InfoAut
Immagine di copertina per il post

Endometriosi, malattia invisibile: non per noi!

In occasione della Giornata Mondiale dell’endometriosi, pubblichiamo il contributo di persone affette (e affettate) da questa malattia.

da Riscatto

Pensiamo che il modo migliore per sensibilizzare la collettività sia dar voce a quelle donne che ogni giorno convivono con l’endometriosi, la malattia invisibile che lascia piú di un segno.
Ad oggi si stima che il 10/15% delle persone in età fertile soffra di questa patologia.
Quasi 1 donna su 8. Nonostante la grande incidenza questa patologia non è diagnosticata (per la diagnosi servono in media 7-12 anni) e non è adeguatamente riconosciuta: i Livelli Essenziali di Assistenza sono troppo pochi e garantiti solo nei livelli gravi, quelli per cui serve un intervento (circa il 30%), mentre pagare carissimi conti per le visite specialistiche é la normalità per tutte le altre.
ll diritto alla salute è sotto attacco: assistiamo al progressivo de-finanziamento e svuotamento dei servizi sanitari pubblici attraverso processi di privatizzazione e esternalizzazione che favoriscono la proliferazione di mutue private  che incrementano il fatturato di compagnie assicurative e strutture sanitarie private. A poco più di 40 anni dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale vediamo oggi un ridimensionamento complessivo della sanità pubblica che non investe a sufficienza su risorse umane e strumentali e in alcuni ambiti non è più in grado di garantire servizi di qualità e con tempistiche rapide: il servizio pubblico rimane l’unico riferimento per le fasce di popolazione più povere, laddove chi invece ‘può permettersi di pagare’ ha l’alternativa della sanità privata che garantisce procedure rapide (contro liste di attesa del SSN talvolta superiori ai 12 mesi per alcune prestazioni) e, in sempre più ampi settori, di qualità. In questa cornice anche i consultori pubblici, un tempo spazi di autodeterminazione e autocoscienza, si sono trasformati oggi in poliambulatori de-finanzializzati, spesso carenti dal punto di vista
Da anni Non Una Di Meno Pisa denuncia come al Consultorio di Pisa,  non siano garantiti i servizi per tutt* a causa dei tempi di attesa: eppure il semplice incremento dell’organico dei consultori esistenti, nonché l’apertura di nuovi spazi consultoriali, aiuterebbe a risolvere il problema.
Sempre alla carenza di organico è riconducibile l’assenza di comunicazione e pubblicizzazione di alcuni servizi come ad esempio il consultorio giovani,  se all’incontro settimanale si presentano più dei/delle 20 (o poco più) utenti previsti, non ci sono i mezzi e il tempo per coprire la richiesta.
La prevenzione, la diagnosi e la formazione del personale sulle “malattie invisibili” è fondamentale per evitare di andare incontro ad interventi sempre più delicati, che pochissimi ospedali in Italia eseguono.
Se il corpo delle donne è visto come un’incubatrice quando è difettoso non è degno di cure e spese mediche a carico di un sempre più scadente SSN.

Endometriosi, malattia invisibile: non per noi!

Siamo in saletta, quelle del lunedì.

Chiacchieriamo un po acciaccate, ognuna con le proprie piccole vittorie post-operatorie.

-Mi hanno tolto il catetere!
-Ho fatto la cacca!
-Ho camminato fin qui!
-Domani mi tolgono il drenaggio!
Chiacchieriamo, delle nostre storie, in realtà una storia con diverse sfumature.
-Avevo 17 anni in Brasile mi hanno detto: endometriosi. Ma non c’è nulla da fare, mi hanno detto, o fai figlio rimani così.
-A me dicevano che un po’ di dolore durante il ciclo era normale!
-Si, si, oppure mentre facevo la visita che ero delicata, troppo, era impossibile che avevo questo dolore!

Tutto psicosomatico.
Lo stress.
E noi ora ridiamo, con amarezza, perché non c’è nulla da ridere e lo sappiamo.

