InfoAut
Immagine di copertina per il post

Carceri tra paure e abusi

||||

Dopo le rivolte dei giorni scorsi, alle segnalazioni giornaliere relative alla quotidianità detentiva in cui si riscontra un’ «economia dei diritti sospesi» si aggiungono, numerose, quelle concernenti i pestaggi, violenze e umiliazioni subite dai detenuti trasferiti dagli Istituti di Foggia, Modena, Rieti e Melfi che vanno ad aggravare ulteriormente il bilancio iniziale di 13 detenuti morti per cause ancora da verificare.

Dal carcere di Voghera abbiamo ricevuto le voci univoche di un violento pestaggio a seguito della richiesta da parte dei detenuti di poter tranquillizzare i familiari telefonicamente dopo che è diventato ufficiale il caso di contagio nella settima sezione e la messa in quarantena dei compagni di cella dell’uomo ricoverato al San Paolo.

A darne testimonianza alla nostra Associazione sono, con grande preoccupazione da noi condivisa, i famigliari dei ristretti, quasi tutti meridionali. Riportiamo una delle tante testimonianze registrate: “ieri sera sono saliti un grosso numero di agenti penitenziari provvisti di manganelli ed hanno iniziato ad inveire contro di noi detenuti che eravamo spaventati in quanto avevano portato via 4 detenuti con la febbre. Abbiamo richiesto di poter effettuare il tampone per riscontrare un’eventuale positività al covid-19. Si sono accaniti 4 agenti penitenziari su di me con  i manganelli, percosse su tutto il corpo…”.

Al clima surreale che stiamo vivendo fatto di ansie e paure collettive, vissute individualmente in una condizione di isolamento forzato, per alcuni familiari si è aggiunto l’incubo della sparizione del proprio caro. Molti infatti ancora non hanno ricevuto alcuna comunicazione in merito alla nuova destinazione e allo stato di salute del proprio congiunto sebbene siano passati già 8-10 giorni, né riescono ad avere informazioni dall’istituto di provenienza e agli avvocati non viene risposto neanche tramite pec.

Nonostante attualmente non disponiamo di alcuno strumento per poter accertare la veridicità delle segnalazioni, chiediamo a gran voce che venga fatta luce su quanto sta accadendo nelle carceri.

La nostra richiesta è tanto più  urgente in un momento in cui viene vietato l’ingresso in carcere alle associazioni, ai familiari e, in alcuni casi, anche ai legali, come misura per fronteggiare l’emergenza sanitaria e limitare i contagi all’interno degli Istituti.

Anche con riferimento a quest’ultimo aspetto, non possiamo nascondere la nostra inquietudine: l’aggiornamento delle notizie da parte dell’Amministrazione Penitenziaria sembra andare a rilento rispetto all’aumento dei contagi. Sono diverse, infatti, le denunce di famigliari di detenuti risultati positivi al virus a Lecce, Piacenza, Voghera, Saluzzo, Melfi, Rieti, Milano Opera, Pavia, che lamentano l’assenza di interventi sanitari tempestivi ed efficaci. Non si può disconoscere, infatti, che l’epidemia di COVID-19 interviene su un terreno, quello della sanità all’interno dei penitenziari, già al collasso per le patologie più comuni che, al pari di quanto avvenuto in materia di sanità pubblica su tutto il territorio nazionale, ha risentito dei pesanti tagli. Alla mancanza di interventi migliorativi negli anni precedenti, si aggiungono gli inadeguati e insufficienti provvedimenti presi in un momento emergenziale qual è quello attuale. Fuori dagli istituti si può mettere anche l’esercito per contenere le eventuali, prossime, rivolte ma non ci risulta essere attrezzato per impedire la diffusione del Covid19.

Ricordiamo che è all’indirizzo emergenzacarcere@gmail.com è possibile effettuare segnalazioni sia in merito all’attuale situazione igienico sanitaria nelle carceri (ed in particolare alle reali misure di prevenzione adottate a fronte dell’estendersi dell’epidemia di COVID-19), sia con riguardo ad abusi e trattamenti inumani e degradanti perpetrati nei confronti dei detenuti a seguito delle rivolte carcerarie dei giorni scorsi, richiedendo la relativa assistenza legale.

Associazione Yairaiha Onlus

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

carceri

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attivisti della Flotilla rinchiusi nella prigione di Ketziot

Israele trasferisce i volontari sequestrati della Freedom Flotilla alla prigione di Ketziot: cresce l’indignazione internazionale

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carceri: il rapporto di metà anno dell’associazione Antigone

Carceri. Antigone “Emergenza penitenziaria: sovraffollamento, caldo insopportabile e diritti calpestati. Il carcere continua a essere un’emergenza ignorata”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ostaggi della vendetta israeliana nella Striscia di Gaza: le testimonianze di 100 detenuti palestinesi rilasciati rivelano Crimini di Tortura e Trattamento Disumano

In un rapporto di oltre 50 pagine intitolato: “Ostaggi Della Vendetta Israeliana Nella Striscia Di Gaza”, l’Osservatorio Euro-Mediterraneo mette in luce la pratica diffusa di arresti collettivi e individuali arbitrari da parte delle forze israeliane contro i civili nella Striscia

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chi sono i prigionieri palestinesi in Israele

Con lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas si è scatenata una fiera di maldicenze o di luoghi comuni non verificati: come, ad esempio, il fatto che i prigionieri palestinesi rilasciati, minorenni al momento dell’arresto, fossero tutti accusati o colpevoli di crimini gravi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Nuovo “pacchetto sicurezza”: piu’ armi per le forze dell’ordine, piu’ carcere per tutti gli altri

Il Consiglio dei ministri ha approvato l’ennesimo pacchetto sicurezza: un libro degli orrori con le forze dell’ordine che potranno pure avere un’arma privata a casa, un nuovo reato per le proteste nelle carceri; da 2 a 7 anni per chi occupa un immobile a scopo abitativo e procedure lampo per gli sgomberi degli immobili, 6 anni per la proteste dei migranti nei lager detentivi chiamati Cpr, un ulteriore giro di vite sui blocchi stradali.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Utilizzare le ex caserme come carceri? Una soluzione inefficace e dannosa

Carceri su barche galleggianti ancorate al largo, nelle caserme dismesse, negli ospedali o nei manicomi abbandonati , non difetta la fantasia dei governanti ogni qual volta si tratta di rafforzare le istituzioni totali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le ondate di caldo nelle carceri israeliane: una vita insopportabile per i prigionieri palestinesi

Con l’aumento delle temperature, i detenuti vivono in celle “simili a forni” senza mezzi per rinfrescarsi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

NUMERI E STORIE DELLA TORTURA NELLE CARCERI ITALIANE

di Sandra Berardi* da Malanova.info Cos’è la tortura? Generalmente indica qualsiasi sevizia o atto di crudeltà finalizzata ad ottenere una confessione o altra dichiarazione utile; o anche fine a se stessa, per mera brutalità, o come forma legale di pena corporale; ma la tortura indica anche qualsiasi forma di coercizione, anche solo morale, avente gli […]