InfoAut
Immagine di copertina per il post

Le fiamme divampano nelle carceri israeliane mentre è in corso la caccia dei 6 fuggitivi

||||

Un comitato che rappresenta i prigionieri di tutte le fazioni palestinesi ha invitato i detenuti a resistere al trasferimento e ad appiccare incendi nelle loro celle se le guardie cercano di spostarli con la forza.

Fonte: english version

Laurie Kelmann e Jack Jeffrey – 8 settembre 2021

Immagine di copertina: Palestinesi su una motocicletta decorata con un poster che mostra le foto dei sei prigionieri palestinesi evasi da un carcere israeliano, i loro nomi e in arabo la scritta “il movimento della Jihad islamica, eroi della fuga dal carcere di Gilboa”, al Campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, mercoledì 8 settembre 2021.  (Foto AP/Nasser Nasser)

RAMALLAH, Cisgiordania (AP) – Una forte tensione si è creata mercoledì all’interno del sistema carcerario israeliano dopo che  incendi sono scoppiati in diverse strutture mentre il governo  sta dando la caccia ai sei palestinesi fuggiti due giorni prima attraverso un tunnel da loro scavato.

Sono stati segnalati incendi in diverse carceri mentre si tentava di spostare i detenuti come misura precauzionale. Un  comitato  che rappresenta i prigionieri di tutte le fazioni palestinesi ha invitato i detenuti a resistere al trasferimento e ad appiccare incendi nelle loro celle se le guardie cercano di spostarli con la forza. Il gruppo dei prigionieri ha anche minacciato un diffuso sciopero della fame.

Proteste sono divampate nella tarda serata di mercoledì. A Gerusalemme est, le truppe israeliane hanno sparato granate stordenti contro i manifestanti palestinesi riuniti alla Porta di Damasco nella Città Vecchia, come testimoniato da un giornalista dell’Associated Press. I manifestanti sono stati sentiti cantare “Dov’è Zakaria”, un riferimento a Zakaria Zubeidi, il più noto dei sei prigionieri palestinesi fuggiti lunedì dalla prigione di Gilboa.

I servizi medici della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno riferito di violenti scontri tra manifestanti palestinesi e forze israeliane nelle città occupate della Cisgiordania di Beita e Huwara.

Nel frattempo, le responsabilità  per l’evasione si sono allargate al sistema carcerario e la chiusura dei checkpoint tra Israele e la Cisgiordania occupata è stata estesa al fine settimana.

Un portavoce del primo ministro Naftali Bennett ha affermato che il premier ha incontrato i capi dei servizi di sicurezza israeliani in uno sforzo congiunto per essere pronti per “qualsiasi scenario”.

La fuga di lunedì è stata la più grande evasione israeliana degli ultimi decenni. I sei uomini fuggiti, tra i 26 ei 49 anni, a quanto pare hanno scavato un tunnel fuori dalla prigione di Gilboa e sono fuggiti lunedì presto. Secondo quanto riferito, i servizi di sicurezza israeliani stanno indagando se abbiano avuto aiuto all’interno della prigione, così come all’esterno.

L’Israel Prison Service ha dichiarato attraverso un portavoce che un incendio è divampato in due celle in distinte  ali della prigione di Ramon e che l’incendio è stato domato. Il gruppo dei prigionieri palestinesi ha riferito di incendi nella prigione di Ketziot, e ci sono stati resoconti da parte dei media di ulteriori disordini.

La massiccia caccia all’uomo nel nord di Israele e nella Cisgiordania occupata è proseguita mercoledì mentre il nuovo governo di coalizione cercava di mantenere la calma e gli ebrei celebravano Rosh Hashana, il capodanno ebraico.

Zubeidi, 46 anni, è stato leader di spicco della Brigata dei martiri di Al-Aqsa (un gruppo armato affiliato a Fatah), durante la seconda intifada dal 2000 al 2005. In seguito gli è stata concessa l’amnistia insieme ad altri militanti affiliati a Fatah, ma è stato arrestato di nuovo nel 2019 per quelli che le autorità israeliane hanno dichiarato essere nuovi sospetti di attività terroristiche

Da bambino, Zubeidi aveva fatto parte di una compagnia teatrale per bambini fondata a Jenin da Arna Mer-Khamis, un’attivista israeliana per i diritti, protagonista di un documentario del 2004.

Gli altri cinque prigionieri erano membri del gruppo militante della Jihad islamica, e il gruppo dei prigionieri ha detto che quattro stavano scontando l’ergastolo.

All’interno delle prigioni, Fatah, Hamas, Jihad islamica e altre fazioni hanno ciascuna una presenza organizzata e sembrano agire insieme.

L’evasione pone un potenziale dilemma per il presidente palestinese Mahmoud Abbas, le cui forze di sicurezza si coordinano con Israele. Il suo partito Fatah ha elogiato la fuga dalla prigione, ma non ha fatto ulteriori commenti.

I palestinesi considerano i prigionieri detenuti da Israele come eroi della loro causa nazionale e hanno celebrato l’evasione. Se i fuggitivi dovessero essere  arrestati nella Cisgiordania occupata, è probabile che molti palestinesi incolperanno l’Autorità palestinese, che ha già dovuto affrontare una forte reazione popolare dopo la morte di un attivista in sua  custodia a giugno.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

carceripalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: accendiamo i riflettori della festa del cinema sulla Palestina, blocchiamo l’ambasciata israeliana

Venerdì 24 novembre alle ore 18 in piazza Verdi a Roma è stato chiamato un corteo da parte di diverse realtà di cui riprendiamo il comunicato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: “fermiamo la macchina di guerra”. Presidio lunedì 20 ottobre alla Malpensa

Lunedi 20 ottobre è prevista la partenza da Malpensa del volo CV06311 con cinque carichi di ali di F-35 diretti allo stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth, USA, per l’assemblaggio e la successiva spedizione verso Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel Paese Basco meridionale: risposta antifascista contro i nostalgici di Franco

Durante il raduno, i sostenitori della Falange hanno moltiplicato i saluti fascisti, sfilando con bandiere spagnole e simboli della dittatura militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: quasi 7 milioni di persone partecipano alla giornata di protesta No Kings Day

Di seguito traduciamo il comunicato del movimento No Kings dopo l’imponente mobilitazione di ieri che ha visto la partecipazione di milioni di persone in tutti gli Stati Uniti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: i/le giovani scendono due volte in campo contro Israele

Più di 15.000 a Udine solidali con la Palestina: considerazioni sul corteo del 14 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Nuovo DDL nucleare: via libera all’energia dell’atomo in Italia. Alcune considerazioni per prepararsi al contrattacco

Pubblichiamo il primo di una serie di contributi sul tema del nucleare. Questo testo è stato realizzato dal collettivo Ecologia Politica di Torino che prende parte al progetto Confluenza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Firenze: in 10mila per la GKN sfondano il cordone di polizia e occupano l’aeroporto, “Nessuno ferma la rabbia operaia”

Un corteo numeroso e rumoroso, partito intorno a alle 15.30 dal polo universitario di Novoli, area ex Fiat, ha sfilato per le strade di Firenze a sostegno del progetto operaio della fabbrica di Campi Bisenzio, ex Gkn.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.