’area dell’ex Panificio Militare nel quartiere 5, tra Novoli e Rifredi, è oggetto di lavori per la realizzazione di un nuovo supermercato, una struttura commerciale disposta su due livelli, con superficie di vendita totale di 2500 mq. Realizzato negli anni venti del novecento, il complesso è stato utilizzato come Panificio militare fino al 1936 per fornire generi di prima necessità alle strutture militari della città; in seguito è stato utilizzato solo come magazzino e rimessa. Dismesso definitivamente alla fine degli anni ’70 è stato poi abbandonato.

I sindacati confederali hanno proclamato uno sciopero generale regionale oggi nelle ultime due ore di turno: lo indicono Cgil-Cisl- Uil Toscana: ” La tragedia di oggi, così imponente nelle dimensioni, è solo l’ultima di una lunga serie. Il problema della sicurezza sul lavoro deve essere considerato prioritario: è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in un bollettino di guerra, è inaccettabile che chi esce di casa per recarsi a lavoro non vi faccia più ritorno, che non riveda mai più la propria famiglia e i propri affetti. Facciamo appello a istituzioni, mondo delle imprese e della politica, organi di controllo: basta morti sul lavoro!”, si legge in una nota delle sigle sindacali, che hanno convocato un presidio davanti alla Prefettura di Firenze alle 17.00 di oggi.

Dal presidio il collegamento con Emanuela Bavazzano vicepresidente di Medicina Democratica Ascolta o scarica 

Daniele Calosi, segretario della Fiom-Cgil di Firenze, Prato e Pistoia, denuncia come alle vittime “ veniva applicato il contratto di metalmeccanici seppur stessero svolgendo lavori edili, ovvero un contratto a costo minore per risparmiare. Il commento di Marco Carletti segretario generale Fillea-Cgil Firenze Ascolta o scarica 

“Quella di Firenze è una tragedia inaccettabile che si ripete dentro la logica del subappalto e degli appalti al massimo ribasso che deve essere contrastata a livello nazionale per questo proporrò per la prossima settimana anche agli altri sindacati un’iniziativa generale”. Lo ha detto a Pisa, a margine di un convegno di Cgil Toscana, Ires e Università di Pisa, il segretario della Cgil, Maurizio Landini. Ascolta o scarica 

Se io non torno, brucia tutto. 3 morti al giorno di media. Lo sapevi che doveva succedere di nuovo, lo sapevi. Perché è una guerra e in guerra si muore. Ed in fondo è solo colpa nostra. Colpa nostra che lo permettiamo. Che non siamo stati in grado di imporre nuovi rapporti di forza. E allora: allora loro devastano le nostre vite. Non permettiamo che il rito prenda il sopravvento sul dolore reale. Che sia sciopero generale. Che non si provi a balbettare, esitare, sciopero generale. #insorgiamo” scrive il Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze. 

“Non è un incidente è una strage annunciata. Scioperiamo insieme l’8 marzo, perché non si può morire di lavoro e di violenza”. Cosi’ NUDM Firenze.

da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Sfruttamentodi redazioneTag correlati:

appaltiEDILIZIAesselungaFirenzemorti sul lavoro

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro: maxi-sequestro a GS (Gruppo Carrefour). Quale futuro attende lavoratori e lavoratrici?

Si arricchisce di ulteriori dettagli il maxisequestro della Procura di Milano (65 milioni di euro) a Gs spa, il gruppo di 1.500 supermercati italiani di proprietà del colosso francese Carrefour.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’attività sindacale equiparata ad “associazione a delinquere”: la Procura di Piacenza ci riprova

Dunque, sebbene il carattere tutto politico di questo teorema sia stato ampiamente smascherato, ciò non ha frenato la procura di Piacenza dal perseguire il proprio scopo di criminalizzare il SI Cobas

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Esselunga di Firenze: qualcosa si muove

A due settimane dal crollo nel cantiere per la costruzione di un nuovo negozio Esselunga nel quartiere di Rifredi, che ha provocato la morte di cinque operai, la popolazione locale continua a mobilitarsi