-E’ dal mio primo ciclo che soffro. Avevo 11 anni. Tutto normale, sono i dolori mestruali. Poi a 22 anni mi hanno operata, dei macellai, ma niente diagnosi, nonostante mi abbiano tolto molte aderenze. Nonostante la laparotomia. Niente. A 27 anni ho iniziato ad avere dolori sempre. Stavo bene 5 giorni al mese. Ho girato 6 ginecologi in 2 anni, solo per avere la diagnosi di endo.
-io arrivata in italia sapevo che era endometriosi. Stavo male. Dolori dolori. Nessuno la diagnosticava. La domanda più stupida che mi hanno fatto e se ho provato l’oki. Me ne sono andata. Per fortuna dopo qualche anno ho trovato una ginecologa che mi ha guardata e detto vai a Negrar, io per te non posso fare niente.
-A me dissero che non c’era niente da fare, perchè non volevo figli. Che ti operi a fare, è un intervento grosso e se non vuoi figli è inutile.
-eh certo! Donna a cosa serve farti star bene se non per procreare?
Altre risate, che celano la rabbia che portiamo dentro.
-E quando minimizzano? Vabbè è solo un po di sangue! Cosa vuoi che sia? Farei provare loro 1 giorno soltanto.
-Io quando mi dicono così li lascio di merda. Racconto di quando ho avuto le coliche renali la prima volta. Vi giuro non sono andata in ospedale per 4 giorni perchè pensavo fosse pre ciclo! Mi ci ha trascinato il mio fidanzato e solo in ospedale ho scoperto che erano coliche e non le solite mestru.

Risate e cenni di assenso.
Le esagerate, le pazze… Le non ascoltate, che hanno rovinato. Le guerriere solitarie che non si sono arrese e hanno lottato per farsi riconoscere la malattia.
Ci guardiamo le pance: cerotti, drenaggi, punti. I segni della nostra voce mutilata

-A me hanno tolto tutto. Non c’era nulla da salvare, tutto via. Ho 38 anni, non ho figli.
-E tu come ti senti su questo?
-bene! Mi han tolto il dolore? Allora va bene! Non si può vivere con dolore.
-A me han ripulito tutto. Avevo tutto incollato, intestino, utero, era tutto infiammato e mi hanno trovato piena di pus. Uno schifo insomma! Per questo non riuscivo più a camminare, a ridere, a far nulla!Mi hanno dovuto togliere anche la tuba e l’ovaio sinistri.
-Anche a me tuba e ovaia sinistra! E una parte del nervo ipogastrico. Hanno anche fatto doppia resezione, intestino e vagina. Per fortuna niente stomia!
-A me hanno fatto resezione intestinale con ileostomia. Mi hanno tolto anche le tube, ma le ovaie le ho! Mi hanno messo stand uretrali, mi hanno pulito organi e nervi. 9 ore di intervento. Ma ho le ovaie e potrò avere figli con un po’ di aiuto!

L’infermiera Lidia lavora da 20 anni con pazienti endine, ci ha detto chiaramente che l’obiettivo è quello di una diagnosi precoce della malattia, per non dover mai più arrivare a così tanta sofferenza, a così tanti tagli. E’ l’unica strada.

Sorseggiando tè ci guardiamo.

-Ci abbiamo messo un bel punto!
-Più punti, siamo piene!
-Ragazze però che bello! Ho messo l’ovulo disinfettante e non ho sentito nulla! Neanche un dolorino!
-E’ vero! Pensate che io non riuscivo a mettere i tamponi! Un male… Chissà come sarà…
-che cosa?
-Il sesso! Oddio non lo faccio da anni. Chissà come sarà dopo anni da Maria vergine!

