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Vittoria: Ripristinato il Corso di Studi di Genere all’Unical!

La cancellazione aveva sollevato molte proteste, ne aveva parlato anche la stampa nazionale, il dipartimento aveva fatto marcia indietro affermando che il corso non era stato eliminato in forma definitiva ma solo in qualche modo congelato e che vi erano possibilità per il reintegro di questa materia. E’ stata depositata anche una interrogazione parlamentare dalla deputata Celeste Costantino (SeL). E il corso è stato scongelato – anzi è passato dalla laurea triennale alla specialistica con una nuova denominazione ‘Studi di genere e metodo intersezionale‘. Ciò ha significato la rinuncia da parte di Laura Corradi all’insegnamento di un altro corso ‘sociologia della salute e dell’ ambiente’ molto apprezzato e frequentato da studenti di diversi corsi di laurea tra cui filosofia, scienze della formazione, media education. Ogni battaglia ha le sue perdite.

Le studentesse ci dicono comunque tante cose belle:

Francesca:E’ stata la mia prima lotta, abbiamo fatto anche errori (avevamo esposto il giorno del social work day uno striscione in aula magna, lo striscione è scomparso pochi minuti prima che iniziasse l’iniziativa di portata regionale dell’ordine degli assistenti sociali.). Mi sono detta “ma che democrazia è questa”. La prossima volta saremo più navigate.

Matilde: “Vorrei ringraziare le femministe e tutte le persone che hanno firmato la petizione e ci hanno aiutate, ci sono corsi che non servono, perchè non tagliare quelli??? La cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa è stato il fatto che il Women Studies non ha firmato la nostra petizione e che ha semplicemente fatto un comunicato dove non si parlava della nostra lotta. Quando l’obiettivo è comune ci si unisce nelle lotte!

Elma:quando è venuta Vandana Shiva e ci ha espresso la sua solidarietà ci siamo sentite forti, è stato bellissimo vedere apporre la sua firma sulla nostra petizione che ha girato il mondo. Non solo femministe, ma uomini e donne che credono nell’importanza degli studi di genere. A tutta questa gente cosa importava del nostro corso, di noi studenti e studentesse dell’università della Calabria e della nostra prof?

Da parte nostra pensiamo si tratti di una vittoria politica da valorizzare per cui  abbiamo deciso di tenere sempre attivo il censimento sui corsi di Studi di Genere che vengono chiusi o che sono in pericolo in Italia. Questa campagna ha visto la solidarietà di studenti, studentesse, persone del mondo del lavoro, accademiche e degli accademici di tutto il mondo, che hanno compreso in modo chiaro l’urgenza della situazione italiana, ci sono arrivate le voci di incoraggiamento da parte di tante femministe e tanti soggetti antisessisti sparsi.

Laura, che abbiamo raggiunto al telefono, ci dice che è soddisfatta del risultato ed è felice che le studentesse abbiano la possibilità di fruire del suo corso.

Studi di Genere è un bene comune. Noi ci auguriamo che in quell’Ateneo, come in qualunque altro, non sia più necessario scegliere fra materie importanti e che da quel sud continui ad arrivare volontà di cambiamento e capacità di costruire meraviglie.

Studi di genere in tutti i corsi di laurea!!

Grazie a chiunque abbia contribuito per fare conoscere la petizione, per tradurla in altre lingue e per farla firmare. Il lavoro di tutti/e è stato fondamentale per restituire questo corso alle studentesse.

 

da: femminismo a sud

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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