InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cronaca appassionata di una resistenza possibile

Ore 9.00 – Camionette in via Vespri Siciliani, quartiere Giambellino. Stanno sgomberando una famiglia con tre bambini. Alcuni solidali arrivano sul posto e trovano molti abitanti del palazzo scesi per strada davanti ad un cordone di carabinieri che chiude l’accesso al palazzo. Dietro gli scudi e i manganelli a difesa delle operazioni di sgombero si intravede il solerte lavorio degli operai, che trasportano attrezzi e lamiere per chiudere la casa supportati da una gru per lo sgombero dei mobili. Partono delle grida: “fate un lavoro da infami, siete peggio della polizia!”, “tornatevene a casa, lasciate quella donna con tre bambini”. La celere inizia a innervosirsi, capisce di non essere gradita così come gli operai che si aggirano silenziosi e a testa bassa nel cortile.

Un abitante fa per entrare nel cortile di casa sua cercando di spostare stizzito uno scudo di un carabiniere. Come un movimento meccanico il braccio nero carica il colpo e staglia una manganellata secca sulla fronte dell’uomo, che cade a terra senza fiatare, a braccia aperte con un rivolo di sangue sulla fronte. La rabbia esplode, i carabinieri reagiscono con manganellate, indietreggiano fino a riparasi dietro il cancello. Calcinacci, copertoni, estintori e perfino una bicicletta, tutto ciò che è accumulato in strada serve ad allontanarli. Per una volta un buon uso del tanto temuto “degrado” dei quartieri popolari. Le strade e i marciapiedi non funzionano più come dovrebbero.

Senza le guardie la circolazione è interrotta, il bus 95 viene fermato, i passeggeri vengono fatti scendere e informati su quello che succede, un cantiere viene sovvertito e usato per costruire barricate, un cumulo di macerie viene rovesciato a terra da una camion da parte di un operaio che giustamente consiglia: “Queste vi potrebbero servire!”. Ecco come in un attimo l’arredo urbano cambia d’uso, le vie, gli incroci, i marciapiedi non sono più utili alla circolazione ma vengono stravolti. La polizia giunge a soccorrere i carabinieri rimasti a presidiare il cortile. Sparano lacrimogeni alle gambe dei manifestanti, effettuano delle cariche che disperdono tutti nelle vie limitrofe. La situazione sembra riportata alla “normalità”, la casa è stata sgomberata, una famiglia si trova in mezzo alla strada, i solidali vengono menati, allontanati e dispersi. Tre persone vengono fermate durante gli scontri, a due viene confermato l’arresto, ora sono a San Vittore in atteso del processo per direttissima. Ma non è finita, da diversi quartieri della città, Corvetto, San Siro, Ticinese arrivano a sostegno decine di persone per solidarizzare con gli sgomberati.

L’abusivo, questa figura di disperato che sfonda una porta sottraendo una casa a qualcun altro è un’immagine che si sta scolorendo, perdendo inchiostro dalle pagine dei giornali. Sono i comitati di occupanti di case, di abitanti dei quartieri, alcuni esistono da anni altri stanno nascendo in questi giorni, che si incontrano ad ogni sgombero. Stanno costruendo qualcosa di reale e concreto. Un’altra ipotesi prende piede con sempre più potenza: al posto delle lagne e delle richieste al politico di turno nascono l’organizzarsi insieme per prendere la casa, per difendersi, per farsi forza. Così, tutti insieme, si parte per un corteo che attraversa le vie del quartiere Giambellino, bloccando un pezzo di città, facendo sentire a questi palazzi grigi che la periferia sta uscendo dalla marginalità a cui si vorrebbe relegata per riprendere il centro, per riconquistare la scena.