Risate

-anche io un dolore! E gli uomini non capiscono. Prima mi piaceva fare sesso, ora no, da tanti anni.
-io ho trovato un po’ di posizioni…anzi no… modi di tenere il bacino…
-si anche ma poi sono lo stesso sempre rigida, preoccupata.
-mai completamente rilassata…
-Mai!Oddio li si mi raccomando li no!
-Stressante anche il sesso! E poi da una vita! Chissà com’è lasciarsi andare.
-io prima mi lasciavo andare, lo so com’era… Mi manca.
-Io ho imparato ad associare il dolore al piacere, quindi un pochino me la cavo.
Strategie. Per non doverci rinunaciare completamente.
-Tra 2 mesi lo scopriremo!
-Io tra 4!
-ho aspettato talmente tanto che mesi non sono nulla!
-avremo un corpo nuovo!
-Sarà bellissimo il sesso che verrà!

Le protagoniste di questa chiacchierata sono state tutte dimesse. Alcune piccole vittorie le abbiamo raggiunte tutte. Abbiamo tolto cateteri e drenaggi.
C’è chi ha ancora la stomia, ma
-A fine mese mi riattacano il culo!

C’è chi non svuota la vescica da sola e ha bisogno di autocateterismi.
C’è chi ha problemi intestinali.
Ma ci siamo trovate,conosciute e sostenute e continuiamo a farlo. Non siamo più guerriere solitarie.
Abbiamo deciso di iniziare a parlare di noi.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

CURAendometriosifemminismosalute

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: Comunicato Stampa sui fatti avvenuti al Salone del Libro di Torino

Riteniamo estremamente grave la manipolazione mediatica perpetrata dalla ministra Roccella sulla contestazione al Salone Del Libro e la gestione repressiva delle forze dell’ordine, che rappresentano un precedente pericoloso verso ogni manifestazione di protesta.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Salone del libro Torino: interrotto intervento della ministra Roccella.

Interrotto l’intervento della ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, nel padiglione della Regione Piemonte, da parte di diversi movimenti di Torino, da Extinction Rebellion a Non Una di Meno. “Siamo di fronte alla cecità di un governo che continua a investire in combustibili fossili e in politiche volte a restringere il diritto all’aborto” dichiarano le persone presenti. Molte le attiviste pedinate e perquisite senza motivo. Striscioni e sit-in anche all’esterno del Salone.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ventimiglia: manifestazione in memoria di Moussa Balde. Contro frontiere, razzismo e violenza istituzionale

Moussa Balde muore nella notte tra il 22 e il 23 maggio 2021 in una cella dell’area d’isolamento, denominata Ospedaletto, del CPR di Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ancona: marea transfemminista per l’aborto libero

In migliaia nel capoluogo marchigiano per un aborto libero, sicuro e gratuito per tuttə.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

“Fascismo, razzismo e sfruttamento: non sulla nostra pelle”. A migliaia in corteo a Roma

Migliaia di persone migranti, e solidali, in corteo a Roma per la manifestazione nazionale contro le politiche del governo Meloni sull’immigrazione (tra cui il decreto Cutro), per rivendicare documenti e permessi di soggiorno per tutte e tutti, ma anche per chiedere risposte immediate su temi sociali come casa e lavoro, “Non sulla nostra pelle”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ventimiglia: Assemblea per la libertà di movimento, contro frontiere, razzismo e violenza istituzionale

Dopo sette anni di chiusura della frontiera da parte del governo francese, che ha causato la morte diretta di almeno 42 persone e devastato la vita di altre migliaia, la situazione è oggettivamente disastrosa.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

“Assassini in Giacca e Cravatta!” poi la contestazione e le cariche al passaggio di Minniti e Piantedosi!

“Quando un giorno si farà la storia dei crimini di Stato nel Mediterraneo e del razzismo istituzionale sarà importante se si potrà dire che c’è stato chi si è opposto, chi ha resistito, chi ha chiamato gli assassini col loro nome, chi ha detto coi fatti “non nel mio nome”!

