Le comparse pubbliche dell'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti sono destinate ad essere accompagnate sempre da forti contestazioni; avviene ormai da quasi due anni, da quando nella stazione di Viareggio lo scoppio di un treno-cisterna carico di gpl provocò 32 morti.
I familiari delle vittime di quella strage considerano Moretti tra i responsabili dell'incidente, si sono opposti alla nomina a Cavaliere del lavoro che l'a.d. delle Ferrovie ha ricevuto dal Presidente dello Stato e continuano, con costanza e determinazione, a contestare la sua presenza e a chiederne le dimisioni.
Ieri mattina Moretti si è recato a Firenze per il vertice Tav: un incontro con il presidente della regione Rossi e il sindaco della città Renzi per discutere del proseguimento del progetto dell'Alta velocità nel capoluogo toscano.
Ad "accoglierlo" questa volta, insieme ai familiari delle vittime di Viareggio, c'erano anche i comitati No Tav: al suo arrivo si sono alzate le grida "vergogna, assassino, dimettiti..."; la contestazione si è estesa anche al presidente della regione, al quale è stato chiesto con forza di non interloquire con Moretti.
Ci sono stati brevi momenti di tensione all'ingresso del palazzo che ospitava l'incontro, presidiato dalle forze dell'ordine. Dopo poco il presidente Rossi ha dovuto cedere alle pressanti richieste della piazza e dunque ha interrotto il vertice in corso ed ha incontrato i contestatori.
Il presidente Rossi si è mostrato disponibile all'ascolto delle richieste dei familiari delle vittime, che chiedevano risarcimenti congrui e le dimissioni di Moretti. Vedremo se sarà solo un'altra occasione di passerella politica, oppure la scelta di stare dalla parte dei cittadini, impegnati contro il drenaggio di risorse pubbliche per opere inutili ed a vantaggio degli speculatori di turno, vera causa dell'abbandono di sicurezza e manutenzione delle infrastrutture...
Una cosa è certa: la responsabilità delle istituzioni è messa continuamente sotto pressione dalla vigilanza e dall'attivismo dei comitati e delle associazioni!
È stato commovente essere al fianco dei parenti delle vittime del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno del 2009: accanto a loro abbiamo atteso dal mattino fino al suo arrivo nel primo pomeriggio l'amministratore delegato delle FS Mauro Moretti -presente a Firenze per un incontro sui lavori TAV con Rossi e Renzi.
Abbiamo visto e sentito il dolore nei volti e nelle voci di queste persone che continuano a chiedere almeno le scuse da parte di Moretti, che da parte sua da sempre fugge ogni contatto con loro. Siamo stati fieri di essere accanto a loro e abbiamo gridato forte anche noi che quando i soldi vengono buttati in opere folli come il sottoattraversamento alta velocità di Firenze, allora si stanno preparando le condizioni per nuovi disastri: se tutte le risorse economiche vengono destinate a grandi opere inutili, la manutenzione e la sicurezza vengono abbandonate e anche le istituzioni che avallano queste scelte -nel nostro caso Rossi, Ceccobao e Renzi- devono esserne ritenute responsabili.
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