Il corteo si muove rumoroso intonando slogan e canzoni, ferma i passanti e gli automobilisti distribuendo volantini accogliendo una calorosa approvazione. A partecipare non sono solo persone a piedi, vista la pioggia che continua senza sosta, ma anche una macchina di un anziano solidale che segue e chiude la fila dando il suo contributo con un sonoro strombazzare. Vengono percorsi, quasi nella loro interezza, due grandi viali che attraversano Milano (via Giambellino e via Lorenteggio) quasi a suggerire un’intuizione che ribolle nel movimento di questi giorni. Le periferie, edificate per relegare una popolazione di troppo, si stanno organizzando per costruire luoghi migliori, stanno prendendo coraggio. Ma la cosa che fa più paura è sapere il nome di questi viali e la direzione in cui portano, il centro del lusso, la città vetrina, i luoghi proibiti a cui i reclusi non posso ambire. Da corso Lodi, da corso Sempione, da via Lorenteggio, da via Farini la periferie portano al centro, la resistenza porta all’ offensiva. C’è una voce che circola nei bar, nei cortili delle case popolari, nei parchetti: è possibile prendersi le strade, occupare le case e difendersi dalla polizia.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Approfondimentidi redazioneTag correlati:

GiambellinoMilanoresistenzasgomberistop sgomberi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gaza, un futuro di controllo della AI che ci riguarda

Se andiamo a leggere i piani di controllo dell’ordine pubblico prefigurati per la nuova amministrazione di Gaza, vediamo come questi convergano sulla previsione di un modello di sicurezza basato sull’integrazione di Intelligenza Artificiale (IA), robotica avanzata e sorveglianza aerea.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Colonialismo accelerato: un piano contro la Palestina

Qual è la logica del piano Trump su Gaza? La costruzione di spazio meticolosamente controllato e depoliticizzato, cioè pacificato, per la circolazione, il consumo e la produzione del capitale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il bluff dell’ intelligenza artificiale

Perché la bolla speculativa è solo la punta dell’iceberg di un piano per consolidare il potere.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’ottavo fronte: la Cupola di Ferro Digitale di Israele e la battaglia narrativa

Mentre i suoi militari bombardano Gaza, nonostante l’accordo per un cessate il fuoco, Tel Aviv lancia un’offensiva parallela su internet volta a mettere a tacere le narrazioni della Resistenza, manipolare le percezioni globali e riprogettare la memoria digitale dei suoi Crimini di Guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ecocidio, imperialismo e liberazione della Palestina/1

La devastazione di Gaza non è solo genocidio, ma anche ecocidio: la distruzione deliberata di un intero tessuto sociale ed ecologico.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché Trump vuole “salvare” Milei

Swap multimilionario del Tesoro Usa in cambio dell’impegno a cacciare la Cina dall’Argentina. Sospetti di fuga di fondi speculativi.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Gli Stati Uniti e il «capitalismo fascista»

Siamo dentro a una nuova accumulazione primitiva, a un nuovo ciclo strategico innescato da Trump.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: non passa la mozione per interrompere il gemellaggio con Tel Aviv. Proteste dentro il consiglio comunale, cariche fuori

A Milano proteste dentro e fuori il consiglio comunale: a Palazzo Marino passa il voto con la maggioranza di 22 a 9 (3 gli astenuti) contro la mozione che chiedeva l’interruzione del gemellaggio con Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sullo sciopero generale del 22 settembre una giornata di resistenza e lotta – Milano

Il 22 settembre, in occasione dello sciopero generale nazionale, le piazze di diverse città italiane sono state attraversate da movimenti di massa che hanno dato vita a cortei, scioperi, blocchi e boicottaggi contro la macchina bellica, in solidarietà con il popolo palestinese e contro il genocidio. È stata una giornata fondamentale nella ricomposizione di un […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: sgombero contro lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo

Sgombero nella mattinata di giovedì 21 agosto 2025 per lo Spazio Pubblico Autogestito Leoncavallo di Milano, esperienza autogestita attiva nel capoluogo lombardo da mezzo secolo esatto.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Milano: urbanistica, speculazione e stratificazione di classe

Mettiamo per un attimo da parte gli aspetti corruttivi dell’intricata vicenda che vede coinvolti imprenditori, architetti, assessori e dipendenti comunali.