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ancona 6 maggio 2023 – Interruzione Volontaria di Patriarcato

La rete transfemminista NON UNA DI MENO torna in piazza dopo la giornata di lotta dell’8 marzo, convocando una manifestazione nazionale ad Ancona per l’aborto libero, sicuro, gratuito, per tutt3, con concentramento in Largo Fiera della Pesca il 6 maggio alle ore 14:30

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Altreconomia: inchiesta sull’uso di psicofarmaci nei CPR contro i migranti

Nell’ultimo numero della rivista Altraeconomia viene pubblicato un lungo reportage dal titolo: “Rinchiusi e sedati: l’abuso quotidiano di psicofarmaci nei Cpr italiani”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

“Non sulla nostra pelle. Casa, lavoro, diritti e documenti”. Manifestazione nazionale di migranti e rifugiati venerdi 28 aprile a Roma

Siamo quelli che sono sopravvissuti al Mediterraneo e alla Rotta Balcanica, che scappano da fame, guerre, catastrofi ecologiche, dal saccheggio delle nostre terre, dagli effetti delle vostre politiche neocoloniali e delle vostre multinazionali.
Siamo i vostri braccianti, i vostri operai, i vostri badanti, i vostri facchini, i vostri negozianti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Salute ribelle e movimenti anticapitalisti

Più di mezzo secolo fa il partito delle Pantere Nere fu, probabilmente, una delle prime organizzazioni a mettere in moto un sistema di salute alternativo al sistema egemonico.

Immagine di copertina per il post
Culture

La trama alternativa – Sogni e pratiche di giustizia trasformativa contro la violenza di genere

La lettura di questo testo di Giusi Palomba, pubblicato da Minimum Fax nel marzo 2023, apre a moltissime riflessioni, dubbi e prospettive. Partiamo dall’ assenza nel nostro paese di un dibattito costruttivo e condiviso su come affrontare le violenze in maniera trasformativa e non punitiva.  In tantə possiamo riconoscerci nelle storie e nelle pagine di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sciopero dalla formazione: attacco dello Stato, relazioni con i lavoratori, le istanze ecologiste e femministe.

Di seguito la seconda puntata dell’intervista sul movimento studentesco a Parigi e sulle lotte che hanno interessato le scuole superiori nel quadro del movimento contro la riforma delle pensioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sciopero dalla formazione: uno sguardo studentesco sulle lotte in Francia.

All’interno del ciclo di mobilitazioni, scioperi e lotte che sta attraversando la Francia, una composizione che si è attivata in maniera diffusa e determinata è quella studentesca.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Decreto Calderoli: il governo all’attacco degli ultimi scampoli di sanità pubblica

Il Decreto Calderoli è stato definito una vera e propria “secessione dei ricchi” in materia di sanità. Non solo una frattura tra Nord e Sud, ma un vero approfondimento della logica neoliberista applicata alla cura. Nonostante la pandemia di Covid 19 abbia sancito obbiettivamente la necessità di rafforzare una sanità pubblica territoriale e diffusa il […]

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Per l’8 marzo Cecca ci scrive dal carcere di Torino.

Pubblichiamo questa lettera inviata da Cecca, compagna che si trova nel carcere di Torino per aver espresso solidarietà a una donna, compagna molestata e picchiata dalle forze dell’ordine durante un fermo al cantiere di Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lentini (SR): migliaia in piazza per la sanità pubblica e territoriale

Migliaia di persone in corteo a Lentini (provincia di Siracusa), in Sicilia, per difendere la sanità pubblica e in particolare per salvare l’ospedale locale dalla chiusura e dal collasso, denunciando le carenze di cui soffre la sanità del territorio come liste d’attesa ben superiori all’anno e una carenza totale di personale e di investimenti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aggressioni al personale sanitario tra austerity e tagli alla spesa pubblica

Da alcuni mesi tiene banco una sorta di bollettino di guerra che riporta a ritmo serrato le aggressioni ai danni del personale sanitario, soprattutto per quanto concerne le astanterie dei pronto soccorso.