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Crollo di Firenze: la destra diventa europeista quando si tratta di deregolamentare il lavoro

Cinque operai morti e tre feriti, questo è il tragico bilancio del crollo avvenuto venerdì 16 febbraio nel cantiere del supermercato Esselunga in via Mariti, a Firenze, morti che si aggiungono alla lunga lista di una strage silenziosa.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Addio Pasquale, compagno generoso ed instancabile

Apprendiamo con amarezza che per un malore improvviso è venuto a mancare Pasquale Lojacono.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Monza: “Dita spezzate e calci a terra”, violento sgombero poliziesco del presidio SI Cobas 

“Nuova escalation di violenza di Stato contro il sindacato SI Cobas: brutale aggressione contro i lavoratori e il coordinatore di Milano Papis Ndiaye“

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero degli addetti al settore cargo di Malpensa

Sciopero all’aeroporto di Milano Malpensa degli addetti al settore cargo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Cremona: la polizia sgombera la Prosus, occupata da 4 mesi dai lavoratori

I lavoratori dell’azienda di macellazione Prosus di Vescovato, alle porte di Cremona, che dal 16 ottobre 2023 occupavano lo stabilimento sono stati sgomberati questa notte.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

SI Cobas: pistola puntata verso gli operai di Verona e aggressione con metodo mafioso a Prato

Gravissima vicenda fuori dai cancelli della Maxidi di Belfiore, in provincia di Verona: una guardia giurata ha puntato la pistola in faccia ai lavoratori in sciopero da mesi per chiedere l’applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, oltre che a salari e condizioni di lavoro migliori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Firenze: caricati studenti e studentesse dell’università. Chiedevano all’ateneo di recidere i rapporti con Israele

A Firenze iniziativa per denunciare i rappotti tra l’ Ateneo e Israele con un presidio sotto un blindato Senato accademico. Mentre il corteo si dirigeva verso l’Università è stato caricato due volte dalla Polizia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Un altro morto nei cantieri Tav francesi

Nel silenzio delle testate di informazione italiane, anche locali registriamo un altro morto nei cantieri geognostici della Torino Lione in Francia. E’ un ragazzo di 31 anni, dipendente della ditta Vinci, colosso delle costruzioni francese che lavorava nel cantiere di Saint Martin la Porte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Firenze: migliaia di persone in corteo per opporsi all’ampliamento dell’aeroporto

Sabato 30 settembre. Manifestazione contro l’ampliamento dell’Aeroporto di Firenze: migliaia le persone che hanno manifestato questo pomeriggio dal quartiere delle Piagge a Firenze per il corteo contro il progetto di potenziamento dell’aeroporto di Peretola con la nuova pista.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Studentati di lusso nell’età del social washing

Grazie alla riduzione dei costi dello spostamento di persone, ai profitti della finanziarizzazione e alle dinamiche economiche innescate dalla logistica, pochi imprenditori – gli osannati “investitori esteri” – hanno potenziato il proprio ruolo investendo capitali in beni storico-artistici e in servizi turistici situati in città e territori d’attrazione planetaria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gran Bretagna: cemento “a scadenza”

La chiamano già la “crisi del cemento”. Nel Regno Unito sono già state chiuse 150 scuole perché rischiano di crollare, ma ma la lista degli edifici scolastici a rischio in tutta la Gran Bretagna sale di ora in ora e potrebbe comprendere anche case di cura, ospedali, ambulatori medici e uffici.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strage di Brandizzo: in duemila in corteo a Vercelli. I familiari rifiutano i funerali di Stato

In duemila ieri hanno attraversato silenziosamente Vercelli per rivendicare sicurezza sul lavoro dopo la strage di Brandizzo che ha portato alla morte di cinque operai. Il corteo dei sindacati è partito dalla stazione ferroviaria e si è concluso davanti alla prefettura, dove dai manifestanti si è alzato l’urlo «Basta!».