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Gravissime intimidazioni contro i solidali a Ventimiglia

[Aggiornamento 31/05] Dopo la giornata di ieri è arrivata la meschina vendetta della questura. La polizia ha fatto irruzione nella chiesa dove si erano rifugiati i migranti con i compagni fermando 15 solidali e consegnando 11 fogli di via da Ventimiglia. Una vera e propria intimidazione contro chi non si arrende all’indifferenza a cui ci vorebbero costringere politici e polizia. Le frontiere scricchiolano, libertà per tutt*!

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[Aggiornamento ore 22.15] La polizia è entrata dentro la chiesa dove si sono rifugiate ieri le persone senza documenti e hanno preso tutte le persone europee pare per un identificazione. Sono trattenute in caserma a Ventimiglia. La chiesa è presidiata da due furgoni della polizia. (Presidio Permanente No Borders – Ventimiglia)

[Aggiornamento ore 14] Il primo autobus partito stamani non è arrivato fino a Genova ma in qualche centro vicino a Ventimiglia. A lungo c’è stata una situazione di stallo, con i 4 pullman fermi tra la frontiera alta, il municipio e la caserma della finanza. Tutt’ora continuano i controlli. Alle 13 sono partiti due autobus in direzione dell’autostrada, molto probabilmente verso l’aeroporto di Genova dove alle 16 è previsto un volo di deportazione (dalla pagina del Presidio Permanente No Borders – Ventimiglia).

Mentre nel Mediterraneo si contano i naufragi e, purtroppo, i morti (900 negli ultimi giorni secondo le stime ONU), a Ventimiglia è iniziata l’operazione di sgombero dei migranti voluta dal sindaco PD Enrico Ioculano (ne abbiamo parlato qui).

Questa mattina all’alba Ventimiglia è stata completamente militarizzata: decine di mezzi di polizia, guardia di finanza e carabinieri sono arrivati in città; si parla di circa 500 uomini delle forze dell’ordine. Inizialmente si sono diretti verso il fiume Roya dove erano accampati i migranti fino a ieri, trovando il campo pressoché deserto hanno setacciato tutta la spiaggia e gli scogli.

L’atteggiamento delle forze dell’ordine è nervoso, si parla di vere e proprio operazioni di rastrellamento per le vie della città, fermando e identificando le persone. È caccia all’uomo. Identificano anche chi documenta con foto e video.I migranti vengono fermati e rinchiusi in una sala della stazione di Ventimiglia. Inoltre vengono sequestrati i telefoni cellulari in modo che non possano comunicare (nemmeno quale sia il loro destino).

Fino ad ora sembrerebbe che sia partito un primo pullman caricato con circa 25 persone, che saranno inviate ai centri di accoglienza. Secondo alcune fonti circa un centinaio di migranti avrebbero trovato rifugio presso il parroco di Ventimiglia, che si è detto disponibile ad accoglierli presso la parrocchia finquando sarà necessario

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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